I ciclisti hanno diritto di andare in centro sicuri

eccetto bici. in tutta europa funziona così

eccetto bici. in tutta europa funziona così

La viabilità tortuosa del Centro Storico vuole scoraggiare l’attraversamento delle auto, ma penalizza le biciclette che, per evitare giri viziosi, vanno ovunque e i vigili chiudono un occhio.

Questa tolleranza poco civile è una vera trappola per i ciclisti: rischiano la multa e in caso di incidente hanno torto.

LA FIAB PROPONE PIU’ BICI E MENO AUTO IN CENTRO PERCHE’ NON INQUINANO E NON INGOMBRANO LE STRADE

La FIAB dal 2011 manifesta e chiede al Comune di regolarizzare i percorsi “naturali” di accesso al centro, per consentire ai ciclisti di percorrere in doppio senso alcuni tratti di strada a senso unico per le auto.

BASTANO 10 DI QUESTI CARTELLI E POCHI METRI DI DOPPIO SENSO PER LE BICI

  1. da S. FAUSTINO: 18 metri di Calle di Luca (da Canalchiaro a Rua Muro)
  2. da BUON PASTORE: 26 metri di Via Francesco Selmi (da Rua Frati a S.Paolo) e 9 metri (da Vicolo Foschieri a P.zzale Torti)
  3. da VIA MOREALI: 122 m. di Via Gallucci (da Canal Grande a C.so Adriano) e 36 metri di Via Tabboni (da Viale Frabrizi a Via Andreoli)
  4. da ZONA MUSICISTI: nella corsia bus di Via Grimelli e Tagliazucchi (da Viale Reiter a Via Borelli)

OCCORRE ANCHE

  • SINCRONIZZARE I SEMAFORI sulla Via Emilia Ovest negli attraversamenti di Viale Tassoni e Vittorio Veneto, per dare continuità di transito alle biciclette
  • RENDERE ATTRAVERSABILE IL PARCO DELLA RIMEMBRANZA AL MONUMENTO AI CADUTI per collegare meglio la zona di Medaglie d’Oro
  • RISERVARE LA CORSIA IN INGRESSO DEL CAVALCAVIA MAZZONI AI MEZZI PUBBLICI E ALLE BICICLETTE per facilitare l’acceso in bicicletta degli abitanti dei quartieri a nord della ferrovia e togliere le auto che soffocano inutilmente il centro, anche se dirette in altre parti di città.

Le esperienze di molte città europee e italiane, compresa la vicina Reggio Emilia, dimostrano che autorizzare le biciclette a circolare in entrambi i sensi di marcia non aumenta gli incidenti, anzi rende chiari e protetti i comportamenti di tutti.

la nostra proposta

la nostra proposta

Fiab Modena: tante attività nel 2015

corso di ciclofficina

corso di ciclofficina

A 11 anni dalla sua nascita, in aggiunta all’impegno per promuovere la mobilità sostenibile la Fiab di Modena propone un ventaglio molto ampio di iniziative per tutti. Il programma 2015 dell’associazione, che ha sede in pieno centro storico (Via Ganaceto 45), risponde alle esigenze di un vasto pubblico di utenti normali della bici e di cicloturisti dal palato sempre più raffinato.

Anzitutto le ciclo escursioni: quest’anno sono ben 45, comprese quelle in mountain bike. Ce n’è per tutti i gusti: dalle escursioni di mezza giornata in provincia a quella per Santiago de Compostela. A queste iniziative partecipano circa 2000 ciclisti ogni anno.

Le attività di formazione nelle scuole sono sempre più apprezzate da docenti e studenti: nel 2015 sono stati richiesti dalle scuole 10 itinerari didattici e 4 interventi per la manutenzione della bici rivolti ai ragazzi, per un’utenza di circa 300 partecipanti. I corsi di manutenzione hanno successo anche fra gli adulti: sono già stati programmati 4 corsi, con oltre 40 partecipanti. Riscuotono notevole interesse le immancabili proiezioni di viaggio del venerdì presso la sede.

