Ciclabile via Giardini: le puntualizzazioni del coordinamento associazioni mobilità nuova

via giardini

via giardini – parcheggi abusivi?

In questi giorni si è sviluppato un ampio e acceso dibattito sul progetto comunale del percorso ciclabile della via Giardini, da tempo richiesto dai cittadini.

Il Coordinamento delle associazioni per la Mobilità Nuova, che raggruppa 11 associazioni modenesi fortemente interessate a una mobilità più sicura ed efficiente, ha presentato agli assessori Arletti e Giacobazzi una serie di proposte migliorative, illustrate in un’assemblea pubblica e ai mezzi di informazione.

Come in tutti i dibattiti vi sono state inevitabili semplificazioni e forzature, ma nelle dichiarazioni dell’assessore Arletti sono comparse delle imprecisioni sulle proposte del Coordinamento delle associazioni che richiedono alcune precisazioni.

La proposta migliorativa del Coordinamento non prevede l’eliminazione di nessun posto auto rispetto agli attuali, né la soppressione di una corsia stradale, che invece è stata proposta dal Comune.

Le associazioni chiedono un percorso dedicato alle biciclette non promiscuo con i pedoni, com’è invece previsto nel progetto comunale. I pedoni hanno diritto alla sicurezza e i ciclisti hanno diritto alla scorrevolezza, come ogni cittadino che si debba recare al lavoro o a scuola in tempo utile. Nessuno chiede percorsi da ciclista professionista, come ha dichiarato l’assessore, perché i professionisti usano la “bici da strada” e vanno solo in strada.

Merita alcune osservazioni anche la sensibilità degli assessori alla partecipazione dei cittadini. Il progetto preliminare è stato elaborato dal Comune nei primi mesi dello scorso anno ed è stato ammesso al finanziamento regionale alla fine di aprile 2013. Le associazioni, che in quei mesi hanno collaborato col Comune alle domeniche senz’auto e che si sono incontrate tre volte al tavolo comunale sulla mobilità, ne sono state informate solo il 29 di novembre 2013. Alle nostre prime osservazioni critiche gli assessori Giacobazzi e Arletti hanno risposto che i tempi per un’eventuale revisione non c’erano, pena la perdita del finanziamento regionale.

Va segnalato che numerosi Comuni che l’hanno chiesto, hanno già ottenuto una proroga.

All’assemblea pubblica convocata dal Comune il 9 dicembre al Memo, pubblicizzata con un comunicato stampa con due giorni di preavviso e senza avvertire direttamente le associazioni, era presente una sola cittadina, oltre a noi, che ha chiesto un intervento su viale Jacopo Barozzi. Speriamo che vi sia il modo di sviluppare a breve un confronto costruttivo, pubblico e aperto a tutti.

Per il Coordinamento delle Associazioni per la Mobilità Nuova
Giorgio Castelli

Legambiente, Puliamo il Mondo 2013

Palette, secchielli e pennelli al Windsor Park
Paola Busani

Altro che crowdfunding! I ragazzi volontari del doposcuola che hanno partecipato alla risistemazione del cicloparco dietro Windsor Park a Modena, in occasione dell’appuntamento annuale di Legambiente “Puliamo il mondo”, che da alcuni anni Fiab sostiene con una partecipazione attiva, hanno letteralmente sbaragliato ogni più rosea aspettativa.

