Federico Del Prete, Paolo Pinzuti, Più bici più piaci.

piu bici piu piaci

piu bici piu piaci

Federico Del Prete, Paolo Pinzuti, Più bici più piaci. Viaggio semiserio alla scoperta della due ruote perfetta per te, Terre di mezzo 2014

La bicicletta è libertà: va dappertutto, non inquina, ci fa risparmiare, è salutare e rende felici. Allora perché non la usiamo tutti?
Per scardinare impedimenti reali e barriere mentali, basta scoprire la dueruote e gli accessori giusti, che tu sia una mamma, un pendolare, un maneger, un pigrone …

Un viaggio semiserio tra 25 divertenti identikit per trovare il mezzo adatto alle tue esigenze. Un capitolo è dedicato al progetto “I bike to work”, in bicicletta al lavoro, che si concentra su una mobilità nuova per gli spostamenti quotidiani.

Così si definiscono gli autori:
Paolo Pinzuti, è affetto da una gravissima forma di ciclismo che nel 2012 lo ha spinto a lanciare la campagna #salvaiciclisti e poi a fare l’editore di bikeitalia.it.
Federico Del Prete non si è ancora ripreso dopo una felice conversione alla bicicletta. Ha scritto, tra le altre cose, Compratevi una bicicletta! (Ediciclo).
Il libro è illustrato da Gabriele Orlando, disegnatore e ciclista milanese. Per “Terre di mezzo” ha già illustrato Manuale di sopravvivenza ciclica urbana e La storia sui muri.

I diversi colori della mobilità sostenibile

donne in bicicletta

donne in bicicletta

La Fiab di Modena ha avviato un corso rivolto alle donne per insegnare ad andare in bicicletta ed essere autonome negli spostamenti. L’iniziativa dura fino al 29 aprile, nell’area del parco Novi Sad.

Laddove i mezzi pubblici sono insufficienti o inadeguati, per potersi muovere le persone sono costrette all’uso del mezzo privato. Questa situazione mette in difficoltà soprattutto le donne immigrate, perché spesso senza patente ed automobile, ma anche incapaci di usare la bicicletta, mezzo che permetterebbe a costo zero di effettuare quei piccoli spostamenti quotidiani senza i quali non sarebbe possibile recarsi al lavoro, accompagnare i bimbi a scuola, fare la spesa.

È a queste donne che la Fiab si rivolge offrendo loro un corso per metterle in grado di familiarizzare con la bicicletta, stare in equilibrio sulla bici, saper andare in bicicletta da sole in un luogo protetto, non aver paura di andare in bicicletta in un luogo aperto, riconoscere la segnaletica stradale, utilizzare le ciclabili, fare attenzione ad alcuni pericoli insiti nella circolazone stradale.

L’iniziativa si rivolge alle donne di qualsiasi età, che non hanno mai usato la bicicletta, oppure che hanno bisogno di riprendere dimestichezza col mezzo che non utilizzano da lungo tempo.

Durante la prima fase del corso saranno utilizzate biciclette con telaio piccolo, tipo Graziella, sostituite successivamente da quelle di telaio medio, tipo City bike.

Il corso è condotto da volontarie dell’associazione e prevede 8 incontri di due ore circa, dalle h. 17 alle h 19, due volte la settimana, al parco Novi Sad, presso la Ciclofficina Popolare (Via Monte Kosica 97).

La Fiab non abbandona le donne che hanno imparato ad andare in bici. Infatti, resta disponibile ad attuare incontri informali periodici con le persone che hanno frequentato i corsi per conoscere i loro problemi, paure, esperienze ed aiutarle anche dopo ad usare la bicicletta in città in sicurezza e serenità.

