Tavolo comunale della Mobilità: il Coordinamento Associazioni Mobilità Nuova sospende la propria partecipazione

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Alla c.a. degli Assessori
Giacobazzi Gabriele
Guerzoni Giulio

E p.c. Sindaco di Modena
Muzzarelli Giancarlo

Con la presente le Associazioni del Coordinamento per una Mobilità Nuova desiderano informare della loro decisione di sospendere la propria partecipazione al Tavolo di Consultazione per la Mobilità Urbana.

La presentazione del Piano Ciclabili avvenuto senza che questi sia stato discusso al Tavolo di Consultazione, risulta a noi infatti incompatibile con l’idea di confronto che le associazioni ritengono essere tra i principi fondamentali di un qualsiasi Tavolo.

Cordiali saluti

Modena, 2 febbraio 2015

Il Coordinamento delle Associazioni per la Mobilità Nuova di Modena

 

Lettera Inviata agli assessori Giacobazzi e Guerzoni

Il tavolo della mobilità del Comune di Modena

rossella_associazioni_mobilitaLa Giunta di Modena ha istituito il “Tavolo di consultazione per la mobilità urbana”, rispettando un impegno assunto dal Sindaco in campagna elettorale.

Come si può immaginare il Coordinamento per la Mobilità Nuova e la FIAB che ne fa parte hanno espresso soddisfazione perché era una nostra esplicita richiesta.

Ma l’entusiasmo si è spento già al primo incontro perché l’assessore Giacobazzi ha presentato il progetto di ciclabile della via Emilia, precisando che era già stato concordato con i commercianti e che doveva essere approvato per non perdere il finanziamento.

Un tavolo prendere o lasciare, al quale sono invitate le 10 associazioni del Coordinamento e altre 42 organizzazioni, ma mancano l’ACI, AMO, SETA, FER, TPER, COTAMO ed altri importanti attori della mobilità.

Nel segnalare tale assenza abbiamo chiesto di definire prioritariamente le finalità del tavolo, le modalità di partecipazione, di definizione del programma dei lavori e di invio della documentazione.

La FIAB ha poi consegnato l’elenco delle principali questioni sospese, che attendono ancora una risposta: l’accesso facilitato al centro storico, il collegamento con la Sacca, il contrasto ai furti di biciclette, l’eliminazione delle interruzioni e degli ostacoli sulle piste, l’apertura della pista del sottopasso di Cittanova sulla via Emilia chiuso da due anni, la realizzazione di parcheggi per biciclette nei centri commerciali e nei servizi, ridurre la velocità a 30 km/ora nelle zone residenziali.

Attendiamo risposte concrete sperando che il Tavolo diventi lo strumento per raccogliere i bisogni dei cittadini e non un luogo di validazione di scelte costruite in altri luoghi.

Non si possono spendere risorse pubbliche per il trasporto collettivo e la mobilità dolce pensando solo agli interessi di bottega.

Pista ciclabile Via Giardini: il Consiglio Comunale accoglie le richieste del Coordinamento associazioni mobilità nuova: il percorso sarà realizzato su entrambi i lati della strada

Con una decisione a sorpresa al fotofinish, il Consiglio Comunale del 13 marzo ha approvato una modifica al bilancio comunale col quale si finanzia con ulteriori 50.000 euro il progetto di ciclabile sulla Via Giardini (fra Viale Corassori e Piazzale Risorgimento). L’integrazione di risorse è finalizzata alla realizzazione di percorsi su entrambi i lati della strada, con l’obiettivo dichiarato di migliorare la sicurezza degli spostamenti in una delle più trafficate arterie cittadine.

Con questo imprevisto atto amministrativo e politico, che peraltro segue i precedenti pronunciamenti negativi delle Circoscrizioni 1 e 4 sul progetto comunale del 2013, il più elevato consesso amministrativo cittadino accoglie in pieno le richieste di adeguamento del progetto originario sostenute dal Coordinamento associazioni mobilità nuova, dando una prospettiva positiva a un confronto con gli Assessorati all’Ambiente e alla Mobilità che si prolungava dal novembre scorso e che era parso non risolvibile.

