Sì della Camera alla Legge Quadro Mobilità Ciclistica

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In questi giorni c’è grande entusiasmo nel mondo della bici, nella seduta del 14 novembre la Camera ha approvato all’unanimità la legge quadro sulla Mobilità Ciclistica che ora passa al Senato. È sicuramente un fatto storico che la bicicletta approdi in Parlamento, ma ancora di più l’assenso unanime nel dar seguito alla Legge da parte di tutti i deputati.

Una Legge che ha visto il forte impegno di ex amministratori della vicina città di Reggio Emilia come Paolo Gandolfi relatore della legge e tra i primi firmatari e Graziano Del Rio Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che ha asserito come con questa legge “lo stato assume pienamente la pianificazione della mobilità ciclistica, insieme alle Regioni. Esattamente come il sistema autostradale o il sistema ferroviario con questa Legge la ciclabilità fa parte di una strategia di mobilità che diventa prioritaria nei centri urbani e per lo sviluppo del turismo nel nostro Paese”.

La finalità che la legge propone è promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane che per le attività turistiche e ricreative. Un approccio a 360 gradi che ha come finalità migliorare la mobilità urbana, tutelare l’ambiente, la salute, valorizzare il territorio e sviluppare l’attività turistica.

Sul piano operativo la legge propone come primo passo la redazione di un Piano generale della mobilità ciclistica con l’impegno che diventi parte integrante del Piano generale dei trasporti. A seguire gli impegni che la Regione si dovrà assumere sia in tema di individuazione e realizzazione della rete ciclabile che in misure concrete per favorire l’uso della bicicletta nelle aree urbane.

Gli stessi impegni dovranno essere assunti dalle amministrazioni locali con la redazione di piani urbani della mobilità ciclistica in cui far confluire la rete ciclabile, le zone 30, le aree pedonali… insieme ad azioni tese ad incentivare gli spostamenti casa-scuola, e casa-lavoro, integrazione con i servizi di trasporto pubblico, contrasto ai furti di biciclette…

Nella speranza che prima della chiusura della legislazione ci sia il definitivo passaggio in Senato resta l’entusiasmo per il traguardo raggiunto e l’impegno per il lavoro da fare.

Giuseppe Amorelli
www.modenainbici.it

 

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