Contatti:
Luana: tel. 337.1024234 – email: luanamara@hotmail.it
Gabriella: tel. 333.2897771

Pista ciclabile Via Giardini: il Consiglio Comunale accoglie le richieste del Coordinamento associazioni mobilità nuova: il percorso sarà realizzato su entrambi i lati della strada

Con una decisione a sorpresa al fotofinish, il Consiglio Comunale del 13 marzo ha approvato una modifica al bilancio comunale col quale si finanzia con ulteriori 50.000 euro il progetto di ciclabile sulla Via Giardini (fra Viale Corassori e Piazzale Risorgimento). L’integrazione di risorse è finalizzata alla realizzazione di percorsi su entrambi i lati della strada, con l’obiettivo dichiarato di migliorare la sicurezza degli spostamenti in una delle più trafficate arterie cittadine.

Con questo imprevisto atto amministrativo e politico, che peraltro segue i precedenti pronunciamenti negativi delle Circoscrizioni 1 e 4 sul progetto comunale del 2013, il più elevato consesso amministrativo cittadino accoglie in pieno le richieste di adeguamento del progetto originario sostenute dal Coordinamento associazioni mobilità nuova, dando una prospettiva positiva a un confronto con gli Assessorati all’Ambiente e alla Mobilità che si prolungava dal novembre scorso e che era parso non risolvibile.

Il finanziamento porta le risorse disponibili per le ciclabili in Via Giardini a circa 720.000 euro. Gli uffici tecnici comunali dovranno ora rivedere il progetto, prevedendo due percorsi ciclabili distinti da quelli pedonali, unidirezionali per ogni senso di marcia, garantendo la piena continuità fra Viale Corassori e Piazzale Risorgimento.

Nel prendere atto con soddisfazione delle decisioni del Consiglio Comunale, il Coordinamento chiede che l’Amministrazione Comunale dia le indicazioni conseguenti agli uffici tecnici interessati, auspicando che il nuovo progetto sia predisposto celermente e attuato entro il 2014.

Da parte sua, se richiesto, il Coordinamento si dichiara disponibile a fornire il proprio parere sulle future proposte comunali di ciclabili in Via Giardini, augurandosi un serio confronto preventivo per la ricerca delle soluzioni tecniche più efficaci per la sicurezza della mobilità.

Metti una bella bici tra genitori e figli

rossella-mamma-bimbaLa riscoperta della bicicletta, soprattutto in ambito urbano, non è solo una risposta all’ esigenza di spostamenti ecologici, ma offre anche la possibilità di una relazione più ricca e coinvolgente fra genitori e figli.

Negli ultimi anni, la vendita delle biciclette, il più antico e meno tecnologico fra i mezzi di trasporto contemporanei, ha surclassato in Italia quella delle automobili. Come mai si sta verificando questo fenomeno in uno dei paesi a maggior tasso di motorizzazione del mondo?

Interrogarsi su questo evento economico e sociale non costituisce un esercizio peregrino: al contrario, consente di individuare le radici di un cambiamento in corso, tanto silenzioso quanto radicale e ricco di prospettive.

La “piccola rivoluzione” trova spiegazione nei vantaggi intuitivi che offre l’uso delle biciclette: è un mezzo semplice, economico, flessibile, facile da parcheggiare e conservare, competitivo in città, salutare.

Ma la bici ha evidenziato un altro aspetto, più specificamente culturale: andare in bici è sempre bello e tonificante per il corpo e la mente, ma andarci insieme ad altri lo è ancora di più. Non è un caso che il ciclo turismo organizzato sta registrando una crescita vertiginosa di utenti.

C’è però dell’altro sotto la cenere. Le numerose escursioni per i bambini programmate dalla Fiab, che registrano un crescente successo di partecipazione, evidenziano l’attenzione dei giovani genitori per le potenzialità educative della bici: separati dalla tivù, dai social network e dai cellulari, padri e madri riescono a creare spazi di dialogo con i loro figli grazie al divertente viaggio compiuto insieme in bicicletta.

Basta poco: la Colazione a Torre Maina (16 marzo) o il Pic-Nic con le lucciole (20 giugno), la Pizza al tegamino a Bomporto (10 luglio) non meno che Gli alberi del parco Villa Gandini a Formigine (21 settembre) possono innescare il “miracolo” altrimenti difficile di far condividere le emozioni, la gioia e la fatica di un’intera giornata.

