Lo scorso 9 aprile i volontari di FIAB Modena hanno contato i ciclisti e i pedoni che sono passati nei 15 punti stabiliti dal Comune nel 2005, come fanno ogni aprile e ogni settembre da 15 anni. Dalle ore 7,30 alle 8,45 sono transitati 3.050 ciclisti e 1.461 pedoni: i ciclisti in numero leggermente superiore e i pedoni leggermente inferiore a quello scorso aprile 2023. Le strade più frequentate coincidono con gli accessi storici al centro città: via Emilia Est ed Ovest, via Tagliazucchi, viale Medaglie d’Oro, via Sigonio e corso Canalchiaro.
Dopo una lieve ma costante crescita fino al 2018 registriamo negli ultimi anni una stagnazione tanto più preoccupante negli anni post covid, nei quali dovevano essere favoriti gli spostamenti attivi ed individuali.
FIAB ha l’impressione che tra i modenesi permanga il senso di insicurezza nell’uso della bicicletta, che impedisce, ad esempio, ai genitori di mandare i figli a scuola in autonomia. Così continuano i caotici movimenti quotidiani per l’accompagnamento casa-scuola, che sono tra i principali generatori di traffico nelle ore di punta.
Nonostante siano spostamenti prevedibili da pianificare (di essi sono noti quantità, origini, destinazioni e orari) ed abbiano un grande impatto sulla salute e sull’autonomia dei nostri figli, non vengono ancora incentivati con la realizzazione delle promesse zone quiete protette attorno alle scuole. Queste sono azioni previste dal PUMS, utili a decongestionare il traffico nelle ore di punta a favore di tutti gli altri spostamenti.
Per valutare il grado di raggiungimento dei risultati del Piano, più che i metri di piste ciclabili realizzate, andrebbero misurati il numero di cittadini che si sono convinti a cambiare abitudini grazie all’incisività delle azioni e delle politiche messe in atto.
Quanti ciclisti passano prima e dopo la realizzazione di una ciclabile? I pedoni sono aumentati dopo l’allargamento di un pedonale e la piantumazione di nuovi alberi? Abbiamo ridotto la velocità media di transito in una zona residenziale con il nuovo layout stradale?
Noi continueremo a ripetere il rilevamento semestrale con le nostre possibilità, ma le risposte a queste domande, che prevedono una valutazione puntuale dell’efficacia dei singoli provvedimenti adottati, possono arrivare solo da tecnologie (tra l’altro ormai piuttosto comuni) che non possono mancare in una moderna smart-city che intende raggiungere entro il 2030 gli obiettivi che ha stabilito con il Piano della Mobilità Sostenibile.