Matisse Rewind
Due giorni a Ferrara, raccontati “all’indietro”. A partire dal gesto finale di ogni visita a mostre e musei: l’acquisto di qualche cartolina ricordo delle immagini che più mi hanno colpito. In questo caso, la figura nera che sembra volare su fondo blu, tratta dal libro Jazz (tavole originali in mostra), creato con una tecnica particolare di decoupage, e realizzato negli ultimi anni della sua vita, quando Matisse fu costretto in carrozzina. E poi – anzi, e prima – la mostra: tanto colore, le figure umane su sfondi sgargianti e a volte un po’ inverosimili, con tutti quei fiorami, quelle righe, quei rossi e blu e gialli. Sempre riavvolgendo il nastro, è bello svegliarsi in una Ferrara splendente di sole. La sera precedente, prima di crollare dopo la lettura di un paio di righe di Cinque storie ferraresi di Bassani, non ci siamo negate un tuffo nella gastronomia locale, che mantiene ciò che promette.
Ma tutto comincia, in realtà, con una gran pedalata, un’ottantina di chilometri per argini e ciclabili, sotto un sole caldo ma piacevole, in buona compagnia.
Ed eccoci qui, in piazza 1° maggio, le bici con le sacche, perché si dorme fuoriporta e comincia l’avventura.
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Mirella Tassoni