E cosa c’è di più “formativo” per un giovane (e un adulto) dell’esperienza compiuta in comune, capace di liberarne tutto il potenziale umano e psicologico?

Colazione a Torre Maina

Qualche foto della gita di oggi. Foto gruppo, foratura, verifica tardiva, solidarietà per evitare ulteriori rischi di forature.

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foratura

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il gruppo

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ma non si era detto in bici?

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aiuto foratura

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in fila

 

UN FUORI PROGRAMMA: Arriva Lodi!

gruppo FIAB Lodi davanti al Duomo di Modena

gruppo FIAB Lodi davanti al Duomo di Modena

UN FUORI PROGRAMMA: Arriva Lodi!
di Omar Balestrieri

Nel modenese sono stato tante volte eppure solo ieri ho potuto apprezzarlo veramente.

Quando tento di dare ai miei studenti una definizione di territorio tento di far loro capire che non si tratta solo di piante, animali, terra ma anche di persone che lavorano in quella zona. Ieri ho visto diciamo così “l’applicazione” di questa definizione.

Essere accolti con gentilezza, sentire persone che ti salutano mentre pedali (anche se non ti conoscono), vedere l’ordine e la bellezza delle campagne modenesi, scoprire in un piccolo paese un piazza costruita secoli fa e ancora oggi ben tenuta ed esibita con orgoglio, questo è il bello della bici.

Tornare in città ed essere accolti da una guida che ci rivela la storia che si trova dietro le pietre di cui è fatto il duomo, storie di santi, artisti, potenti e povera gente ci ha ricordato che ognuno di noi conosce davvero poco dell’Italia.

Sulla mia bicicletta c’è una targhetta con una frase: “bicicletta è libertà”. Quale libertà? Quella di conoscere con una vista più diretta e libera dal traffico che copre le bellezze ed elimina il dialogo. Per tutto questo ringrazio voi, amici di Fiab Modena.

Le ciclabili della discordia: via Giardini e via Emilia est

bici acquisti

bici acquisti

Il Comune di Modena presenta nel giro di pochi mesi due progetti di ciclabili in due strade importanti della città: via Giardini e via Emilia Est, suscitando numerose polemiche sia fra coloro che sostengono l’uso della bicicletta che fra i rappresentanti delle categorie dei commercianti e degli artigiani. Cosa c’è dietro?

Mentre il Coordinamento Associazioni mobilità nuova lancia una raccolta di firme a sostegno della modifica del progetto comunale di ciclabile in via Giardini, chiedendone la continuità fino a Piazzale Risorgimento e la distinzione fra percorso destinato ai ciclisti e ai pedoni, si accendono le polemiche sull’ altro progetto di ciclabile, quello in via Emilia est.

Il Comune ha presentato la soluzione che prevede una pista ciclabile sul lato nord (a sinistra uscendo dalla città) e la riqualificazione del percorso pedonale sul lato opposto (sud). La Rete Imprese Italia Modena, che raccoglie le sigle degli artigiani e dei commercianti, ha evidenziato che l’operazione comporta il restringimento della carreggiata e la riduzione di 60-80 posti auto nel tratto compreso fra gli incroci con viale Menotti e via Bonacini. Il progetto non terrebbe conto della consolidata presenza di esercizi commerciali in zona, che ne verrebbero notevolmente penalizzati.

Questa reazione difensiva, identica a quella verso la ciclabile di via Giardini, rispecchia fedelmente l’impostazione degli operatori commerciali sul tema del traffico: più automobili passano davanti al mio negozio, più ne traggo benefici. E se l’inquinamento dell’aria sale, non ci possiamo fare nulla: non è un nostro problema.

La cultura autocentrica, in base alla quale l’unico mezzo usabile per gli spostamenti urbani è l’automobile, ha completamente travolto ogni spazio di discorso pubblico: senza l’auto ci sentiamo orfani inconsolabili, deprivati del diritto inalienabile alla mobilità e votati al fallimento economico.

