Pedalata alla cascata dell’Abante, Castel D’Aiano, il 26 luglio. Qualche fotografia per chi non c’era.
Category Archives: Escursioni di 1 giorno
MTB PLAYGROUND: Giocare con la bici intorno a casa
MTB PLAYGROUND: Giocare con la bici intorno a casa.
FEBBRAIO-MAGGIO 2015
Da sempre FIAB ha proposto escursioni con livelli di difficoltà crescenti e per biciclette “normali”. Per questo l’ambito MTB, molto più tecnico, è sempre stato un po’ trascurato.
Quest’anno abbiamo voluto proporre un ciclo di uscite dedicate a tutti quelli che ritenevano le proprie capacità fisiche e l’ attrezzatura non adatta al fuoristrada.
Siamo partiti con uscite “intorno a casa”: il primo sui facili argini del secchia a Campogalliano, poi sulle dolci colline intorno a Nirano ed infine abbiamo puntato al soffice terreno sabbioso del Ponte del Diavolo. In ognuna delle uscite abbiamo avuto la compagnia di neofiti/e MTB che si sono cimentati con nuove difficoltà.
La stagione ed il terreno non sono sempre stati nostri alleati, ma pensiamo di rivederli tutti alle prossime uscite in autunno … sembravano davvero soddisfatti del loro nuovo gioco!
Ermes Spadoni
NEL PARCO DEL GIGANTE: Fino al Battisti: pedalando e … pensando
NEL PARCO DEL GIGANTE
28 GIUGNO 2015
Fino al Battisti: pedalando e … pensando
Nicola Tracia
Non c’è niente di meglio per un appassionato ciclista, per tentare di sfuggire alla calura estiva, di una bella pedalata nell’aria fresca di montagna.
Partendo da Villa Minozzo siamo saliti in quattordici verso il paese di Civago, che abbiamo raggiunto per strada asfaltata dopo una ventina di chilometri. Qui, dopo una breve sosta per riempire le borracce e bere un caffè nel bar del paese, abbiamo imboccato la strada sterrata che sale rapidamente nei boschi verso il rifugio “Segheria”.
Il gruppo, fin qui sufficientemente compatto, ha cominciato ovviamente a sfilacciarsi, ma mantenendo sempre la capacità di ricomporsi nei momenti più delicati, come in presenza di un bivio o di improvvisi cambi di pendenza.
L’ ultimo tratto di salita è stato particolarmente duro, e se la soddisfazione di aver raggiunto il crinale che separa le valli dei torrenti Dolo e Ozola è proporzionale alla fatica, di soddisfazione ne abbiamo provata tanta.
Abbiamo cosi meritato la sosta pranzo presso il rifugio “Cesare Battisti” (1761 slm), ottimo per capacità di servizio, visti i numerosi escursionisti che lo raggiungono.
Inaspettatamente siamo anche deliziati da un gruppo musicale che, con tanto di batteria, chitarre e sassofoni, si esibisce creando un’atmosfera inconsueta per quel luogo dedicato al silenzio del paesaggio.
Discesa nella valle del torrente Ozola fino a guadagnare la strada che ci porta a Ligonchio e da qui, su sede asfaltata, percorriamo i restanti venti chilometri circa che ci separano da Villa Minozzo, non prima di aver fatto un’ultima foto di gruppo sullo sfondo della bella Pietra di Bismantova.
La gita volge al termine e mi stimola qualche riflessione.
Cosa mi spinge ad affannarmi per quelle strade ripide, a volte scassate e polverose?
Perché non sono mai pago e cerco sempre un luogo nuovo ?
Penso che, in realtà, quel luogo è un sentimento, che trovo nella condivisione e nell’amicizia, anche in persone conosciute solo per un giorno.
Una festa sul fiume sconosciuto
Il 2 giugno i ciclisti si riapproprieranno del fiume Secchia con una grande escursione che da Castellarano si snoderà lungo i suoi argini fino a Quingentole, alla confluenza col Po. Propiziata dai Parchi dell’Emilia Centrale e dalla UISP, l’iniziativa ha visto l’adesione di enti locali, associazioni e organizzazioni sociali (fra cui la Fiab di Modena) impegnati nella promozione della ciclabilità e della tutela ambientale. In ogni tratto di fiume attraversato sono previste numerose attività sociali e punti di ritrovo anche gastronomici.