Il finanziamento porta le risorse disponibili per le ciclabili in Via Giardini a circa 720.000 euro. Gli uffici tecnici comunali dovranno ora rivedere il progetto, prevedendo due percorsi ciclabili distinti da quelli pedonali, unidirezionali per ogni senso di marcia, garantendo la piena continuità fra Viale Corassori e Piazzale Risorgimento.

Nel prendere atto con soddisfazione delle decisioni del Consiglio Comunale, il Coordinamento chiede che l’Amministrazione Comunale dia le indicazioni conseguenti agli uffici tecnici interessati, auspicando che il nuovo progetto sia predisposto celermente e attuato entro il 2014.

Da parte sua, se richiesto, il Coordinamento si dichiara disponibile a fornire il proprio parere sulle future proposte comunali di ciclabili in Via Giardini, augurandosi un serio confronto preventivo per la ricerca delle soluzioni tecniche più efficaci per la sicurezza della mobilità.

10 punti per una Mobilità Nuova a Modena

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Presentazione del Decalogo del Coordinamento delle Associazioni per una Mobilità Nuova

A partire dal 2013 le Associazioni del territorio impegnate sulle tematiche ambientali e di sicurezza stradale, hanno iniziato un percorso di dialogo e organizzato insieme una serie di inziative riguardanti la Mobilità Nuova.

Contestualmente agli incontri organizzati dall’amministrazione comunale – Tavoli per la mobilità sostenibile – ACSI Ciclismo, Ciclofficina Popolare “Rimessa in Movimento”, Ciclostile, Comitato Sacca, SalviamoGigetto utenti ferrovia Modena-Sassuolo, Fiab, Ingegneria senza frontiere – Modena, Legambiente, Salvaiciclisti e Uisp Ciclismo hanno deciso di costituirsi nel “Coordinamento delle associazioni per la Mobilità Nuova – Modena” con l’obiettivo di realizzare un iter di confronto sulle scelte tecniche in merito ad una nuova concezione di spostamento urbano, ormai consolidato in molti paesi europei.

La Mobilità Nuova è un paradigma di organizzazione e gestione dei flussi di persone che impone il passaggio da un’ottica autocentrica ad una umanocentrica: ridefinisce infatti i criteri di efficienza e le priorità, assegnando un peso maggiore a indicatori fino a oggi svalutati o sottostimati come la sicurezza, la salute delle persone, la vivibilità delle strade, l’equità sociale, la salvaguardia del territorio, la “rapidità diffusa” determinata da un sistema di trasporti che funziona e non da una velocità eccessiva e fuori controllo.

Per ottenere questo, è fondamentale il coinvolgimento di tutti gli utenti della strada al fine di renderli protagonisti della fruizione degli spazi della città, una casa condivisa e più vivibile.

La piattaforma comune per il raggiungimento di obiettivi a lungo termine trova la sua declinazione in un Decalogo, costituito dai punti fondamentali per la realizzazione di interventi a favore di una Mobilità Nuova, e ispirati alle buone pratiche già realizzate in Italia e in altri Paesi europei.

Il decalogo sarà la base da cui nasceranno le azioni del Coordinamento delle Associazioni per la Mobilità Nuova per il futuro prossimo, al fine di perseguire gli obiettivi preposti in maniera organica e complessiva. Questo documento è anche una proposta da sottoporre ai candidati Sindaco per le prossime elezioni amministrative.

Coordinamento delle Associazioni per la Mobilità Nuova di Modena (*)
(*) Il Coordinamento delle associazioni per la Mobilità Nuova di Modena aderisce alla ReteMobilità Nuova e raggruppa le associazioni: ACSI
Ciclismo, Ciclofficina Popolare “Rimessa in Movimento”, Ciclostile, Comitato Sacca, SalviamoGigetto utenti ferrovia Modena-Sassuolo, Fiab,
Ingegneria senza frontiere – Modena, Legambiente, Salvaiciclisti e Uisp Ciclismo.

Il Coordinamento si propone di promuovere un processo di consultazioni fra le associazioni aderenti finalizzato a promuovere soluzioni ecocompatibili ai principali problemi del traffico e dell’inquinamento, coinvolgendo i cittadini e dialogando con gli enti locali.

