Ciclo consigli sotto l’albero

rossella-natale-alberelliCiclo consigli sotto l’albero

Qualche giorno fa il lettore N. M. scriveva: «È necessario adeguare la viabilità con muove opere, e bisogna farlo immediatamente». In occasione del preannunciato incremento delle tariffe della sosta, la lavoratrice del centro storico C. M. si lamentava: «Invece di agevolarci, ci mettono ancora più in ginocchio e, con uno stipendio di 700 euro, sarò costretta a parcheggiare a chilometri di distanza pur di non pagare: come si fa a lavorare così?». Un altro lettore, G. C. M., ha espresso considerazioni critiche sulla ciclabile di Via Giardini: «Quindi: pagheremo più parcheggi, respireremo più smog, pedaleremo in una ciclabile secondo me non sicura». In Via Giardini ARPA ha rilevato 13 sforamenti ai limiti di PM10 negli ultimi 14 giorni, 53 totali nel 2015. Gli amministratori comunali di Modena si sono mobilitati per incrementare le autostrade che già solcano numerose il territorio, sostituire i treni provinciali con bus e realizzare faraonici parcheggi a ridosso del centro storico.

Di fronte a quest’ansia autocentrica, destinata ad aumentare l’inquinamento e a dequalificare la città, la FIAB propone modesti consigli per promuovere l’uso della bici, una valida alternativa alle auto: 1) Scegliete il tipo di bicicletta più adatta ai vostri bisogni 2) Spendete il necessario per proteggere la bici con targa e antifurto 3) Se potete, cercate alternative alle strade insicure 4) Se usate i marciapiedi, rispettate almeno i pedoni 5) Pedalate a distanza di sicurezza dalle auto posteggiate, usate le luci di notte 6) Tenete la bici sempre in ordine e manutenetela regolarmente 7) Pedalate in gruppo per stare al sicuro, fare meno fatica e arrivare prima.

Buone feste e buona pedalata!

Giuseppe Marano
www.modenainbici.it

Dalla parte di chi #pedalaognigiorno

dalla parte di chi #pedalaognigiorno

dalla parte di chi #pedalaognigiorno

Dalla parte di chi #pedalaognigiorno
Giorgio Castelli

Questo è il titolo della campagna per il tesseramento FIAB del 2016 e sottolinea l’impegno corale dell’associazione per la tutela dei diritti e della sicurezza di chi va in bicicletta.

È un impegno ormai trentennale che cerca di tutelare e promuovere l’uso delle due ruote in un progetto di riqualificazione degli spazi pubblici urbani ed extraurbani, per una mobilità davvero sostenibile.

Ci rivolgiamo a chi usa la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano per scelta responsabile o anche solo come strumento della propria passione.

FIAB Modena ha cercato di declinare questi contenuti nelle numerose e crescenti iniziative che trovate nel nostro ricco calendario del 2016. Sarà un anno veramente impegnativo per tutti noi e contiamo sul contributo di tutti i soci per riuscire con uno sforzo corale, a renderlo concreto ed efficace.

Seguendo la nostra pluriennale tradizione, le attività programmate cercano di diffondere comportamenti responsabili nell’ambiente e nello spazio pubblico e prevedono la collaborazione con le scuole, con altre associazioni e con i numerosi istituti culturali della nostra Provincia.

Lo sforzo continuo di costruire un rapporto con le altre agenzie culturali ed associative mira ad unire le forze e le risorse disponibili per le finalità della nostra organizzazione e contemporaneamente arricchisce la nostra associazione di nuove idee e di nuovi punti di vista.

Con lo stesso spirito organizziamo le nostre gite e i nostri viaggi, che mettono al primo posto la ricerca di un rapporto attivo col territorio visitato e con la storia dei suoi abitanti. Il viaggio può così diventare una ricca esperienza personale e associativa, che ci apre la mente e ci avvicina alla comprensione della varietà culturale umana.

Per noi infatti praticare una ‘mobilità nuova’ significa promuovere uno stile di vita che rende le nostre città più belle e più sicure, riduce le sofferenze dei cittadini per il traffico e l’inquinamento e agevola la conoscenza e la relazione tra persone di territori e culture diverse, costruendo un ambiente più sano, più sereno e più civile.