Un discorso a parte meritano quattro iniziative specifiche della Fiab modenese: «I diversi colori della mobilità sostenibile» (corsi per andare in bici rivolti alle donne immigrate), «M’illumino di più» (promozione della sicurezza stradale notturna), le rilevazioni dei flussi ciclabili in 20 punti della città, attività svolta due volte l’anno dal 2008, «Artebici – Tempo da Musei», che coniuga il piacere della bici con quello dell’arte.

Questo sforzo organizzativo è il frutto dell’appassionata dedizione dei 150 volontari che costituiscono la base sociale della Fiab.

Giuseppe Marano
www.modenainbici.it

In bicicletta sulla linea gotica: la staffetta della memoria

in bicicletta sulla linea gotica

in bicicletta sulla linea gotica

IN BICICLETTA SULLA LINEA GOTICA: LA STAFFETTA DELLA MEMORIA
V Edizione: 25 Aprile – 1 Maggio 2015

Sette giorni in bici tra gli splendidi paesaggi dell’Appennino; sette giorni di incontri, feste, canzoni, amicizia, allegria. Ma anche di momenti per ricordare e pensare.

Nel 2015 la “staffetta della memoria” pedalerà di nuovo lungo quella che fu la Linea Gotica, per celebrare i 70 anni della Liberazione e conoscere i luoghi,i protagonisti, i fatti dei drammatici eventi che portarono alla nascita della Repubblica e alla Costituzione.

Per ulteriori informazioni o iscrizioni:
339.7023075 – newmedia@costess.it

www.inbiciclettasullalineagotica.it
www.fuoridalleviemaestre.it

Zone a 30 km/h: grande opportunità da non sprecare

rossella-zona-30Nel Piano della Mobilità Ciclabile, presentato dalla Giunta al Consiglio comunale il 15 gennaio, sono indicati alcuni interventi per ridurre l’eccesso di spostamenti in auto (oggi il 75% sul totale) che provoca un elevato inquinamento, una scarsa qualità urbana e una grave pericolosità delle strade.

La realizzazione di zone a moderazione del traffico (limite di velocità a 30 km/h) è la misura più efficace per ridare sicurezza e vivibilità ai quartieri residenziali, rendendoli accessibili a tutti gli utenti della strada.

Il Comune propone nel Piano un timidissimo incremento delle zone a 30 km/h, dal 9% all’11,7% del totale delle strade cittadine. Purtroppo non vengono previsti interventi nei quartieri più densamente popolati della città, come San Faustino, Buon Pastore, Morane e Musicisti, che hanno una ricca dotazione di servizi e di attività commerciali e una forte presenza di pedoni e di ciclisti, e che presentano un elevato numero di incidenti.

Per ridurre incidenti e inquinamento, occorrerebbe estendere le zone a 30 km/h in tutti i quartieri residenziali. Tuttavia, non è sufficiente installare i segnali di limitazione di velocità: occorre contemporaneamente introdurre la precedenza a destra, allargare i marciapiedi e realizzare spazi di sosta e socialità, riorganizzare i parcheggi, controllare la velocità dei veicoli e monitorare i risultati. Infine, è necessario garantire il finanziamento degli interventi previsti che, in caso contrario, resterebbero vuota dichiarazione d’intenti, mancando l’obiettivo di rendere la nostra città più vivibile e sicura.

Tavolo comunale della Mobilità: il Coordinamento Associazioni Mobilità Nuova sospende la propria partecipazione

Logo del Coordinamento

Logo del Coordinamento

Alla c.a. degli Assessori
Giacobazzi Gabriele
Guerzoni Giulio

E p.c. Sindaco di Modena
Muzzarelli Giancarlo

Con la presente le Associazioni del Coordinamento per una Mobilità Nuova desiderano informare della loro decisione di sospendere la propria partecipazione al Tavolo di Consultazione per la Mobilità Urbana.

La presentazione del Piano Ciclabili avvenuto senza che questi sia stato discusso al Tavolo di Consultazione, risulta a noi infatti incompatibile con l’idea di confronto che le associazioni ritengono essere tra i principi fondamentali di un qualsiasi Tavolo.

