Da Magreta a Montefiorino: sui sentieri della Resistenza nelle giornate nazionali del Cicloturismo

Il 15 e 16 giugno in occasione delle Giornate Nazionali del Cicloturismo, le associazioni FIAB locali organizzano in tutta Italia iniziative per permettere a tutti di vivere in prima persona questa esperienza.

Il turismo in bicicletta porta grandi benefici per la salute delle persone e delle comunità e promuove stili di vita sostenibili e una mobilità attenta all’ambiente. Si tratta di un settore in costante crescita con numeri da record nel 2023: 56,8 milioni di presenze di cicloturisti in Italia secondo l’indagine Viaggiare con la bici 2024 di Isnart-Legambiente (+ 4% rispetto al 2019) con un impatto economico diretto stimabile in oltre 5,5 miliardi di euro (+ 35% sul 2022 e + 19% sul 2019 l’anno che ha rappresentato il picco del turismo italiano nell’ultimo decennio).

Ma non è necessario andare lontano per fare cicloturismo: a Modena, ad esempio, come FIAB abbiamo aderito al progetto del “Cammino da Magreta a Montefiorino” ( https://camminomagretamontefiorino.org ), un piccolo trekking alla scoperta delle vie dei partigiani della Brigata Italia dalla pianura alla montagna come raccontato nel libro ‘La Repubblica di Montefiorino’ di Ermanno Gorrieri.

È un percorso in quattro tappe (ognuna di circa 10 chilometri) affrontabile da chiunque sia in condizioni fisiche normali, che può essere svolto sia a piedi che in bicicletta. Si snoda su sentieri e strade prossime alla viabilità principale. L’evento inaugurale sarà nell’occasione della ricorrenza dell’80° anniversario della Repubblica di Montefiorino e della Strage di Monchio Susano Savoniero e Costrignano: due gruppi, uno a piedi ed uno in bici, affronteranno il cammino ed avranno a disposizione una guida con le informazioni principali sul percorso e sugli episodi della Resistenza che sono avvenuti nei luoghi attraversati dal cammino. Durante il percorso incontreremo persone che ci faranno conoscere gli avvenimenti con testimonianze e documenti.

Si partirà (giovedì a piedi e sabato in bici) dal Parco di via Darwin a Magreta intitolato alla Brigata Italia, la formazione partigiana che ha avuto fra i propri promotori dei magretesi, a cominciare da Ermanno Gorrieri che ha giocato un ruolo fondamentale sin dall’inizio della resistenza al nazi-fascismo e poi all’affermazione della democrazia nel nostro paese. L’arrivo sarà per entrambi i gruppi domenica 16 giugno a Montefiorino dove saranno accolti e potranno visitare il Museo della Resistenza.

2 Luglio 2017: di che pasta sei! Partiamo dai produttori dei grani antichi

pasta fresca

Di che pasta sei! Partiamo dai produttori dei grani antichi

Uno degli scopi del gruppo di acquisto di Modena, Gasmo, con cui Fiab Modena collabora, è di fare acquisti consapevoli, e quindi conoscere i produttori a cui si rivolge.

Andiamo a scoprire l’ azienda agricola Stefania Severi, a Torre Maina, e la sua produzione di grani antichi, farro, di cocco e monococco, ci farà scoprire la loro storia. Da questi grani, ricava farine integrali bio per le sue paste che fa produrre da un pastificio esterno alla sua azienda.

Dopo la visita, proseguiremo per un giro nelle nostre colline, con pranzo al sacco a Marano beach, poi rientro nel pomeriggio.

Ritrovo al parcheggio di via Panni 2 luglio 2017 alle 7,15, partenza alle 7,30.

Percorso strade sterrate e secondarie.
Assicurazione Fiab
Pranzo al sacco.

Visita possibile anche ai non cicloturisti!
Info – Armando 339 6678412

Panaro e Parco Sassi di Roccamalatina

Cicolescursione FIAB Modena del 8 novembre 2015

Pedalata alla cascate dell’Abante, Castel D’Aiano

Pedalata alla cascata dell’Abante, Castel D’Aiano, il 26 luglio. Qualche fotografia per chi non c’era.