Archivio InfoBici

ANNO 2019

infobici 48 - marzo 2019

infobici 48 – marzo 2019

ANNO 2018

infobici 47 - settembre 2018

infobici 47 – settembre 2018

ANNO 2017

infobici 45 - aprile 2017

infobici 45 – aprile 2017

infobici 46 - settembre 2017

infobici 46 – settembre 2017

ANNO 2016

infobici 43 - gennaio 2016

infobici 43 – gennaio 2016

infobici 44 - settembre 2016

infobici 44 – settembre 2016

ANNO 2015

infobici 42 - novembre 2015

infobici 42 – novembre 2015

infobici 41 - luglio 2015

infobici 41 – luglio 2015

infobici 40 - aprile 2015

infobici 40 – aprile 2015

infobici 39 - gennaio 2015

infobici 39 – gennaio 2015

ANNO 2014

infobici n.38

Infobici n.38 – ottobre 2014

infobici n.37

Infobici n.37 – luglio 2014

infobici n.36

Infobici n.36 – aprile 2014

infobici n.35

Infobici n.35 – gennaio 2014

ANNO 2013

Infobici n.34

Infobici n.34 – ottobre 2013

Infobici n.33

Infobici n.33 – luglio 2013

Infobici n.32

Infobici n.32 – aprile 2013

Infobici n.31

Infobici n.31 – gennaio 2013

ANNO 2012

Infobici n.30

Infobici n.30 – ottobre 2012

Infobici n.29

Infobici n.29 – luglio 2012

Infobici n.28

Infobici n.28 – aprile 2012

Infobici n.27

Infobici n.27 – gennaio 2012

ANNO 2011

Infobici 26 - mese anno

Infobici 26
ottobre 2011

Infobici 25 - luglio 2011

Infobici 25
luglio 2011

Infobici 24 - aprile 2011

Infobici 24
aprile 2011

infobici 23 - marzo 2011

Infobici 23
marzo 2011

Infobici 22 - gennaio 2011

Infobici 22
gennaio 2011

ANNO 2010

infobici21

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ottobre 2010

infobici20

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luglio 2010

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aprile 2010

infobici18

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gennaio 2010

ANNO 2009

Infobici 17 mese anno

Infobici 17
ottobre 2009

Infobici 16 mese anno

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luglio 2009

Infobici 15 mese anno

Infobici 15
aprile 2009

Infobici 14 mese anno

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marzo 2009

Infobici 13 mese anno

Infobici 13
gennaio 2009

ANNO 2008

Infobici 12

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ottobre 2008

Infobici 11

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luglio 2008

Infobici 10

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aprile 2008

Infobici 09

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gennaio 2008

ANNO 2007

Infobici 8

Infobici 8
settembre 2007

Infobici 7

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luglio 2007

Infobici 6

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aprile 2007

Infobici 5

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gennaio 2007

ANNO 2006

Infobici 4

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ottobre 2006

Infobici 3

Infobici 3
luglio 2006

Infobici 2

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aprile 2006

Infobici 1

Infobici 1
gennaio 2006

ANNO 2005

Infobici 0

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ottobre 2005

Se il clima non mobilita Modena…

città inquinata

città inquinata

Le conclusioni della recente Conferenza sul clima tenuto dall’ONU a Parigi hanno dato una chance alle nazioni impegnando gli stati a contenere l’incremento della temperatura a meno di 2 gradi nei prossimi decenni. Molti osservatori, tuttavia, hanno evidenziato l’assenza di vincoli e quantificazioni per ogni area del pianeta, determinando una notevole incertezza sull’efficacia delle deliberazioni assunte da quasi 200 rappresentanti mondiali.

Che interesse rivestono le decisioni parigine per la vita quotidiana dei cittadini? Sul tema la città di Modena sembra completamente assente, distratta e disinteressata. E invece il tema riguarda proprio noi persone normali, che viviamo, lavoriamo e passiamo il tempo nella città. Saremo noi a pagare il conto dell’inquinamento ambientale prodotto in misura rilevante dalle automobili.

