“Ah, per una mamma con dei figli piccoli è impossibile…(completa a piacere)”
Una delle cose ritenute “impossibili” è spostarsi in bicicletta – anche solo per le commissioni quotidiane. Un neonato non sembra adatto ad essere caricato su una bici… e invece le possibilità esistono anche per bimbi molto piccoli! Ci sono trailers da agganciare al retro della bicicletta, con l’optional di seggiolini appositi per bebè; ci sono le bici cargo, che con un apposito attacco possono ospitare nel cassone anteriore un ovetto di quelli che si usano in auto, che resta agganciato anche in caso di cadute e che spesso è pure ammortizzato delle vibrazioni. Entrambe le opzioni hanno il vantaggio di essere a prova di pioggia e maltempo grazie alle capottine impermeabili, e di consentire in contemporanea il trasporto della spesa senza troppo sforzo. Se poi il bebè reclama, è più agevole che in auto fermarsi a consolarlo senza l’incubo di riuscire a trovare un parcheggio.
Per una neomamma, appena se la sente, la bici offre così la possibilità di integrare un po’ di movimento nella routine di tutti i giorni senza dover fare i salti mortali per trovare un tempo dedicato, permettendo di migliorare l’umore e recuperare la forma fisica. Per i bimbi più grandi poi ci sono i classici seggiolini bici anteriori o posteriori, e poi le bici a spinta senza pedali prima di arrivare alle prime pedalate in autonomia. A quel punto però il problema vero non sono i bimbi ma la pericolosità delle strade.
Sarebbe bello che gli amministratori e i progettisti dei percorsi ciclabili si mettessero nei panni delle mamme: mamme con le bici cargo, mamme coi trailers, mamme con bimbi che pedalano autonomamente. I percorsi ci guadagnerebbero certamente in qualità.