VIAGGIO NEI MONTI
Il 18 agosto alle 6:30 ci siamo trovati alla stazione di Modena, pronti per la partenza. Era la prima volta che portavo la bici sul treno quindi all’ inizio facevo molta fatica, ma dopo averla caricata e scaricata un paio di volte mi sono abituata. Dopo tante ore di treno finalmente siamo arrivati a Bressanone. Da li siamo andati a Brunico in bici, non erano tanti chilometri ma la salita era ripidissima perciò mi sono sembrati infiniti. Fortuna che in campeggio ci avevano già montato le tende cosi non abbiamo dovuto farlo noi stanche come eravamo e per questo ringrazio tantissimo Stefano e la sua famiglia. Però il ristorante del campeggio si era scordato della nostra prenotazione così siamo andati a mangiare in una pizzeria lì vicino che fortunatamente faceva la pizza anche per me che sono celiaca poi in tenda a nanna sotto la pioggia.
Il giorno dopo abbiamo fatto colazione e siamo montati in sella, per me è andato molto meglio del primo, fortunatamente le salite si alternavano a delle belle discese. Dopo tanti chilometri siamo arrivati in ostello, dopo esserci riposati in giardino, siamo saliti nelle nostre camere poi siamo scesi a mangiare.
Il terzo giorno pensavamo fosse tutto in discesa ma al momento della colazione ci hanno detto che dovevamo fare la mattinata in salita e solo al pomeriggio trovavamo la tanto amata discesa comunque siamo arrivati in campeggio sani e salvi. Dopo aver fatto un giro nel paese di Cortina, e avere cenato, siamo andati in tenda a dormire. La mattina ci siamo accorti che tutte le nostre cose erano bagnate perché di notte aveva diluviato .
L’ultimo giorno in bici è andato benissimo, era tutto in discesa e arrivate a Calalzo abbiamo preso il treno per Mestre, e di nuovo abbiamo trovato il diluvio. Ma dopo che il tempo si è calmato siamo partiti e nonostante la stanchezza e la lunga strada che abbiamo dovuto fare, a mezzanotte siamo arrivati al campeggio dove affamati ci siamo abbuffati. In conclusione del nostro viaggio abbiamo fatto un giro per Venezia poi siamo partiti per Modena e tornati a casa dove abbiamo trovato il bel tempo.
La traversata dell’Italia da mare a mare in 7 giorni, lungo gli antichi confini che dividevano il Papato dal Regno delle due Sicilie e dal Granducato di Toscana.
L’appuntamento era alle 14,30 del primo maggio, alla stazione di Giulianova, per consentire l’arrivo dei 23 soci FIAB provenienti da quattro diverse città. Splendeva un bel sole ma, già prima di affrontare la salita alla fortezza di Civitella del Tronto, è iniziata una pioggia torrenziale, di quelle che negli ultimi anni abbiamo cominciato a conoscere anche nel nostro Paese, con l’acqua che ti entra copiosa nelle scarpe e che trasforma la strada in un ruscello. Anche la visita guidata alla maestosa fortezza Borbonica, l’ultima a deporre le armi nel 1861, è stata una prova di coraggio: una sete di cultura che l’acqua non aveva sopito. Al tramonto arriviamo ad Ascoli Piceno, dove alloggiamo all’ostello dei Longobardi, in piccolissime stanze ai piedi di una antica torre e cena la ristorante Vittoria con menù tipico.
La mattina successiva visitiamo la città, insospettatamente più bella di quanto ci si potesse attendere: una bella piazza, le torri medievali, archi e logge, chiese maestose e tutto racconta di un passato assai fiorente. Prima di mezzogiorno lasciamo Ascoli e iniziamo la salita a Montegallo, pochi chilometri, ma con un bel dislivello. Il cielo prima assolato diventa minaccioso e arriviamo all’albergo Vettore appena prima che inizi a piovere.