Cordiali saluti

Modena, 2 febbraio 2015

Il Coordinamento delle Associazioni per la Mobilità Nuova di Modena

 

Lettera Inviata agli assessori Giacobazzi e Guerzoni

Piano della Mobilità Ciclabile: per la Fiab è troppo timido, di scarsa efficacia e senza coperture finanziarie

un piano per la mobilità a modena?

un piano per la mobilità a modena?

Il Piano della Mobilità Ciclabile presentato dalla Giunta al Consiglio comunale giovedì 15 gennaio rappresenta il primo tentativo di affrontare con una visione d’insieme la circolazione e la sicurezza dei ciclisti in città. Il problema chiave è noto: l’eccesso di spostamenti in auto (oltre il 75% sul totale) determina un elevato inquinamento, una scarsa qualità urbana e una grave pericolosità delle strade, particolarmente per ciclisti e pedoni.

Le indicazioni del sindaco, Giancarlo Muzzarelli, circa le finalità del Piano centrano la questione più spinosa: “L’obiettivo è quello di ridurre la quota di spostamenti con l’automobile privata… Compito di una Amministrazione è garantire la massima sicurezza a chi sceglie forme di mobilità dolce, sicurezza degli attraversamenti delle piste ciclopedonali e delle strade a utilizzo promiscuo”.

Come non condividere questi chiarissimi e impegnativi intenti?

La Fiab si è posta una domanda molto semplice: le soluzioni prospettate dal Piano consentiranno di promuovere la mobilità sostenibile e rendere la città meno inquinata e più sicura e fruibile per tutti?

La lettura degli elaborati delude le attese e ne evidenzia i limiti: non vi sono dati e analisi sulle esigenze di mobilità in generale e ciclistica in particolare, mancano gli obiettivi specifici da raggiungere, manca la programmazione temporale degli interventi, mancano soprattutto gli indicatori di risultato per monitorare la sua attuazione.

Colpisce in particolare l’inadeguatezza degli interventi rispetto alle criticità individuate.

Un esempio: mentre sono annunciati numerosi interventi in vari punti della città, vengono tralasciate inspiegabilmente le strade più trafficate e pericolose: Via Emilia Ovest (dalla Bruciata alla Madonnina), Viale Corassori (nell’ultimo tratto verso via Giardini), Via Morane, Via Vignolese, il tratto centrale di Via Nonantolana, Viale Gramsci Via Canaletto. Nessuna traccia infine del completamento dell’asse Amendola, Via Don Minzoni e Gobetti.

Il pur importante intento di diffondere le zone a moderazione della velocità (zone a 30 km/h) non comprende le aree più densamente popolate della città (San Faustino, Buon Pastore – Morane, Musicisti), caratterizzate da una forte presenza di servizi e attività commerciali, da una rilevante utenza a piedi e in bicicletta e da un elevato numero di incidenti

Nel Piano non sono previsti interventi per la sicurezza delle biciclette e i servizi per i ciclisti (depositi protetti, parcheggi bici moderni, targatura, generalizzata…), e quelli indispensabili per tutelare ciclisti e pedoni negli attraversamenti stradali.

Nessuno chiarisce come saranno reperiti i finanziamenti per il Piano. L’unica certezza infatti riguarda le (contestate) ciclabili di Via Giardini e di Via Emilia est, già finanziate. Sul resto nessun impegno è stato assunto dagli Amministratori. In assenza di queste indicazioni, però, il Piano si svilisce nell’ ennesimo libro dei sogni, di cui non si avvertiva la necessità.

Diversamente da quanto dichiarato dal Sindaco, le misure prospettate, anche se attuate, difficilmente consentiranno di riequilibrare il rapporto tra pedonalità, ciclabilità, trasporto pubblico e motorizzazione privata, come da anni viene richiesto e come si sta facendo in tutta d’Europa (v. Libro Bianco dei Trasporti).