Prima nel suo genere per dimensione e complessità organizzativa, la festa intende far riscoprire un habitat (quello del fiume) ignorato dai più e che riserva continue sorprese e sprazzi di flora e fauna inusuali. Occorre evidenziare che gli argini sono stati resi praticabili nella parte di pianura sia per i pedoni che per i ciclisti.
L’attività escursionistica è parte integrante del programma annuale offerto dalla Fiab e riscontra un successo crescente (nel 2015 sono in calendario una trentina di iniziative in Italia e all’estero).
Per promuovere la pratica cicloturistica e portare un concreto sostegno alle popolazioni terremotate, dal 2012 la Fiab ha avviato la realizzazione del progetto “Biciclette a fiumi” nell’area nord della provincia. L’obiettivo è di costruire il tracciato modenese di Eurovelo 7, l’autostrada per bici da Copenaghen a Malta, collegando i tratti a nord e a sud già realizzati. L’infrastruttura consentirà di far transitare i ciclo turisti provenienti dal nord Europa verso il sud Italia e di creare posti di lavoro.
Giuseppe Marano
www.modenainbici.it
Giornata FAI di Primavera: cosa abbiamo visto?
Ecco un racconto fotografico della giornata FAI di primavera alla Stazione Piccola di Modena
MTB Playground/1: come è andata?
Giornata di prove MTB alle Casse di espansione del fiume Secchia.
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Sulle orme dei pellegrini medievali
LASSÙ SUL CRINALE DOVE SI VEDE IL MARE
21 SETTEMBRE 2014
Sulle orme dei pellegrini medievali
Daniela Scacchetti
La val di Lamola (o valle di Ospitale) e il passo di Croce Arcana regalano scorci e paesaggi mutevoli secondo il tempo e la stagione, ma sempre affascinanti; parte di questo fascino è forse legato al pensiero che già all’inizio del Medioevo questi luoghi erano percorsi da numerosi mercanti e pellegrini; prima di affrontare il passo, essi potevano riposare presso l’ospitale fondato da San’Anselmo. In seguito, un periodo di glaciazione prima e l’apertura della via Giardini poi, portarono all’abbandono della vecchia strada.
Tornando ai giorni nostri … Domenica 9 novembre, in realtà, il mare non l’abbiamo visto – il versante toscano del crinale era pieno di nubi – in compenso, la temperatura mite di inizio autunno, l’aria tersa e l’assenza di nebbia, ci hanno permesso di valicare il passo di Croce Arcana e di camminare fino al lago Scaffaiolo, ammirando i colori del bosco, delle praterie e alcuni maestosi cavalli che pascolavano intorno al lago.
Dopo una sosta al rifugio Duca degli Abruzzi, con merenda e foto di gruppo, siamo tornati a Capanna Tassoni, passando per il passo della Riva e incrociando l’antica via Romea-Nonantolana.
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Matisse Rewind
Matisse Rewind
Due giorni a Ferrara, raccontati “all’indietro”. A partire dal gesto finale di ogni visita a mostre e musei: l’acquisto di qualche cartolina ricordo delle immagini che più mi hanno colpito. In questo caso, la figura nera che sembra volare su fondo blu, tratta dal libro Jazz (tavole originali in mostra), creato con una tecnica particolare di decoupage, e realizzato negli ultimi anni della sua vita, quando Matisse fu costretto in carrozzina. E poi – anzi, e prima – la mostra: tanto colore, le figure umane su sfondi sgargianti e a volte un po’ inverosimili, con tutti quei fiorami, quelle righe, quei rossi e blu e gialli. Sempre riavvolgendo il nastro, è bello svegliarsi in una Ferrara splendente di sole. La sera precedente, prima di crollare dopo la lettura di un paio di righe di Cinque storie ferraresi di Bassani, non ci siamo negate un tuffo nella gastronomia locale, che mantiene ciò che promette.
Ma tutto comincia, in realtà, con una gran pedalata, un’ottantina di chilometri per argini e ciclabili, sotto un sole caldo ma piacevole, in buona compagnia.
Ed eccoci qui, in piazza 1° maggio, le bici con le sacche, perché si dorme fuoriporta e comincia l’avventura.
Km percorsi Modena Ferrara 82. Sosta pranzo a Finale Emilia – Strade pianeggianti a basso traffico veicolare e ciclabili in sede propria
Bastiglia-Bomporto-Palata-Caselle-Finale Emilia-Argine per Bondeno-Ciclabile del Burana
Mirella Tassoni