La terza tappa per raggiungere Spoleto è quella più lunga (100km) e con il maggiore dislivello. Si sale alla Forca di Presta di buon mattino e tutta la valle è avvolta nella nebbia, poi inizia a piovere e solo quando si scende a Castelluccio di Norcia si coglie la magnificenza del paesaggio. Poi ancora un po’ di salita alla forca di Gualdo e discesa a Visso sotto una pioggia fredda e leggera. Da qui inizia la discesa lungo la val Nerina e arriva finalmente un po’ di sole. A Cerreto imbocchiamo la ciclabile inghiaiata sulla ex ferrovia Spoleto-Norcia che, con viadotti panoramici e gallerie buie ci porta a Spoleto. Pernottiamo nel bellissimo ostello Villa Redenta, dopo una gran cena al Bici Grill, gestito da un ex ciclista professionista, che ci accoglie con molta simpatia.
Il giorno dopo, prima di partire per Amelia, visitiamo il centro storico di Spoleto, saliamo alla bella piazza dove scattiamo la foto di gruppo, visitiamo il duomo con importanti opere. Prima di mezzogiorno si riparte e, sempre in salita, arriviamo a Carsulae, importante città romana lungo la via Flaminia, dove è ancora possibile cogliere la struttura urbanistica e camminare su un bel tratto di basolato della antica strada. Attraversando un dolce paesaggio collinare, con tanti saliscendi, arriviamo ad Amelia, un bel paese arroccato su un dosso con le strade strette e con interessanti cisterne romane per la raccolta delle acque, grandi e ben conservate.
Il 5 maggio è una bella giornata di sole con l’aria fresca. Saliamo lungo una strada tortuosa e senza traffico a Bagnoregio e da lì a piedi a Civita, il borgo sospeso sulla roccia, un tempo abbandonato e oggi inamidato dalla fama e dal turismo. Poi la bella discesa fino a Bolsena, con vista sul lago e arrivo a Sorano. Ci fermiamo subito prima del paese al Villaggio Le Querce e per cena scendiamo nel borgo passando dalla fortezza Orsini, attraversando al tramonto il labirinto formato dall’insieme dei cortili e delle ripide scale. La tappa è stata piuttosto lunga, ma dai paesaggi incantevoli e anche il piccolo borgo di Sorano è una piacevole sorpresa.
Venerdì si parte di buon mattino e facciamo una prima sosta a Pitigliano, il bel borgo disteso sul tufo giallo, poi salita a Scansano e sosta per il pranzo ai piedi del monumento a Garibaldi. Si scende a Bagno Roselle dove ci fermiamo all’albergo Lea. Nonostante la lunga tappa, saliamo sulla collina a visitare la zona archeologica, con le rovine delle città etrusche e romane, con vista sul mare, poi cena speciale al ristorante Il Tordaio.
Il sette maggio, ultimo giorno, facciamo colazione all’aperto. E’ l’ultima tappa e gli amici di Pordenone iniziano il rientro già dal mattino. Il resto del gruppo prosegue fino a Castiglione della Pescaia, poi a Pian d’Alma saliamo a sinistra per la strada sterrata che porta alla spiaggia di cala Violina. La giornata è calda, la salita faticosa così, appoggiate le biciclette in spiaggia, ci infiliamo il costume e ci tuffiamo in mare: troppo piacevole! Poi, con le ultime brevi salite nella fitta boscaglia, si raggiunge la statale e la stazione ferroviaria di Follonica, per tornare a casa.
In questi 7 giorni abbiamo percorso 500 km e 7.000 metri di dislivello, c’è stata un po’ di pioggia ma in prevalenza sole, con poco vento e temperatura ideale. E’ stato un percorso un po’ faticoso ma di grande soddisfazione per aver raggiunta ogni meta con le proprie forze. Abbiamo visto paesaggi bellissimi, città e borghi pieni di storia come solo in Italia si possono trovare, mangiato piatti tipici e condiviso la giornata con tanti amici: credo proprio di poter dire che ne sia valsa veramente la pena.
