Segnali di fumo in tema di vita urbana (1)

Traffico in Via Giardini

Traffico in Via Giardini

Da alcuni anni molte città americane ed europee investono ingenti risorse nella riorganizzazione dello spazio pubblico per ridurre l’inquinamento e migliorare la vita dei cittadini: mentre liberano strade e piazze dalle auto, estendono nei quartieri residenziali le aree a moderazione di traffico. Gli abitanti rispondono riappropriandosi degli spazi e svolgendovi attività sociali.

Ma si colgono anche altri ‘segnali di fumo’ in tema di vita urbana: la diffusione delle attività sportive percepite come sinonimo di ‘star bene’, l’associazione delle immagini di podisti e biciclette a prodotti/servizi di largo consumo (viaggi, strumenti tecnologici e perfino automobili) nelle campagne pubblicitarie. E poi lo sviluppo del cicloturismo, la richiesta di molte scuole di corsi per insegnare ai ragazzi l’uso e la manutenzione della bicicletta…

Nonostante a Modena si sia registrato nell’ultimo biennio un calo dei ciclisti, si notano molti più giovani che circolano con biciclette nuove fiammanti e, in generale, tantissime persone che usano la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano.

Dunque tutto bene?

Quasi tutto, perché la riconquista dello spazio stradale da parte di pedoni e ciclisti suscita anche reazioni miopi ed egoistiche. Ne è un esempio l’alleanza improbabile emersa spesso tra sostenitori dell’illimitata circolazione degli autoveicoli in città e commercianti che ritengono l’accessibilità in auto alla loro attività come fattore di successo indiscutibile. E questo nonostante infinite esperienze nazionali e internazionali di segno opposto e il confronto fra il costo dei negozi in centro e nel resto della città dimostrino il contrario.

Giorgio Castelli
(presidente Fiab Modena)
www.modenainbici.it

(1-segue)

Raduno di bici elettriche in collina

La pericolosità degli inquinanti emessi nell’ambiente dagli autoveicoli tradizionali espone la salute a gravi rischi, come evidenziato dalle istituzioni sanitarie nazionali e internazionali. Non ci sono alternative: per bonificare gli spazi urbani è necessario ridurre l’uso dei mezzi tradizionali. Molte speranze si focalizzano sui veicoli elettrici.

Il Comune di Modena ha incentivato l’acquisto e l’utilizzo dei veicoli elettrici con contributi economici e agevolazioni per la loro circolazione e sosta. Il risultato è stato notevole: oggi in strada circolano circa 5.000 veicoli elettrici.

Non è quindi sorprendente che il 19 giugno a Castelvetro (MO) si tenga CastELbike, un raduno di bici a pedalata assistita, una mostra mercato di veicoli elettrici, una cicloescursione e un laboratorio sulla sostenibilità per bambini.

Il mercato è in fermento. La notizia più interessante è che scende in campo anche la Piaggio con Wi-Bike, una bici elettrica dotata di cambio elettronico, telaio in alluminio, un potente motore e un interessante sistema antifurto con gps che funziona come chiave di autenticazione. Prodotta in Italia, sarà offerta a un prezzo dai 2.600 ai 3.500 euro. La scelta tecnica e di mercato operata dalla Piaggio è destinata nel tempo ad affermare prodotti tecnicamente più evoluti e a superare le pseudo bici-elettriche, che altro non sono che bici normali integrate da motore elettrico. Se le risposte del mercato saranno incoraggianti, potremmo assistere in futuro a un deciso calo dei prezzi, precondizione per il successo di massa dei nuovi veicoli ecologici.

Giuseppe Marano
www.modenainbici.it

Articolo sul giornale

Articolo sul giornale

Modena tra 2 fiumi

Domenica 29 maggio 2016 – Modena tra 2 fiumi

Debutto di fuoco (o meglio di acqua) di Lucia come capogita. Incerti fino all’ultimo se partire, approfittiamo di un momento asciutto per decidere che si va.

E invece, i 30 KM all’andata sono sotto un’acqua fitta e implacabile. A Solara (Lanterna di Diogene) veniamo rifocillati e dotati di phon
(tutto squisito, dall’ambiente al cibo); appare anche – per un’oretta – il sole e stendiamo i nostri vestiti e le nostre scarpe.

Poi si riparte e – dopo una mezz’oretta di luce, ancora acqua. Molte risate; luci spettacolari quando – ogni tanto – si affaccia il sole tra le nubi nere. Il paesaggio si può ben definire “lavato”.

