Martedì 20 settembre, dalle 7,30 alle 8,45, FIAB Modena ha effettuato la semestrale rilevazione dei ciclisti nei 15 varchi stabiliti dal Comune di Modena nel 2005.
Sono stati registrati 3955 ciclisti, in ingresso e uscita dalla città, con un aumento del 10% rispetto a quelli registrati nel settembre 2021 e del 19% rispetti a quelli dell’aprile scorso. Gli incrementi maggiori si sono raggiunti in via Emilia ovest verso il polo scolastico Leonardo da Vinci, sul cavalcavia Mazzoni nelle due direzioni, in via Vignolese centro e in via Canalchiaro verso il centro.
I pedoni, nei 5 accessi al centro storico, sono cresciuti del 20% rispetto al settembre 2021, ma sono calati del 10% rispetto ad aprile scorso.
Permane comunque una circolazione dei ciclisti inferiore a quella degli anni 2016, 2018 e 2019. È quindi probabile che, rispetto all’anno scorso, si sommino due fenomeni contrastanti: l’incrementato degli studenti per la ripresa delle lezioni in presenza e il permanere di una quota significativa di lavoro da casa.
Rimane comunque un forte condizionamento della mobilità pedonale e ciclabile dovuto all’insicurezza dei marciapiedi e dei percorsi e dalla diffusione dei furti per l’assenza di azioni efficaci di contrasto.
A questi problemi si aggiungono l’immutata frammentarietà dei percorsi, la presenza di buche, radici affioranti, ostacoli e scarsa illuminazione, che ne limitano la praticabilità soprattutto nel periodo invernale. Senza efficaci controlli anche le nuove corsie ciclabili sono diventate comodo spazio per la sosta breve delle auto e dei furgoni.
Si è anche aggiunta l’occupazione indiscriminata dei portici, dei marciapiedi e degli spazi ciclabili da parte delle attività di ristorazione e dei cantieri, senza prevedere percorsi alternativi agevoli e sicuri.
Ci si chiede come il Comune pensi di raggiungere gli obiettivi indicati nel PUMS approvato, a partire dai provvedimenti, indicati e non attuati, per rendere praticabile e sicuro l’accesso alle scuole a piedi ed in bicicletta. Scuole di ogni ordine e grado, vengono quotidianamente assediate da auto, sui marciapiedi ed in doppia fila, in totale spregio di ogni regola di civile convivenza e sotto lo sguardo distratto dei vigili appositamente incaricati.
Sono ancora lontane le azioni previste, assieme ai mobility manager aziendali, per agevolare l’accesso e il ricovero delle biciclette dei dipendenti nelle aziende, salvo qualche virtuoso e sporadico caso.
In assenza di queste azioni determinanti per la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, dovremo purtroppo registrare ancora flussi scarsi, non degni di una città di pianura civile e sostenibile.