Secondo il Rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), l’Italia ha registrato nel 2012 un record di decessi “prematuri” (84.400 persone), su un totale di 491mila nell’intera Unione europea. Le città padane sono quelle più inquinate del paese. I tre inquinanti più devastanti, le micro polveri sottili (Pm2.5), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono, sono generati dalla circolazione autoveicolare. In questa situazione, non esiste una politica a livello cittadino per la limitazione dell’inquinamento (stentano anche a livello regionale e nazionale…): disinteresse e calcoli politici di brevissimo periodo hanno impedito l’attuazione di misure serie di contrasto alle emissioni atmosferiche. Sarebbe ora che noi cittadini ci svegliassimo dal torpore sull’argomento e chiedessimo conto ai nostri amministratori di quanto non fatto per la nostra salute. I due gradi di cui s’è parlato a Parigi riguardano proprio noi.

Giuseppe Marano
www.modenainbici.it

Convenzioni per Soci FIAB Modena

Le convenzioni per tutti gli associati a FIAB Modena permettono sconti su prodotti e servizi in questi punti vendita:

e-bike Travel: Vendita e Noleggio eBike



Il negozio “e-bike Travel” è specializzato nella vendita e nel noleggio di biciclette elettriche a pedalata assistita. L’attività, inaugurata nel 2018, nasce con la volontà di offrire una mobilità cittadina alternativa, che tenga conto dei livelli ormai insostenibili di inquinamento, e la voglia di rendere possibile, anche a chi non è sportivo, il viaggio in bicicletta, con tutta la magia e l’emozione che esso può regalare.
La convenzione è per i soci FIAB, che potranno godere dei seguenti sconti:
SCONTO €. 100,00 per l’acquisto di una CITY BIKE
SCONTO €. 150,00 per l’acquisto di una MOUNTAIN BIKE
SCONTO 10% per l’acquisto di ACCESSORI e ABBIGLIAMENTO
SCONTO 10% per il NOLEGGIO di e-bike
Contatti:
e-bike Travel
Viale Amendola, 548, 41125 Modena

Lun-Sab: 9:00-12:30 15:00-19:30
Chiuso Giovedì pomeriggio

EMAIL info@ebiketravel.it
TELEFONO 059 7140432

 

 

eGOeBIKE: Noleggio eBike


ego ebike
Per tutti i tesserati Fiab c’è una novità: sconti del 12% per il noleggio di eBike, biciclette a pedalata assistita, biciclette tradizionali di eGO eBIKE e per tutti gli altri servizi offerti. EgoEbike sono tra i primi in Italia nel credere alla bici a pedalata assistita come mezzo che permette a tutti di viaggiare in modo salutare e sostenibile.

Contatti:
eGO eBIKE
Email info@egoebike.com
sitoweb http://www.egoebike.com
Telefono +393483961274

 

Cicli Center Modena: sconto su tutta la merce


logo_ciclicentermodena

Per tutti i tesserati Fiab c’è una novità: sconti del 10% presso il negozio sportivo Cicli Center Modena di Bonacorsi Carlo su tutta la merce. Cicli Center Modena Di Bonacorsi Carlo si occupa di assistenza, riparazione e vendita al dettaglio di biciclette (da corsa, mountain bike, city, fixed, elettriche e da bambino) e accessori per il ciclismo.

Contatti
email ciclicentermodena@libero.it
Sitoweb http://www.ciclicentermodena.it/
telefono 335 6631010 – 346 3152537

 

 

Einaudi Modena: sconto sul libri


logo_einaudiTutti i libri che vorresti al Punto Einaudi Modena al 15% di sconto con la tessera Fiab Modena – per il mese di Dicembre 2015. In ogni Punto Einaudi potete trovare tutti i volumi che cercate tra i cataloghi Einaudi, Electa, Meridiani Mondadori, Mondadori Arte, Fondazione Valla, Illustrati Mondadori, Edizioni EL, Emme, Einaudi Ragazzi.

Punto Einaudi Modena – Piazza Mazzini 30 – Modena
tel. 059-211686
e-mail einaudi.modena@gmail.com

E’ definitivo il calendario delle attività FIAB Modena per il 2016

Ieri sera alla festa di Auguri di fine anno, abbiamo presentato ai numerosi soci il calendario delle attività FIAB Modena per il 2016.

