Il grande caldo e Ponzio Pilato
Per qualcuno poco informato, il ‘grande caldo’ che brucia l’Italia apparirà come un imprevisto colpo mancino della sorte. Eppure, da decenni gli scienziati lo avevano annunciato, e paventato, tentando di allertare i decisori e i cittadini affinché adottassero contromisure preventive.
Data l’acutezza della situazione, l’azione meno auspicabile è cavalcare l’onda negazionista rilanciata dal presidente statunitense Trump, in nome di un diritto allo sviluppo economico illimitato.
Purtroppo, non occorre essere dei brutali oltranzisti per favorire il cambiamento climatico, tanto più che in Europa è politicamente scorretto ed esporrebbe all’isolamento.
Nel settore della mobilità, uno dei più coinvolti nella crisi ambientale, anche la neutrale inerzia può condurre al medesimo risultato. L’obiettivo vero della politica è mantenere la posizione al centro degli schieramenti sociali pro o contro la ‘mobilità sostenibile’. E così, dopo più di 15 anni di interventi all’acqua di rosa, gli spostamenti con mezzi inquinanti a Modena si confermano in vetta al 75% del totale.
Molti sono gli indizi che questa pratica pilatesca ha trovato sotto la Ghirlandina dei magistrali epigoni: la ciclabile di Via Giardini è stata ‘spezzata’ per non disturbare gli automobilisti; 78 portabici sono stati eliminati dal centro storico per ricavarne parcheggi auto e aree per i ristoranti; lo ‘Share’ ngo’, il nuovo car sharing elettrico, è attrezzato con appena 20 veicoli, un niente rispetto alle migliaia di auto circolanti.
Più di tutte, è paradigmatica la vicenda del bike sharing regionale ‘Mi Muovo’, trenta biciclette dislocate in tre postazioni a Modena. Costato circa 2.5 milioni di euro nel 2014 e attivo in 13 città, si sta risolvendo in un flop annunciato: oggi viene considerato antieconomico, insostenibile e scarsamente usato.
Come mai la stessa stringente logica amministrativa non viene adottata per valutare la raccapricciante involuzione del Novi Park, un parcheggio sempre più costoso per le tasche dei modenesi e poco utilizzato? A ben riflettere, Ponzio Pilato era un innocuo dilettante…
Giuseppe Marano
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