Scarica il Decalogo delle Associazioni per una Mobilità Nuova

Ciclabile Via Giardini: lettera per il Sindaco e Assessori Arletti, Giacobazzi e Marino

Cari amici,
la Fiab e le principali sigle ambientaliste di Modena (riunite nel Coordinamento delle Associazioni per la Mobilità nuova) hanno espresso severe critiche al progetto del Comune per realizzare il tratto di ciclo-pedonale di Via Giardini, nel tratto compreso tra viale Corassori e Largo Risorgimento, ritenendolo insufficiente a garantire la fruibilità, la sicurezza e la continuità dei percorsi.
Il parere del Coordinamento è stato formalmente presentato al Comune di Modena e alla Regione Emilia Romagna, che cofinanzia l’opera.
Nell’intento di rafforzare la richiesta di modifica del progetto, abbiamo deciso di avviare diverse azioni pubbliche, fra cui l’invio di email di protesta e di proposta al Sindaco e ai due assessori competenti, Arletti e Giacobazzi, coinvolgendo soci e amici.
Vi chiediamo perciò di inviare l’email col testo agli indirizzi sotto riportati, tenendo conto che ognuno potrà aggiungere al testo standard ulteriori ed eventuali considerazioni personali ritenute più adeguate.
Diffondete l’appello del Coordinamento anche ai vostri amici, per incrementare il numero degli invii.Grazie.
Giorgio Castelli
Presidente Fiab Modena
Testo base da spedire con email:
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Al Sindaco e Assessori Arletti, Giacobazzi e Marino,
il  percorso ciclabile di Via Giardini, nel tratto compreso tra viale Corassori e Largo Risorgimento, è un’opera necessaria e da lungo attesa dai cittadini, ma il progetto elaborato dal Comune non risulta sufficiente a garantire la continuità, la fruibilità, la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti.

Il percorso individuato e le soluzioni adottate hanno suscitato un diffuso disagio e sollevato obiezioni di merito che non si possono liquidare con superficialità. Prima di tutto risulta inspiegabile la segmentazione dell’itinerario in due tratti, collocati parte sul lato est e parte sul lato ovest della strada. Una soluzione irrazionale e inaccettabile, destinata a generare insicurezza nelle percorrenze ed a provocare uno scarso utilizzo del tratto ovest da parte dei cittadini. Altrettanto incomprensibile appare la decisione di prevedere la gran parte del percorso in uno spazio promiscuo tra ciclisti e pedoni, sacrificandoli entrambi in un tratto assai frequentato.

Si perde anche l’occasione di riqualificare il tratto ciclo pedonale fra l’incrocio con viale Corassori e viale Amendola, ricavato in modo del tutto inadeguato su uno stretto marciapiede, lasciando mal servito l’accesso alle scuole medie Guidotti ed incompiuto il collegamento con Baggiovara.
In linea con quanto formalmente richiesto dal Coordinamento delle Associazioni per la Mobilità nuova al Comune di Modena e alla Regione Emilia Romagna, cofinanziatrice dell’opera, vi invitiamo a modificare il progetto predisposto, adottando le seguenti modifiche:

1) collocazione della pista ciclabile integralmente sul lato est di Via Giardini, utilizzando senza particolari modifiche la sottostrada esistente, che copre circa la metà del tratto tra via Pace e largo Risorgimento;

2) usare le risorse, risparmiabili con l’utilizzo della sottostrada, per riqualificare il tratto di ciclo pedonale Corassori/Amendola, separando la ciclabile dal pedonale, per connetterla in modo funzionale con la pista per Baggiovara.

Si tratta di proposte plausibili e praticabili, sia sotto il profilo tecnico e che  finanziario, che possono rendere usabile e sicura una strada assai trafficata e pericolosa.

Conto su un vostro impegno e saluto cordialmente.

(Segue firma personale).

Indirizzi cui destinare l’email:
segreteria.particolare@comune.modena.it
maurizio.malavolta@comune.modena.it
gabriele.giacobazzi@comune.modena.it
assessore.ambiente@comune.modena.it
antonino.marino@comune.modena.it