Abbiamo escursioni per tutti i gusti e difficoltà e tante, tante attività con altre associazioni e con le scuole.

Scaricate qui la vostra copia del calendario e del pieghevole delle escursioni

calendario attività 2016

calendario attività 2016

pieghevole attività 2016

pieghevole attività 2016

 

A proposito di cordoli

i parcheggi attuali in via giardini - zona gallo

i parcheggi attuali in via giardini – zona gallo

Commercianti, cordoli e soluzioni coraggiose

Proseguono al rallentatore i lavori per la realizzazione della contestata ciclabile-spezzatino di Via Giardini e, con rassicurante regolarità, arrivano le critiche dei commercianti. Quando le leggiamo, di primo acchito ci prende lo sconforto. Ma poi, ragionando bene, dobbiamo riconoscere che contengono qualche ragione: chi ha seguito la presentazione dell’opera ricorda bene che -appena illustrato il percorso- i politici hanno subito evidenziato che non si sarebbero persi che pochi posti auto e che non sarebbe stata rallentata la scorrevolezza dell’asse viario. Tradotto: facciamo quest’opera solo perché c’è qualche soldo dalla Regione, perché teniamo buone le associazioni ambientaliste… ma voi non avete nulla da temere, tutto rimarrà come prima.

E allora sono giuste le proteste di oggi se si scopre un cordolo di troppo, una sezione stradale ristretta di mezzo metro, tutto per “3 bici che potevano passare tranquillamente da Via Luosi”.

Quando si affronta un problema di convivenza fra soggetti diversi nello spazio pubblico, la costruzione di una semplice (e malfatta) ciclabile non può non suscitare giuste critiche dell’una e dell’altra parte. Come avevano chiesto le associazioni ambientali, fra cui la Fiab, il progetto doveva prevedere una profonda trasformazione dell’area con l’obiettivo di togliere la gran parte di spazio oggi monopolizzato dalle auto per restituirlo finalmente alle persone. L’obiettivo sarebbe stato chiaro per tutti e non sarebbero sorte le discussioni sui cordoli.

Questa è politica: scelte chiare e coraggiose per affrontare alla radice i problemi. Chi penserebbe, oggi, finita la riqualificazione di Piazza Roma, di lasciare qualche decina di parcheggi auto?! Impensabile… o no?

Ermes Spadoni

Mobilità sostenibile: basterebbe copiare

tecnici progettisti ed associazioni

tecnici progettisti ed associazioni

Un documentario televisivo recentemente ha descritto l’insieme delle opere e dei servizi che hanno consentito la crescita e lo sviluppo della motorizzazione privata nel secolo scorso. Uno sforzo economico ed organizzativo gigantesco ha portato alla progettazione e la realizzazione di nuove infrastrutture stradali, sfruttando l’esperienza di asfaltare le strade bianche già sviluppata per facilitare la circolazione delle biciclette. Poi sono venute le altre innovazioni: incroci, codici della strada, segnaletica, servizi per la manutenzione, la custodia e il parcheggio dei veicoli… Con la moltiplicazione degli incidenti stradali sono apparsi i carri attrezzi, le ambulanze e le assicurazioni; alla diffusione dei furti, si è risposto con antifurti e garage.

Tutto ciò ha permesso l’esplosione della motorizzazione con le relative conseguenze. Con l’inquinamento e gli incidenti stradali il pendolo ha preso a oscillare in direzione opposta: obbligo di dotare le abitazioni di autorimesse e parcheggi, limitazioni al traffico e alla sosta, parcheggi a pagamento, giornate senz’auto per contrastare l’inquinamento ormai insopportabile…

Chi ci amministra dichiara di voler promuovere l’uso della bicicletta, anche attraverso la realizzazione di piste ciclabili. Dimentica però che è necessaria una vera politica della mobilità ciclabile che, come per la motorizzazione in passato, garantisca percorsi diretti e veloci, sicurezza stradale, sicurezza dai furti, parcheggi nei centri amministrativi e commerciali e nelle abitazioni e, soprattutto auto meno veloci in città.

