Biciclette elettriche: continua il successo modenese

I veicoli elettrici sono sempre più preferiti dai cittadini attenti alla mobilità ecologica. Il Comune di Modena è all’avanguardia in Italia per gli incentivi offerti al loro acquisto e uso.

I contributi per l’acquisto di veicoli elettrici sono una storia di successo del Comune di Modena: dal 2011 al luglio 2013 risultano erogati 4.249 contributi municipali (bici, auto, tri-quadricicli), di cui circa il 98% destinati all’acquisto di biciclette, per una spesa complessiva di 1milione e 26mila euro.

Le bici elettriche godono di un contributo comunale del 14% sul costo totale, per un massimo di 145 euro. Accede agli incentivi anche la sostituzione degli accumulatori. Per conseguire il contributo, occorre essere cittadini modenesi e acquistare solo presso la rete dei venditori convenzionati col Comune.

Il mercato offre numerosi tipi di biciclette, da 350 a 3000 euro. Il consiglio è di acquistare bici sulla fascia di prezzo mediano (800-1200 euro), in quanto hanno dimostrato di avere il miglior rapporto prezzo/qualità. Ricordarsi di munire le preziose bici di un ottimo antifurto e della targa adesiva per l’identificazione del mezzo in caso di ritrovamento dopo un furto. Recentemente sopo apparse sul mercato anche bici elettriche ripiegabili, facili da usare (prezzo intorno ai 1.200 euro).

L’incentivo comunale era stato lanciato a seguito di un progetto europeo (SpeedBike), realizzato a Modena fra il 1997 e il 2000, che aveva evidenziato una domanda crescente di veicoli elettrici per la mobilità. Poiché la diffusione dei veicoli elettrici era ancora agli albori e i loro costi erano elevati, l’Amministrazione comunale decise di varare forme di incentivazione al loro acquisto ed uso. L’intento era di promuovere la mobilità sostenibile e la riduzione dell’inquinamento da traffico.

Si stima che oggi la quota di mobilità elettrica sul totale si aggiri fra il 3% e il 5%, che fa di Modena la città più “elettrica” d’Italia, una fetta notevole che aiuta certamente a ridurre le emissioni inquinanti da traffico in un’area urbana assediata dalle polveri sottili.

Giuseppe Marano
Gazzetta di Modena 19/11/2013

Per Modena città futura, mattoni e automobili?

Per Modena città futura, mattoni e automobili? Quale sarà il futuro delle nostre città? Le tendenze più innovative puntano ad investimenti sulle nuove tecnologie e sulla mobilità sostenibile.

Quali sono le funzioni essenziali delle ‘città intelligenti’ del futuro, quelle capaci di attrarre investimenti e di produrre occupazione qualificata?

Uno studio di Cittalia (centro studi dell’Anci) del 2012 ha evidenziato che i 54 Comuni analizzati (oltre i 90mila abitanti) daranno priorità al miglioramento della qualità della vita dei cittadini e focalizzeranno gli interventi sulle infrastrutture digitali e sulla mobilità.

L’analisi dei loro piani triennali d’intervento rivela non a caso previsioni d’investimenti per 23,3 miliardi nei settori legati alla sostenibilità e alla smart city (ad es. banda larga e wi-fi), quasi metà dei quali (10,7 miliardi) finalizzati alle infrastrutture per il trasporto sostenibile. La mobilità delle idee è dunque associata strettamente alla mobilità ecologica delle persone.

Rispetto a questi obiettivi, in Italia stanno emergendo sperimentazione interessanti. In campo economico e produttivo, città importanti hanno approvato Piani strutturali a incremento edilizio zero (Firenze) o limitato (Reggio Emilia), puntando alla riqualificazione dell’esistente. Altre città, fra cui Torino, hanno avviato il processo di riconversione degli investimenti municipali verso la mobilità sostenibile, approvando il piano regolatore della mobilità ciclistica (Bici Plan) che fissa un obiettivo impegnativo: il 15% degli spostamenti urbani in bici (oggi al 2%) entro 10 anni. A ciò viene associata la proposta di estendere a tutti i quartieri residenziali il modello delle zone a 30 km/h.

Rispetto a queste tendenze innovative, come si pone il Comune di Modena? Ancora una volta l’Amministrazione va controcorrente, stando alle scelte politiche degli ultimi anni. Pur in un quadro previsionale lontano dalla mitica città di 250 mila abitanti, viene ribadita infatti l’opzione edilizia come leva per lo sviluppo economico (con cementificazioni anche su aree verdi comunali) e confermato il modello di mobilità autocentrico, in una delle città più autodipendenti e inquinate del continente.

Velo Volee [1]: Conoscere il tuo nemico

FIAB Amici della Bicicletta Modena, presenta un breve corso in 9 clip per non farsi rubare la bicicletta. Abbiamo chiamato questo progetto Velo Volèe. Innanzitutto presentiamo il problema del furto delle bici a Modena … ma crediamo che nel resto d’ Italia non sia meglio! Prima lezione: Conosci il tuo nemico per combatterlo!

Velo Volèe [1]: Non farsi rubare la bicicletta. Conosci il tuo nemico per combatterlo! from FIAB Modena on Vimeo.