A tal fine occorrerebbero misure ben più incisive e generalizzate: ciclabili nelle strade più trafficate dirette al centro, continuità e diritto di precedenza delle piste, servizi per le bici e lotta senza quartiere ai furti. E poi occorrerebbe riorganizzare la mobilità autoveicolare in coerenza con l’obiettivo della sostenibilità ambientale, la sicurezza e la fruibilità della città per tutti e, infine, rilanciare il trasporto pubblico.

Il Piano appare timidissimo rispetto agli obiettivi dichiarati, al punto da risultare inefficace nel modificare il modello di mobilità vigente, ancora decisamente autocentrico.

La Fiab è consapevole che riorganizzare la mobilità per aumentare la percentuale dei mezzi ecologici è impresa difficile, che richiede tempo e consenso sociale. E per questo assicura la propria disponibilità a collaborare con il Comune per definire meglio i problemi da affrontare e i programmi che il Piano presentato non ha sufficientemente proposto.

Fiab Modena
(Mercoledì 21 gennaio 2015)

In allegato il parere completo sul piano della mobilità

La guerra di Sara

treno più bici, accoppiata felice

treno più bici, accoppiata felice

In un paese ideale, le istituzioni pubbliche si sforzano di proteggere l’ambiente e la salute dei cittadini come requisito irrinunciabile di civiltà: i comportamenti coerenti con questi obiettivi verrebbero premiati e sostenuti in ogni modo mentre quelli di segno opposti verrebbero penalizzati, in nome del bene comune.

In un paese reale, accade che chi vuole circolare con la formula ecologica del treno più bici sia ostacolato in tutti i modi dalle decisioni penalizzanti dei gestori dei servizi ferroviari nazionali e regionali: i vagoni per ospitare le bici in pochi anni si sono dimezzati (oggi sono il 45%) e i costi a carico dei pendolari si sono moltiplicano per cinque.

Sara è una manager bolognese che lavora a Imola e ha deciso di spostarsi quotidianamente con il treno più bici. Dal 2015, grazie all’indifferenza della Regione e all’ottusità di Trenitalia, per lo stesso servizio precedente dovrà sostenere una spesa maggiorata di circa 700 euro l’anno. Si capisce bene allora perché Sara abbia dissotterrato l’ascia di guerra e lanciato un grido di battaglia raccolto dal popolo del web: il suo appello a favore del trasporto treno più bici ha già ricevuto il sostegno di oltre 50mila adesioni e di alcuni consiglieri regionali e comunali.

E mentre sul tratto Bologna-Imola scorre un fiume di auto che avvelenano l’aria, senza che nessuno se ne allarmi, sul tratto ferroviario fra le due città Sara deve scendere in guerra per difendere un elementare diritto a non inquinare. Rendiamocene conto: qui c’è qualcosa che non va!

Giuseppe Marano
www.modenainbici.it

Spendi! (Vendi!) e Spandi!: l’età d’oro della sicurezza

Atelier Spendi! (Vendi!) e Spandi!: l'età d'oro della sicurezza

Atelier Spendi! (Vendi!) e Spandi!: l’età d’oro della sicurezza

In occasione dell’avvio di Carissimi Padri… siamo alla ricerca di 100 attori non professionisti, di ogni età e anche senza nessuna esperienza teatrale, che abbiano voglia di recitare insieme agli attori e al regista del progetto!

L’atelier di apertura Spendi! (Vendi!) eSpandi!: l’età d’oro della sicurezza che si terrà venerdì 23 gennaio presso il Dipartimento di Economia Marco Biagi, Viale Berengario 51 – Modena.

Per tutti coloro che avessero voglia di partecipare attivamente, le iscrizioni sono aperte!

Le prove dell’atelier si terranno il fine settimana precedente sempre presso il Dipartimento di Economia nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 gennaio

In occasione dell’Atelier Spendi! (Vendi!) e Spandi!: l’età d’oro della sicurezza, l’evento di apertura di Carissimi Padri. almanacchi della “Grande Pace” (1900-1915), nuovo progetto di ERT Fondazione che si snoderà nel corso del 2015 e vedrà, guidati dal regista Claudio Longhi, gli attori Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Olimpia Greco, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia e Simone Tangolo indagare sulle cause che cento anni fa portarono allo scoppio della Grande Guerra, siamo alla ricerca di 100 attori non professionisti, di ogni età e anche senza nessuna esperienza teatrale, che abbiano voglia di recitare insieme agli attori e al regista del progetto!