Sotto a una pioggia torrenziale, muniti di palette, secchielli, carriola e sacchetti di plastica a guisa di impermeabili improvvisati, hanno completato con la sabbia il riempimento delle pericolose crepe dell’asfalto del loro cicloparco, hanno risistemato la cartellonisitica, raccolto spazzatura, si sono riappropriati dello spazio attiguo alle loro case.
Tutte le quattro realtà che condividono la sede al Windsor ParK (Officina Progetto Windsor, CNGEI-scout laici, Precariart, Coop sociale La Libellula) hanno attivamente partecipato, ma i veri protagonisti sono stati i più piccoli, per un motivo molto semplice: si sono divertiti un sacco! Giocare con la sabbia è divertente, stare insieme all’aperto pure, ma ai bambini è piaciuto soprattutto rendersi utili, dimostrare di saper fare cose anche per gli adulti e contemporaneamente vedere i risultati del loro lavoro nella trasformazione del cicloparco.
Per una volta abbiamo battuto la televisione soporifera, e dire che la TV era proprio là con noi, con tanto di collegamento in diretta alla trasmissione “Ambiente Italia” di Rai 3.

beppe aiuta i ragazzi

beppe aiuta i ragazzi

nessuno molla - nonostante la pioggia

nessuno molla – nonostante la pioggia

giovani scarriolanti

giovani scarriolanti

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un sacco di energie

la pista va sistemata

la pista va sistemata

armando controlla

armando controlla

e vai di ghiaia

e vai di ghiaia

Con il sughero nei copertoni

Eravamo in tanti quella sera. Nonostante l’afa soffocante eravamo tutti lì, a voler ricordare, a voler commemorare quel 25 luglio di 70 anni fa, quando i soldi non c’erano e si usava il sughero nei copertoni, perchè la bicicletta era il mezzo usuale con il quale ci si spostava.

70 anni fa Mussolini fu arrestato e fu nominato Capo del Governo Badoglio, che avviò le trattative per un armistizio con gli anglo-americani. La gente ovunque si riversò sulle strade in manifestazioni di gioia, si credette allora di essere arrivati al capolinea di quel brutto incubo che era stato il ventennio fascista e la guerra che durava oramai da tre anni .

Purtroppo la storia ci racconta che l’epilogo era ancora di là da venire, ma quel lontano 25 luglio fu una tappa memorabile per la storia del paese, per questo l’Istituto Storico di Modena ha scelto questa data per ripercorrere la memoria storica della nostra città, per ricordare, oggi, che durante gli anni bui di quel lontano ventennio, anni fatti di sopraffazione, di violenza e privazione della libertà personale, c’erano persone, fatti e luoghi che resistevano, che si organizzavano, che si opponevano al fascismo a Modena come in tutta Italia.

Abbiamo così ripercorso quei fatti e quei luoghi, per esempio pedalando fino ai Mulini Nuovi, luogo dove notoriamente, insieme ad altri come Le Paganine , vi erano frange intere di popolazioni che resistevano. Lì ancora si trova la targa che commemora quello che fu il primo congresso del partito comunista clandestino, marzo 1922.

Ma oltre all’antifascismo dei partiti c’era anche un antifascismo sociale, fatto dalla gente comune ,che si ribellava alla sopraffazione, anarchici, sovversivi e socialisti da sempre contrari al regime, per questo non è mancata una sosta davanti alla ex fabbrica della manifatturiera tabacchi, per ricordare le ” paltadore” che erano note per essere delle impavide antifasciste.

In Corso Vittorio Emanuele c’era la sede del partito fascista, piu’ di 1700 furono schedati dal regime, la maggior parte erano operai , muratori, braccianti, un controllo totale che veniva effettuato capillarmente e che spesso sfociava nell’invio del dissidente al confino. Nel 1938 furono proclamate le leggi razziali, per questo non abbiamo potuto non ricordare , tornando in Piazza Grande, l’estremo gesto di protesta messo in atto dall’editore Angelo Fortunato Formiggini, intellettuale illuminato che contrastava il regime a colpi di satira.

La serata si è conclusa nei Giardini Ducali con letture e proiezioni di foto di quel periodo.

Visto il successo ottenuto, la manifestazione si ripeterà domenica 8 settembre: partecipate numerosi!

in piazza grande

in piazza grande

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racconto

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dalla pietra ringadora

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partecipanti

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famiglie

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al ritorno

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c’è ancora la voce

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il plotone compatto

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in notturna