Una simile impostazione non tiene conto dell’opportunità che gli operatori avrebbero dalla ciclabile, rendendo più facile e piacevole l’accesso dei potenziali clienti ai loro negozi, liberati dai vincoli asfissianti dell’auto. Ovunque sono stati realizzati ciclabili e pedonali, i negozi hanno invece registrato incrementi di fatturato. Naturalmente, occorre cambiare e adeguarsi a questo nuovo pubblico: forse è questa la vera paura che si cela dietro la critica alle ciclabili …

Via Emilia est: necessario un progetto organico di riqualificazione

bozza del progetto di via emilia est

bozza del progetto di via emilia est

La recente presentazione di un progetto di ciclabile in via Emilia est da parte del Comune di Modena ha immediatamente suscitato una reazione negativa nelle associazioni di categoria artigianali e commerciali, basata essenzialmente sulla difesa della situazione attuale.

La soluzione prospettata dall’Amministrazione prevede una pista ciclabile e pedonale sul lato nord (a sinistra uscendo dalla città) e un percorso pedonale sul lato opposto (sud). Rete Imprese Italia Modena, che raccoglie le sigle degli artigiani e dei commercianti, ha evidenziato che l’operazione comporta il restringimento della carreggiata e la riduzione di 60-80 posti auto nel tratto compreso fra gli incroci di via Emilia est con viale Menotti e via Bonacini. Il progetto non terrebbe conto della consolidata presenza di esercizi commerciali in zona, con i loro dehor in strada, che ne verrebbero notevolmente penalizzati.

La nota critica di Rete Imprese Italia Modena richiama l’attenzione su una zona della città nella quale sono da tempo riscontrabili i rilevanti problemi derivanti dal traffico auto veicolare: inquinamento dell’aria e sonoro e dequalificazione urbana, oltre che una significativa incidentalità.

Per la sua importanza nella mobilità cittadina, via Emilia est richiede invece un disegno generale per la cui attuazioni potrebbero necessitare anche più esercizi di bilancio, ma che preveda chiaramente un cambiamento radicale di paradigma nell’uso dei mezzi di spostamento dei cittadini, non più basato quasi esclusivamente sull’automobile privata ma sulla valorizzazione dei veicoli ecologici.

Un organico progetto di riqualificazione di via Emilia est richiederebbe la realizzazione di ciclabili e pedonali su entrambi i sensi di marcia, separati fra loro, continui fra l’intersezione di via Trento Trieste e la tangenziale, riconnettendo tutti i tratti isolati oggi esistenti, adottando un unico standard (ciclabili e pedonali separati).

Contemporaneamente, occorre ribadire che il traffico in ingresso da est dovrebbe approdare su parcheggi scambiatori collocati in periferia, collegati al centro attraverso il trasporto pubblico e la rete delle ciclabili.

È anche utile ricordare che, ovunque si realizzi una vera riqualificazione stradale, gli esercizi artigianali e commerciali ne traggono beneficio perché –migliorate le condizioni ambientali- si creano situazioni più adatte allo shopping e al passeggio, particolarmente dei residenti, pre-condizioni per incrementare e fidelizzare clientela e fatturato.

Il Coordinamento associazioni mobilità nuova di Modena

Ciclabile via Giardini: Il Coordinamento associazioni mobilità nuova lancia una raccolta di firme a sostegno delle modifiche del progetto comunale

Il Coordinamento delle associazioni mobilità nuova ha lanciato una raccolta di firme a sostegno delle modifiche al progetto di ciclo pedonale in Via Giardini, presentate all’Amministrazione a dicembre 2013 e che sono allo studio presso gli uffici comunali.

I volontari delle dieci associazioni del Coordinamento attueranno un presidio presso la Chiesa S. Faustino sia sabato 1 (ore 16 – 19) che domenica 2 marzo (ore 9.45 – 12.30) per illustrare ai cittadini le loro richieste e raccoglierne le firme per l’adesione. La stessa iniziativa sarà probabilmente ripetuta il week end successivo, con le medesime modalità. È prevista anche la raccolta delle firme on-line.

