Chissà se qualcuno avrà notato l’invasione di bambini in questi giorni nelle strade di Modena e tante altre città, tutta colpa di una concentrazione di eventi per bambini promossi da tante associazioni, tra cui FIAB e CleanCities.
É stata la settimana BimBimBici, iniziativa di FIAB Italia, con 5 eventi organizzati in provincia di Modena: sperimentazioni di strade scolastiche, bicibus,“senza rotelle” e gite per famiglie.
C’è stato anche l’appuntamento primaverile della campagna europea “StreetsForKids” con oltre 90 eventi in tutta Italia, di cui 2 a Modena, grazie ai quali tanti bambini hanno potuto godere di spazi sicuri davanti alle scuole, ma soprattutto di respirare un’altra aria, divertendosi coi loro amici, almeno per un giorno.
C’è un forte legame tra tutte queste iniziative, accomunate non solo dal mettere al centro i bambini, ma anche dal promuovere una mobilità attiva, strade più sicure, e soprattutto occasioni per fare comunità, e socializzare. Nella nostra quotidianità frenetica a volte perdiamo il contatto con le altre persone. Spesso rallentare un poco ci permette di riassaporare opportunità di incontro che tendiamo a perdere.
La velocità e la potenza, sono troppo spesso ideologizzate, dalle costanti pubblicità, ma anche da amministratori che dovrebbero mettere al centro l’interesse comune piuttosto di quello di poche aziende per la produzione di beni di lusso che pochi si possono permettere, e che portano tutt’altro che benessere e salute. Ci portano anche a perdere qualità della vita e occasioni di stare insieme. Infatti in macchina si è sempre soli. Perdiamo anche spazi di socializzazione: le auto continuano a crescere di dimensione e numero, e pensare che possedere una o più auto dia il diritto di avere un posto dove poterle tenere, ha chiaramente un costo su tutta la comunità.
E allora ben vengano iniziative che facciano riscoprire modi diversi di vivere quegli spazi che dovrebbero essere di tutti, ma di cui ne stiamo perdendo il controllo, e la possibilità di goderne.
Tutto questo non sarebbe possibile senza la collaborazione dei genitori che riconoscono il valore di poter fare vivere e praticare ai propri figli stili di vita attivi. Tutte iniziative dove non si parcheggiano i propri figli, ma in cui si costruisca una sorta di patto educativo, in cui i genitori si mettono in gioco e accettano di cambiare stile di vita, insieme. Chissà che l’effetto contagio di queste iniziative possa trasformarsi in una bella epidemia, che porti ad un radicale cambiamento imprescindibile.