La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB) e l’European Cyclists’ Federation (ECF) si rivolgono a tutti i candidati al Parlamento Europeo a pochi giorni dalle elezioni di domenica 26 maggio: “Sarete sostenitori della mobilità in bici in caso di elezione a eurodeputati?” L’appello è una richiesta di impegno sulle tematiche bike friendly che dovranno essere centrali nella nuova legislatura 2019-2024.
FIAB ed ECF chiedono che l’Unione Europea mantenga la rotta già fissata in questa legislatura. Sono diversi i risultati portati a termine, come il voto del Parlamento per richiedere 8 spazi-bici su ogni treno nuovo e rinnovato in Europa. Sul lungo periodo i candidati dovranno impegnarsi a incentivare la mobilità ciclistica affinché, entro il 2030, la metà degli spostamenti complessivi venga fatta in sella.
Si chiede poi che venga reso obbligatorio l’Intelligent Speed Assistance (ISA) in tutti i nuovi veicoli per tutelare pedoni e ciclisti. In termini economici, l’appello fissa al 3% la fetta del budget del settore trasporti che dovrà essere destinata alle infrastrutture ciclabili nel prossimo bilancio pluriennale (2021-2027). Ad oggi la spesa è dell’1,5%.
Un’altra richiesta è l’impegno a far sì che la bici a pedalata assistita elettrica (con velocità limitata a 25 km/h e potenza entro i 250W) venga classificata come uguale alla bici tradizionale e non come un mezzo a motore. Ultimo, ma non ultimo, FIAB ed ECF puntano alla formazione di un Intergruppo Parlamentare sulla ciclabilità nel prossimo Parlamento.