Le iscrizioni sono aperte fino al 13 gennaio, vi invitiamo dunque ad iscrivervi!

Calendario:

Prove
sabato 17 gennaio – dalle 14.30 alle 20.30
domenica 18 gennaio – dalle 11.00 alle 17.00
Atelier
venerdì 23 gennaio

Dove: Dipartimento di Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia
Marco Biagi Viale Berengario 51, Modena

Per info e iscrizioni comunica i tuoi dati all’indirizzo mail carissimipadri@emiliaromagnateatro.com

Per maggiori informazioni

Diletta Venturelli
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Tel: 059.2136031
Mail: d.venturelli@emiliaromagnateatro.com
Fax: 059.2138252

 

Carissimi Padri: almanacchi della “Grande Pace” (1900-1915), è il nuovo interessante progetto di ERT Fondazione. Come FIAB Modena stiamo collaborando con ERT ed abbiamo inserito nel nostro programma di quest’anno 2 gite cittadine in bicicletta dedicate al tema della scoperta in città dei luoghi e testimonianze legate alla bella epoque e alla I Guerra Mondiale.

La fornace mangiasoldi del Novi Park

ingresso novi park

ingresso novi park

La tariffazione della sosta veicolare, come pure le sanzioni per le infrazioni alle norme del Codice della Strada, sono state concepite in origine come fattori di governo della mobilità, sia per il corretto utilizzo dello spazio pubblico che per la sicurezza della circolazione: le strade e le piazze non sono private e vanno rispettate e rese accessibili a tutti.

Tuttavia, nel corso del tempo, queste due importanti misure hanno cambiato notevolmente di significato: si sono trasformate in modalità di drenaggio di risorse finanziarie da parte degli enti locali per rimpolpare bilanci sempre più anemici e incerti.

Modena non sfugge a questa prassi ormai consolidata, ma non per questo più giustificata, in coerenza con la politica autocentrica dell’ultimo decennio. Ne sono un esempio lampante i prossimi incrementi (significativi) del miniticket per la sosta in ztl e delle tariffe per la sosta in alcune aree limitrofe alla ztl, di imminente esecuzione.

Questi interventi, unitamente alla trasformazione di Corso Cavour in corridoio agevolato fra centro e ingresso del Novi Park, rivelano la vera natura dell’operazione: trasferire risorse aggiuntive dalle tasche dei cittadini a quelle della società (privata) che gestisce il parcheggio, ancora in affanno per il mancato decollo della propria creatura (740 accessi auto al giorno sui 1.720 posti potenziali, con basso tasso di copertura oraria).

Proiettate nei 42 anni della concessione prevista dal contratto Comune-Gestore, queste manovre assicureranno alle casse del soggetto privato ben oltre gli 80 milioni di euro inizialmente previsti. Risorse preziose gettate in una voragine senza fondo, che avrebbero potuto essere destinate ad altri scopi, come promuovere la mobilità sostenibile o a iniziative di valore sociale e culturale.

Giuseppe Marano
www.modenainbici.it

Sono aperte le iscrizioni al corso di ciclomeccanica e cicloturismo

alcune regolazioni sulla bici

alcune regolazioni sulla bici

Sono aperte le iscrizioni al CORSO DI CICLOMECCANICA E CICLOTURISMO

Il corso è a numero chiuso, con iscrizione obbligatoria, per garantire la necessaria assistenza a tutti i partecipanti.

E’ necessario che ognuno porti la propria bicicletta per prendervi confidenza e acquisire una buona manualità.

Il corso è riservato ai soci e si svolge in via Zannini 1B a Modena (di fronte alla caserma dell’Ottavo Campale) nei lunedì 9, 16 e 23 di febbraio.

Il costo è di 10 € per il rimborso delle spese.

Per info e iscrizioni tel Giorgio 3662674669