La riorganizzazione del traffico in Corso Cavour e nelle strade vicine attua una strategia dell’Amministrazione comunale in evidente contrasto con le recenti dichiarazioni del Sindaco sulla mobilità ciclistica in Consiglio Comunale, e costituisce un case study esemplare della comunicazione politica.
L’obiettivo del progetto di Corso Cavour è di favorire “l’uscita dei veicoli dal centro storico” e “massimizzare la possibilità di parcheggio”. In concreto, mentre si favorisce il movimento degli autoveicoli da Piazza Roma a Via Berengario, si pongono a pagamento 39 posti auto (fra vecchi e nuovi).
I risultati della manovra sono evidenti: aprire un altro pezzo di centro storico ai mezzi più inquinanti, le auto, agevolandone la circolazione e la sosta per i non residenti. Nel contempo, alcun miglioramento è previsto per i mezzi ecologici (ad es. nessun adeguamento dei parcheggi bici davanti all’ intasatissmo Liceo S. Carlo).
Queste iniziative seguono l’incompleta pedonalizzazione di Piazza Roma e l’eclissi totale della pedonalizzazione di Largo Sant’Agostino (disattendendo il Piano sosta del 2006). Inoltre, dettaglio non irrilevante, si è notato che i veicoli uscenti dal Novi Park su Via Berengario godono dell’agevolazione di un ciclo semaforico riservato (com’è possibile per un passo carraio privato?).
In occasione della presentazione del Piano della ciclabilità in Consiglio Comunale, il Sindaco, Giancarlo Muzzarelli, aveva dichiarato che il suo obiettivo è di ridurre l’uso dell’auto nella mobilità urbana e di incrementare quello dei mezzi ecologici. Lo spread fra finalità generali e prassi quotidiana non è mai stato più palese e stridente.
Giuseppe Marano
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