Piazza Matteotti: sparite le bici gialle
La ‘notiziola’ è questa: il cantiere appena attivato in Piazza Matteotti ha reso inutilizzabile la postazione di C’Entro in Bici, le bici gialle ben note ai modenesi che ne fanno largo uso.
Se è pienamente condivisa la sistemazione della grande piazza, non appare altrettanto accettabile la decisione di sottrarre agli utenti del centro storico quattro bici fra le più utilizzate, per almeno due mesi.
Eppure bastava così poco a prevenire il disagio arrecato agli iscritti: la postazione poteva essere spostata provvisoriamente sulla strada che lambisce la piazza, con pochissimo sforzo e generale soddisfazione, in attesa della fine dei lavori.
E allora perché non si è provveduto per tempo? La risposta è incerta: probabilmente non si è trattato di una esplicita volontà di danneggiare i ciclisti, ma di pura e semplice… insensibilità. D’altronde, che problema può creare l’annullamento di una postazione del bike sharing? Qualche bici in più o in meno non cambierà di certo la vita ai cittadini e all’ambiente.
Certo, si tratta di una ‘notiziola’, ben poca cosa rispetto ai grandi temi sociali ed economici sul tappeto. Eppure, sotto sotto, pur nella sua piccolezza, racconta qualcosa di più importante: conferma la ‘filosofia’ della mobilità praticata dall’Amministrazione comunale negli ultimi anni.
Agli annunci di voler promuovere gli spostamenti ecologici seguono le più concrete iniziative a favore degli autoveicoli: a una ciclabile ‘spezzatino’ faticosamente concessa ai ciclisti fa eco il maggior costo della concessione del Novi Park; all’incremento di 2 depositi protetti per bici fa eco l’impegno per moltiplicare le autostrade che attraversano un territorio fra i più infrastrutturati d’Europa; all’annuncio che il Piano della Mobilità ciclistica intende incrementare dell’1.5% annuo l’uso della bici fa eco l’eliminazione di 78 portabici dal centro storico, sacrificati per ricavare parcheggi per auto e moto, spazi per i ristoranti, ma anche per i contenitori portarifiuti…
Il cerchiobottismo teorizzato dall’Assessore alla Mobilità municipale in più occasioni rivela i suoi intenti reali: per lui non esiste un problema grave di inquinamento e, se esiste, non è compito suo contribuire a risolverlo.
L’avevamo detto: è una ‘notiziola’, quasi irrisoria…
FIAB MODENA
12 luglio 2017