In questo dovrebbero essere avvantaggiati: infatti, diversamente dagli amministratori del secolo scorso, non dovrebbero inventare nulla di nuovo, ma solo copiare.

Giorgio Castelli
www.modenainbici.it

Bici e agrumi contro la ‘Ndrangheta

sos rosarno

sos rosarno

Cosa succede se la Fiab di Modena organizza (2013) una ciclo escursione nella Piana di Gioia Tauro, tre anni dopo la rivolta degli immigrati di Rosarno del 2010? Avviene che si stabilisce un rapporto di amicizia con i giovani agricoltori di S.O.S. Rosarno e che i loro agrumi biologici arrivano a Modena ad un neo costituito G.A.S. (gruppo acquisto solidale), con soddisfazione generale.

La risposta dei modenesi è stata notevole: si tratta di 200 cassette per 50 destinatari che consegnano un messaggio straordinario di bontà e civiltà: clementine, arance, pompelmi, limoni e bergamotti portano sotto la Ghirlandina i sapori autentici delle zone tipiche delle produzioni di alta qualità, ma non solo. I giovani di S.O.S. Rosarno (www.sosrosarno.org) offrono una giusta retribuzione ai lavoratori assunti regolarmente per le attività agricole, rompendo la tendenza generalizzata allo sfruttamento brutale praticato dagli altri coltivatori (5 euro al giorno).

La bicicletta porta lontano, ed è in grado di lanciare un ponte di solidarietà verso chi vive in un territorio stupendo, devastato però dalla presenza della ‘Ndrangheta che intimidisce e spazza via ogni forma di resistenza civile. La determinazione dei giovani di Rosarno costituisce un esempio concreto che può alimentare un’economia sana capace di attecchire dove meno te lo aspetti, in un contesto totalmente sfavorevole, alimentando la speranza nel cambiamento politico e sociale che tutti auspichiamo. Combattiamo la medesima battaglia: a Modena, e in Emilia, siamo alle prese con la presenza mafiosa che un tempo credevamo lontana e di scarso interesse, la stessa che spadroneggia in tutta la Calabria.

Ma da due anni i giovani di Rosarno sono meno soli e sanno che la loro pratica di legalità e rispetto dell’ambiente trova sostenitori convinti a Modena, e non solo.

Giuseppe Marano
www.modenainbici.it

La (tardiva) conversione dell’ex assessore

centro di modena in bici

centro di modena in bici

L’ex assessore alla mobilità Daniele Sitta, nel parlare dei 10 luoghi più belli di Modena, ha dichiarato:

“Le periferie (…) di Modena sono gradevoli e anche ben costruite (…), ma c’è poca densificazione, pochi abitanti per ettaro. In questo modo non si trasformano in pezzi veri e propri di città, non si possono insediare artigiani e piccolo commercio”

“Nel disegnare la città del futuro occorre pensare a luoghi dove si sta bene, ma dove la vita deve essere facile per piccoli negozi e uso della bici o del trasporto pubblico, altrimenti le persone prenderanno l’auto e andranno al centro commerciale”.

Come non condividere con quest’idea della città futura?

Peccato che questi ragionevoli propositi siano espressi da un assessore che per ben 9 anni ha sostenuto solo la mobilità autoveicolare e ha sottratto 42 anni di risorse alla mobilità sostenibile per realizzare il Novi Park, un’opera che non ha contribuito a rendere la vita più facile ai negozi di quartiere, ai ciclisti e al trasporto pubblico.

Nei suoi 9 anni di amministrazione non ha realizzato le ciclabili di accesso al centro urbano, né facilitato il transito delle bici sui percorsi esistenti o migliorato gli attraversamenti, non ha ridotto le velocità sulle strade, non ha agevolato il trasporto pubblico né migliorato la vita ai pedoni.

Nei suoi 9 anni di gestione non ha neppure sfruttato le occasioni per collegare i quartieri a nord della ferrovia al centro. La mobilità motorizzata privata è restata inchiodata al 79% degli spostamenti.

Purtroppo anche il suo successore non sta facendo di meglio, ma speriamo che la sua conversione sia più rapida e tempestiva.

Giorgio Castelli
www.modenainbici.it