Segnaliamo una bella escursione di 2 giorni dei nostri amici di FIAB Ferrara.
Il 23 e 24 Aprile ci recheremo a Comacchio per una escursione con scopi paesaggistici ed archeologici. Sono recenti le notizie che le zone limitrofe alla città stanno restituendo reperti molto importanti (seconda nave romana;basamento marmoreo di un faro o di un molo marittimo). Avremo la collaborazione del Gruppo Archeologico Ferrarese e del Comune di Comacchio .
PROGRAMMA 23 Aprile : 8.30 raduno ; 9.00 visita al Museo archeologico nazionale in particolare la parte dotata di audiovisivi che illustrano il sito di Spina(piano terra) per poi salire al primo piano per apprezzare, accompagnati dai volontari del GAF, alcuni dei reperti di maggior pregio .
11.00 partenza per Comacchio seguendo il corso del Volano fino a Final di Rero dove è previsto il pranzo.
14.00 ripartenza per Migliarino ,Ostellato ,strade del Mezzano,sito di Spina , Comacchio
16.00 visita alla città della laguna accompagnati da guide del Comune.
18.00 arrivo a Porto Garibaldi (Camping Florenz) per il pernottamento e la cena.
(In totale da FE il percorso è di km 75 )
21.30 serata in spiaggia
24 Aprile : 8.30 raduno ; 9.00 partenza per raggiungere il sito di Santa Maria Padovetere ed apprezzare i nuovi ritrovamenti archeologici (accompagnati da esperti del Museo Archeologico Nazionale). In alternativa gita in barca nelle valli in partenza dalla Stazione Foce (secondo gruppo) .
11 30 Partenza di tutta la comitiva per Ostellato seguendo le strade del Mezzano
13.00 Ostellato pranzo presso le “Vallette”
15.00 ripartenza per Ferrara seguendo l’itinerario più conveniente ai presenti.
17.00 arrivo a FE Stazione ferroviaria (sempre km 75)
Costi : € 85/90 comprendenti due pranzi , una mezza pensione presso il Camping ,assicurazione infortuni e RCA. Va aggiunto il costo del giro in barca per chi sceglie questa soluzione (circa €15)
Prenotazione con caparra di € 40 entro il 12 Aprile presso Massimo (348 8645028 ; mamiglio48@tim.it) oppure Rossana (0532 718177 ; roszir@alice.it)
Nella torrida estate italiana, arrivano notizie fresche per il cicloturismo: il progetto “Bike Tour Verona-Firenze” è stato presentato a Roma presso il Ministero dei Beni Culturali dagli enti promotori (fra cui la Fiab) ed entrerà nella fase di finanziamento e completamento a settembre.
Il progetto prevede il collegamento completo del tratto di ciclovia Euro Velo 7 fra Verona e Firenze, con un lungo ramo modenese. Si tratta di un percorso complessivamente lungo 341 km da percorrersi in 7 tappe programmate: Verona-Lago di Garda, Lago di Garda-Mantova, Mantova-Mirandola, Mirandola-Modena, Modena-Zocca, Zocca-Lago Suviana (BO), Lago Suviana-Firenze.
Il percorso è già pronto e fruibile, salvo alcuni tratti da completare e adeguare agli standard europei.
L’iniziativa si segnala per lo straordinario interesse potenziale che potrà suscitare nei ciclisti del centro-nord Europa in virtù dell’offerta di un patrimonio artistico, naturalistico ed eno-gastronomico di primissimo livello localizzato nei territori attraversati, a cavallo di quattro regioni molto note all’estero (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana).
L’intento dei promotori è di lanciare la proposta cicloturistica già nella primavera 2016 a livello continentale, orientando le scelte dei ciclisti interessati al Bel Paese in tempo per la prossima stagione turistica.
Il progetto segue le orme di altri simili sostenuti dalla Fiab, consistente nella creazione di infrastrutture e servizi di accoglienza per i cicloturisti e nella promozione dei territori interessati, suscitando in tal modo lavoro e valorizzando le attrazioni artistiche-ambientali e le produzioni tipiche, molto apprezzate dagli amanti delle due ruote.