Colazione a Torre Maina

Qualche foto della gita di oggi. Foto gruppo, foratura, verifica tardiva, solidarietà per evitare ulteriori rischi di forature.

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foratura

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il gruppo

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ma non si era detto in bici?

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aiuto foratura

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in fila

 

LE CASCATE DEL BUCAMANTE: Odina e Tìtiro insieme per sempre

le cascate del bucamante

le cascate del bucamante

di Maria Chiara Marchiò

Un panino mangiato con sana fame dopo la fatica; come frutta fichi appena colti raccolti in un casco (vedi che il casco in bici bisogna sempre averlo?). Le mele, no, si sa che le mele nell’Eden è meglio non mangiarle.

Siamo in un mini- paradiso, le cascate del Bucamante, meta di un giro ad anello di 75 km (Modena- Modena per Ligorzano, Granarolo, Riccò, Puianello): ombra, pozze d’acqua, cascatelle. La leggenda aumenta il fascino naturale: la dama Odina e il pastore Tìtiro, nome virgiliano consono a questo luogo bucolico, si amano. Amore impossibile (“alto” il sentiero di Odina, “basso” quello di Tìtiro) con finale tragico: Giulietta e Romeo nostrani annullando la distanza alto-basso si gettano dalla rupe: sarà per sempre la “buca degli amanti”.

Siamo senza le bici sì, sì, sono in un posto sicuro), per non turbare con diavolerie moderne lo spirito degli amanti che aleggia nel rumore della cascata. Già siamo tanti, chiassosi i nostri colori nel verde severo del bosco! Ci accolgono però ospitali (qui, ci dice l’acqua, è casa loro: portate rispetto), non siamo di quelli che lasciano cartacce.

“Titiro, tu disteso all’ombra di un grande faggio fai risuonare il bosco… con il tuo esile flauto” : madre-natura protegge il pastore-cantore dalle guerre civili che infuriano intorno. Anche noi per un po’ ci siamo ristorati in un sito incantato, via dalle nostre “guerre”quotidiane.

LA 5 COLLI MODENESE: Su e giù per i colli

i dintorni di levizzano

i dintorni di levizzano

Di solito, quando arriva aprile, noi cicloamatori siamo già abbastanza rodati e quindi un giro di 80 km e 900 metri di dislivello non preoccupa. In realtà, quest’anno, a causa delle piogge persistenti, le uscite primaverili sono state più rade.

Comunque, alle 8,30 di domenica 7 aprile, eravamo in 9 all’appuntamento con Mara, in piazzale I° maggio; tra essi i nostri graditi amici di Parma, Silvia e Beppe.

Aria freschina, qualcuno con i guanti e nella sacca gli impermeabilini, per scongiurare qualche scroscio previsto per le ore centrali. Dopo aver passato Maranello con sosta caffè, siamo saliti sul colle della Lucchina per poi tornare sulla Giardini e salire di nuovo verso Fogliano; dopo aver passato le Salse di Nirano, di nuovo su verso Rocca Santa Maria, una salita che presa piano piano si riesce a fare anche senza un grande allenamento, ma che comunque risulta sempre discretamente impegnativa.

Ma il vero premio della giornata è stato all’arrivo a Montardone: mentre alcuni di noi erano provvisti di panini, altri non ne avevano e allora hanno chiesto al titolare della trattoria Iolanda un piatto di tortelloni e tigelle con formaggio; ottimo pranzo: prezzo ultra modico e buona qualità; da ricordare.

Il ritorno è stato del tutto agevole nonostante qualche salitina come quella di Levizzano.

Nel primo pomeriggio siamo arrivati a Modena, giusto in tempo per poter fare un salto in centro e vedere le iniziative collegate alla domenica senza auto. Tutto bene, e per di più non si è vista neanche una goccia di pioggia.

Franco Fondriest