Piandelagotti
Domenica 29 Settembre
Mtb/Fiab/Cai
Nella “Selva Romanesca” tra S.Geminiano e S.Pellegrino in Alpe
Descrizione dell’itinerario e note storiche
Si inizia a pedalare circondati da quello che rimane della “Selva Romanesca” un immensa area boschiva prevalentemente costituita da pini e abeti seguendo la pista da fondo, in breve, si raggiunge la via Bibulca importante “arteria” mediavale per i collegamenti fra l’Emilia e la Toscana in località Prati di San Geminiano (1460m) breve tratto di asfalto, dove sorgeva l’omonimo ospizio per l’assistenza ai viandanti e nel quale si dice trovò rifugio il Patrono di Modena. Della costruzione andata completamente distrutta, non resta nulla, nei pressi rimane solo una chiesa e una casa colonica.
Ritorniamo su strada sterrata (pista da fondo) in salita modesta, seguiamo le indicazioni “Passo Forbici , Monte Giovarello”. Passiamo la “torbiera delle Maccherie” e con una dura salita ci portiamo fuori dal bosco e al Passo del Giovarello 1663m 4,5km. Al passo la vista spazia sulle Alpi Apuane ma dopo un breve tratto, con bici a spinta (5′), che ci porta sulla cima della La Nuda 1706m sentiero CAI 00 il panorama è maestoso a 360° dal Monte Prado alla Pania di Corfino alle Alpi Apuane al Monte Giovo e il Monte Cimone.
Proseguiamo sul sentiero CAI 00 affrontiamo una bella e tecnica discesa, rientriamo in un bosco di faggi pedalando su “single track”. Oltrepassata la Cima dei Laghi, abbandoniamo il sentiero 00 e le indicazioni Passo delle Radici pedalando lungo un sentiero che aggira alla sinistra l’Alpicella delle Radici fino ad entrare sulle piste da fondo attraverso le quali giungiamo al Passo delle Radici 1527m 11,5 km (possibilità di rifornimento idrico bar/rifugio/albergo in caso di necessità si può rientrare velocemente a Boscoreale tramite un sentiero che percorreremo al rientro).
Dopo una breve sosta proseguiamo svoltando dietro l’albergo Lunardi fino a all’arrivo degli skilift, da qui in discesa lungo la dismessa pista da sci continuiamo sul sentiero “Garfagnana Trekking” fino ad incrociare all’altezza di un tornante una carrozzabile. Si gira a sinistra in salita si passa la casa alpina privata “Al Pradaccio” e sempre pedalando in salita si giunge a San Pellegrino in Alpe 1524m 15km (possibilità di rifornimento idrico bar/alberghi in caso di necessità strada asfaltata che riporta al Passo delle Radici). Sosta obbligatoria nel paese abitato alla maggiore altitudine di tutta la catena montuosa appenninica, pregno di storia e leggende dove la linea di confine Emilia/Toscana spacca in due il paese ( Frassinoro-Modena/ Castiglione Garfagnana -Lucca). E’ possibile visitare il Santuario di San Pellegrino e San Bianco anche questo simbolicamente diviso dalla linea di confine così come la teca contenente i resti dei due santi, posta all’interno della chiesa, che si troverebbero con la testa in Emilia e i piedi in Toscana.
Da San Pellegrino in Alpe si gode di un ampio panorama sulla Garfagnana e sulle Alpi Apuane. A queste ultime è legata una leggenda locale: si narra che il diavolo irritato dalla resistenza di San Pellegrino alle tentazioni, lo schiaffeggiasse facendolo ruotare tre volte su se stesso, poi infuriato volò via forando le Alpi Apuane lasciando come traccia il Monte Forato 1234m , un arco naturale di pietra lungo 150 m ed alto 120 m visibile, per l’appunto, da San Pellegrino in Alpe.
Riprendiamo a pedalare brevemente su strada asfaltata, oltrepassando sulla sinistra il Santuario e imboccando poco dopo una carrozzabile in prevalente discesa, con indicazioni “Fonte del Santo” scesi a una quota di 1380m 18km troviamo un bivio, andiamo a sinistra, seguendo la tabella in legno intinerari MTB 9/11. Pedaliamo ora in salita su fondo sconnesso, arrivati a uno slargo, abbandoniamo lo stradello che prosegue diritto in discesa,per entrare con svolta secca a sinistra in pista forestale chiusa (cartello) non alla mtb. Inizia ora una dura salita con tornanti che ci porta ad incrociare la strada della Bassa del Saltello.
Attraversata la strada prendiamo il sentiero di fronte a noi che ci porta sul crinale sentiero CAI 00 nei pressi del Monte Spicchio 1656m e sopra alle piste da sci di S.Annapelago. Proseguiamo sul crinale scendendo poi su una carrozzabile bianca in direzione Passo del Lagadello. Lungo la carozzabile incontreremo una cappelletta conosciuta come “Giro del Diavolo”, il nostro sguardo oltre al panorama che spazia su tutto il crinale sarà attratto sicuramente dai molti e alti cumuli di sassi portati in penitenza dai pellegrini che salgono a questa cappelletta. Proseguendo sempre in direzione Passo del Lagadello incrociamo la strada asfaltata in discesa a destra che percorriamo fino al Passo delle Radici 26km. Al passo di fronte all’albergo Lunardi attraversiamo la S.S. 324 e prendiamo il sentiero CAI con le indicazioni “Colle della Bruciata, San Geminiano, Piandelagotti”. La discesa in “single track” che ora ci attende la definirei “strepitosa” immersa in una faggeta ci porta al Colle della Bruciata dove proseguiamo diritto seguendo la direzione dei cartelli San Geminiano. Usciti su una radura si pedala su una piccola rampa seguendo segni bianco rossi e i cartelli “giro delle ciaspole” il “single track” finisce in prossimità della chiesetta di San Geminiano e da li in pochi minuti si arriva al punto di partenza Centro Fondo Boscoreale 29km.
Informazioni organizzative
Punto di ritrovo:
ore 08,00: Modena Motorizzazione per organizzare le auto.
ore 9,45: Centro Fondo Boscoreale (Piandelagotti-Frassinoro)
ore 10.00: PARTENZA in bici
IL RIFUGIO AL CENTRO FONDO È CHIUSO! PER APPROVVIGIONAMENTI ALIMENTARI – IDRICI PIANDELAGOTTI PAESE A 3,5 KM
Quote Iscrizione: euro 2,00 per Associati FIAB / Euro 5,00 non associati. Comprende assicurazione giornaliera. Pranzo al sacco.
Informazioni Tecniche
Difficoltà: Salita/Discesa BC/BC
Lunghezza: 29 km
Dislivello: 1000 m
Equipaggiamento richiesto
MTB in condizioni efficienti, casco (obbligatorio), kit di riparazione, pranzo al sacco, acqua.
Iscrizioni via whatsapp o telefono: Ermes 340.6764713 e Andrea 338.2340331