Venerdì 16 settembre sarà giornata Bike To Work, siamo tutti invitati da Fiab a recarci al lavoro in bicicletta.
Affinché una campagna Bike to Work in azienda possa attuarsi con successo è consigliabile: installare rastrelliere custodite; meglio ancora prevedere parcheggi per le bici all’interno dell’azienda. Il lavoratore deve essere sicuro di ritrovare la bicicletta all’uscita del lavoro; questo permette anche l’utilizzo di biciclette di qualità migliore o di bici-elettriche che consentono di coprire distanze maggiori.
Allestire uno spazio adibito a spogliatoio/officina per chi ha necessità di cambiarsi prima del lavoro e assicurare qualche attrezzo per piccole manutenzioni.
Garantire una certa flessibilità nell’orario di entrata e uscita al lavoratore “ciclista”.
Le aziende, inoltre, possono offrire ai dipendenti, come incentivo, la polizza RC per spostamenti in bici. Un’interessante soluzione è l’adesione a CIAB-Club Imprese Amiche della Bicicletta che prevede la copertura assicurativa RC per tutti gli spostamenti in bici dei dipendenti. In alternativa, l’azienda può assicurare ciascun dipendente mediante il tesseramento individuale a FIAB, che include la copertura assicurativa RC Bici per danni a terzi provocati in bicicletta. Il tema della sicurezza è fondamentale e l’impegno di FIAB negli anni ha portato ad esempio, nel 2016, al riconoscimento INAIL dell’infortunio in itinere per chi sceglie di andare al lavoro in bicicletta.
Ma soprattutto verificare gli accessi al posto di lavoro; come sono i percorsi ciclabili in prossimità dell’azienda? Ci sono dei punti critici da risolvere? Ad esempio un attraversamento ciclo-pedonale non sicuro, un semaforo troppo lungo, divieti di parcheggio bici all’interno del cortile.
Offrire un servizio di consulenza sull’individuazione del percorso casa-lavoro (il più semplice, diretto e sicuro), anche utilizzando una app che consenta di memorizzare i percorsi casa-lavoro, conteggiare i km fatti in bici e relativo risparmio di CO2 e consumo di calorie.
Organizzare corsi di manutenzione bici e sicurezza, ma anche gite aziendali in bicicletta, o un gruppo ciclistico aziendale con divisa personalizzata (bella pubblicità!).
Individuare un responsabile della mobilità all’interno dell’azienda, in caso che non sia previsto il ruolo del mobility manager e somministrare ai lavoratori un questionario sugli spostamenti casa-lavoro per conoscerne meglio le esigenze, le abitudini di spostamento e trovare le giuste risposte.
Prevedere incentivi aziendali per l’acquisto di biciclette da parte dei singoli lavoratori o in gruppi di acquisto e, non ultimo, un incentivo economico in ore di permessi retribuiti o addirittura in busta paga, come quelli previsti dai progetti BikeToWork attivati dalla Regione Emila Romagna in collaborazione con le amministrazioni comunali.