Le ragioni delle associazioni sono note da tempo e hanno trovata eco anche nella recente bocciatura del progetto da parte delle Circoscrizioni 1 (Centro storico) e 4 (S. Faustino): viene considerato inadeguato per la discontinuità del tracciato, ricavato parte sul lato est e parte sul lato ovest, con attraversamento all’ incrocio con Via Pace, oltre che per i costi eccessivi e la promiscuità ciclabile e pedonale.

Con la raccolta di firme, il Coordinamento si appella al Sindaco di Modena, al Presidente del Consiglio Comunale, ai Presidenti delle Circoscrizioni 1 e 4 affinché l’Amministrazione comunale sospenda l’attuazione del progetto approvato e lo modifichi per renderlo più sicuro e funzionale alle esigenze della mobilità ciclistica e pedonale, prevedendo:
1) il percorso continuo su entrambi i lati della strada (est e ovest);
2) la separazione del percorso pedonale da quello ciclabile;
3) la destinazione degli eventuali risparmi ottenuti dalla revisione del progetto alla riqualificazione del tratto di ciclo pedonale fra Viale Corassori e Viale Amendola, oggi del tutto inadeguato.
IL COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI MOBILITÀ NUOVA

E’ possibile firmare la petizione online cliccando qui

La ciclabile di Via Giardini: le Circoscrizioni 1 e 4 bocciano il progetto comunale, verificati costi superiori agli standard

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dubbi sulla ciclabile

Dopo le critiche circostanziate sollevate dal Coordinamento associazioni mobilità nuova al progetto di ciclabile in Via Giardini del Comune di Modena, arrivano le bocciature politiche pesanti delle due Circoscrizioni interessate, la 1 (Centro storico) e la 4 (San Faustino).

Infatti, il 13 febbraio 2014 il Consiglio della Circoscrizione 4 (San Faustino) ha espresso parere contrario al progetto Comunale, seguito 4 giorni dopo, il 17 febbraio, da eguale negativo parere de l Consiglio della Circoscrizione 1 (Centro Storico).

Il progetto era apparso subito inadeguato alle esigenze di mobilità sia dei ciclisti che dei pedoni. Oltre all’ ingiustificato “spezzatino” del percorso, previsto parte sul lato est e parte su quello ovest, e alla commistione di ciclabile e pedonale sul tratto del lato ovest previsto, è risultato particolarmente indigesto anche un aspetto finora trascurato: i costi.

La realizzazione del ciclo-pedonale, lungo in tutto circa 1,2 km, richiede una spesa superiore ai 650.000 euro, garantita in buona misura da un contributo della Regione Emilia Romagna. Fin dall’ inizio, le associazioni ambientaliste avevano evidenziato che sul lato est esiste una sottostrada di circa 250 m che può tranquillamente ospitare il percorso, senza praticamente alcuna spesa. Ciò avrebbe comportato un risparmio che poteva essere reinvestito per riqualificare la poco funzionale ciclabile esistente da Viale Corassori fino alla scuola media Guidotti.

Ma l’analisi economica effettuata sul progetto ha recentemente prodotto un esito sconcertante: il costo per metro lineare previsto dal Comune è di 557 € al metro, oltre il doppio del costo standard (250 €/m), sovra costo dovuto alla demolizione e al rifacimento di buona parte del marciapiede esistente e alla modifica di numerosi incroci stradali.

Non minore meraviglia hanno suscitato alcune specifiche previsioni di spesa: 75.800 € solo per la segnaletica e 13.600 € solo per i cestini portarifiuti, decisamente eccessive in una situazione di ristrettezze finanziarie degli enti locali.

Per tutte queste motivazioni, ancor più rafforzate dai pareri negativi delle Circoscrizioni 1 e 4, la Fiab di Modena e Salvaciclisti ribadiscono la richiesta di modifica del progetto comunale e invitano l’Amministrazione ad accogliere finalmente le proposte migliorative formulate nella comunicazione inviatale il 9 dicembre 2014 dal Coordinamento associazioni mobilità nuova.

FIAB Modena
Salvaciclisti