Gli amanti delle biciclette tentano sempre di compiere i viaggi turistici con la loro due ruote al seguito. Questo legittimo desiderio deve però fare i conti con la scarsa propensione delle compagnie di trasporto ad accogliere le esigenze dei ciclisti, specialmente in Italia, dove il ciclo turismo è fatto recente e non ancora di massa. Qualche informazione generale potrà agevolare i biker negli spostamenti.
La formula “bici più treno” è eccellente: mette d’accordo i due mezzi più ecologici oggi circolanti. Ma attenti alla giungla delle norme locali e nazionali. Trenitalia e Italo consentono il trasporto della bici al seguito su ogni treno gratuitamente solo se impacchettata come qualsiasi bagaglio e avvolta in un telo, riducendone l’ingombro alle dimensioni minime (cm 80X110X40). Italo mette a disposizione una convenzione per l’invio della bici integra con un corriere in tutte le regioni italiane (salvo Sicilia e Sardegna) con una cifra contenuta (25 euro), prenotando il giorno precedente il viaggio. Più complessa la situazione sui treni regionali: le bici sono ammesse integre sui convogli pagando un biglietto giornaliero (3.5 euro per andata e ritorno). Per i viaggi oltre confine conviene informarsi nelle stazioni o sui siti web in quanto vi sono molte norme specifiche per ogni tratta.
Il trasporto in aereo può avvenire solo con la bici smontata e impacchettata. Alitalia dà il passaggio gratuito per un peso fino a 23 kg (oltre si paga un supplemento). Tutte le altre compagnie fanno pagare il passaggio (30 euro per i voli nazionali e 50 quelli internazionali con Meridiana; 55 euro con Rynair; 45.90 con Easyjet; 5 euro per kg con Blu Express).
Più economici i viaggi in mare: la bici al seguito paga in base alle tratte: dai 3 euro con Moby Line ai 9 euro di Tirrenia sui collegamenti con la Sardegna. Toremar fa pagare dai 7.28 agli 8.27 euro nelle tratte verso le isole dell’arcipelago toscano. Grimaldi Lines offre il trasporto gratuito su tutte le tratte.
Giuseppe Marano
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