Unendo in sé salute, bellezza e gusti, la formula del cicloturismo è destinata a svolgere un ruolo di primo piano sulla scena del turismo internazionale nei prossimi anni.
Un’indagine recente effettuata dal Parlamento Europeo («The European cycle route network Eurovelo») sottolinea come l’Italia rientri tra le mete preferite dai turisti in bicicletta provenienti dagli altri Paesi dell’Unione e dalla Svizzera. Questa potenzialità appare ancora largamente non sfruttata dagli operatori turistici del Belpaese, a differenza di quelli del centro-nord Europa.
Nell’organizzare le cicloescursioni di più giorni, per un turista è fondamentale individuare i punti di sosta che garantiscano servizi adeguati alle esigenze dei ciclisti. A tale scopo la Fiab ha predisposto “Albergabici”, un sito che offre le informazioni più esaurienti su 1.000 alberghi italiani, hotel, pensioni, bed & breakfast, campeggi, ostelli, agriturismi, rifugi montani, residence, alberghi diffusi.
Cosa chiede il cicloturista in vacanza? La possibilità di poter alloggiare in strutture accoglienti, in cui le bici possono rimanere al sicuro durante la sosta, in cui reperire informazioni utili e in cui ci sia una piccola officina per poter far fronte ad ogni eventualità. Fra l’altro, è utile sapere se è possibile lavare ed asciugare gli indumenti tecnici, se è prevista una buona colazione, se c’è un sistema wi-fi gratuito e se si possono noleggiare le biciclette.
Il portale è tri-lingue (italiano, inglese e tedesco).
Infine nel sito sono evidenziati gli alloggi che hanno ottenuto da FIAB il riconoscimento di Albergabici “Amici della bicicletta”, avendo ricevuto l’attestazione come alloggi ideali per i cicloturisti perché garantiscono standard superiori di servizi.
Il Circuito città d’arte della Pianura Padana ha rinnovato la convenzione con la Fiab per promuovere il ciclo turismo negli 11 comuni aderenti (tra cui Modena). In virtù di tale accordo, le associazioni locali della FIAB organizzano visite guidate per gruppi di cicloturisti aderenti all’associazione offrendo loro particolari condizioni di accoglienza, disponibilità gratuita di guide, informazioni, materiali speciali ed altri benefit. È possibile iscriversi in ogni momento alla Fiab.
Le escursioni sono da concordarsi scrivendo o telefonando ai referenti degli Uffici Turismo e al referente Fiab cittadino (http://www.circuitocittadarte.it/cosa-fare/cicloturismo). Oltre alle gite di un giorno, è possibile organizzare anche i week end nelle città d’arte, contattando gli Operatori turistici. È importante evidenziare che una parte della quota di adesione va al progetto Biciclette a Fiumi (www.bicicletteafiumi.it), l’iniziativa della Fiab a sostegno delle zone terremotate del modenese.
L’offerta dei week end è molto interessante e variegata:
BERGAMO: pedalando su e giù tra arte e natura;
BRESCIA: Franciacorta ed il Lago di Garda;
CARPI E LA BASSA MODENESE: storia , arte e cucina nella terra dei Pio e degli Estensi;
DA CREMONA A PARMA: da Stradivari a Verdi;
DA PARMA A CREMONA: lungo il grande Fiume;
DA LODI A MONZA: arte e natura di provincia;
DA MONZA A LODI: l’Adda racconta;
DA MODENA A REGGIO EMILIA: alla scoperta di preziose città e suggestive campagne;
MODENA E LE SUE COLLINE: castelli , colline, sapori e…motori;
MIRANDOLA E LA BASSA MODENESE: convivialità , tradizioni e natura tra il Secchia ed il Panaro;
DA PAVIA A PIACENZA: spiritualità, gusto ed arte sulle sponde del Po;