Rilievo biciclette della Fiab: lieve incremento (+1,7%) rispetto al 2016. Tendenza alla stabilità nel medio periodo
Il rilievo dei flussi di biciclette semestrale che la Fiab compie da 10 anni in città (ad aprile e settembre) ha evidenziato un lieve incremento (+1,7%) sullo stesso periodo del 2016 e una sostanziale stabilità di questa forma di mobilità nel tempo.
Il dato è stato registrato dai volontari dell’Associazione che hanno monitorato le 17 intersezioni più importanti di Modena fra le 7.30 e le 8.45 dell’11 aprile scorso. Le bici censite sono state complessivamente 3.763, contro le 3.700 del 2016 e le 3.874 del 2015. In definitiva, nel tempo la curva dei flussi si è assestata sotto le 4.000 unità.
Come sempre, l’incrocio Buon Pastore/Sigonio si è aggiudicato la palma del più trafficato (331 bici), seguito dall’inedito ex-equo Canalchiaro/Ruà Frati ed Emilia Est/Menotti (282 bici); più distanziati Medaglie d’Oro/Muratori (240 bici) ed Emilia Ovest/Aldo Moro (185 bici).
Qualcosa è cambiato nei flussi, in relazione agli spostamenti demografici e alla distribuzione dei poli attrattori nei quartieri cittadini: mentre Buon Pastore/Sigonio ed Emilia Ovest/Aldo Moro fanno registrare incrementi significativi dei ciclisti, al contrario Mazzoni/Crispi, Emilia Est/Menotti, Vignolese/Marzabotto, Medaglie d’Ora/Muratori e Morane/Archirola risultano in decremento, a volte anche molto accentuato.
La validità del rilievo Fiab è naturalmente indicativa, ma riguarda il momento della giornata e gli incroci più trafficati. Inoltre, il confronto metodico nel tempo garantisce una confrontabilità dei dati che non può essere sottovalutata.
La considerazione conclusiva che la Fiab ha maturato negli anni è che le politiche messe in campo dall’Amministrazione comunale non stanno modificando significativamente i rapporti molto squilibrati fra le varie modalità di spostamento, in particolare fra la componente ciclabile (circa il 10% sul totale degli spostamenti) e quella auto-motoveicolare (circa 75%). Purtroppo, il tanto decantato Piano della Mobilità ciclistica -approvato a fine 2016- non sembra capace di sbloccare una situazione che fa di Modena una delle città più inquinate d’Europa.
FIAB Modena
6 maggio 2017