Ad un avventore della locanda che ci ha chiesto: “Quando siete partiti da Modena”?. Silvio ha risposto: “Abbiamo aspettato che piovesse”.

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Un viaggio di maturità alternativo

Concluso un viaggio è già ora di ripartire per il prossimo! Anzi, in realtà, un viaggiatore sa che il viaggio è terminato nel momento stesso in cui ha pensato e deciso la data.
Una nova meta, una nuova traccia, che prima di disegnare su una mappa organizza nella mente. Il viaggiatore assapora i motivi e le ragioni per cui ripartire, che in realtà si riducono ad un’ unica motivazione: il viaggio è il miglior investimento che puoi fare per la tua vita! Una di quelle cose che nessuno ti può togliere. Viaggiare in bicicletta è, oltretutto, uno dei due, forse tre, modi migliori per viaggiare semplicemente perché la ”lentezza” del pedalare consente la microesplorazione del mondo che è la vera ricchezza del viaggio: partire da A arrivare a B e fare esperienza di tutto quello che c’è nel mezzo. Con questo spirito Federico ha già percorso la Modena-Abetone-Lucca-Massa Carrara!
Raccontare di viaggi è sempre complicato, si ha sempre il sospetto che la gente si accontenti della lettura e non ne faccia una reale esperienza. Naturalmente si è smentiti dai sempre più numerosi ciclisti che caricano borse, tenda, sacco a pelo e ogni genere di stranezze sulle bici e seguono la loro ispirazione.
Comincerà presto una nuova avventura. Tutto è pronto, o quasi, per il prossimo viaggio! A Luglio si riparte… destinazione Caponord: circa 45 giorni alla fine del mondo, dall’ Italia all’ Estonia per poi attraversare e risalire lungo la Finlandia fino a raggiungere la Norvegia lungo una galleria (250 m sotto il livello del mare) arriva a Honningsvåg per raggiungere NordKapp. Si pernotterà il più delle volte in tenda e qualvolta in campeggi per ricaricare il necessario!

CHI SONO:

Federico, ha 20 anni e la sua più grande passione è viaggiare. Afferma: “Adoro stare a contatto con la natura e fare tutto ciò che è legato ad essa, dal nuoto, che mi permette di cullarmi tra le onde del mare, al trekking e alla bicicletta che mi danno l’opportunità di immergermi nella natura. Credo che ognuno di noi abbia dei sogni nella vita e penso fortemente che questi vadano realizzati”. Per questo motivo ha deciso di armarsi di coraggio e di concretizzare un progetto, un viaggio in bici dall’ Emilia alla Norvegia in solitaria. “Mi piacerebbe conoscere nuove realtà, nuovi paesi, vedere il mondo da nuovi punti di vista, visitare città nuove, ecovillaggi, musei, mescolarmi fra la gente ed inseguire il mio sogno fra una pedalata e l’altra, unendo la passione per i viaggi alla possibilità di aiutare gli altri”.
Nata a Sassuolo (MO) nel 1996, è sempre stato da sempre interessato a tematiche ambientali e sociali di vario genere, gli piace viaggiare e conoscere culture nuove, è una persona sensibile ed attenta al benessere di chi gli sta accanto. Gli piace stare a contatto con la natura, cucinare, fotografare e apprezzo le cose semplici.
 Queste sue attitudini lo hanno portato a scegliere l’Istituto Tecnico Agrario con curriculum “gestione dell’ambiente e del territorio”.
Ha trascorso i primi 12 anni della mia vita, inserendosi in un contesto associativo “Agesci” e vivendo esperienze personali forti che hanno forgiato il suo carattere regalandogli un’esperienza unica ed indelebile. Nel 2013 ha percorso la route estiva, con il gruppo scout, pedalando lungo la tratta Passau-Vienna. “Scopri proprio lì la bellezza dello viaggiare in modo sostenibile e come cicloturista inizio già a pensare nuovi tour.”
Ama la vita, l’avventura, il senso di libertà ed il contatto con la natura; osserva sempre le cose dal lato positivo e coinvolgendo chi lo circonda. Ha svolto varie attività di volontariato, tra le quali un anno di servizio all’interno dell’associazione S.Gaetano, che ospita ragazzi e persone con handicap mentale, in cui vengono svolte attività di riabilitazione per mantenere le abilità acquisite e di socializzazione nel grande gruppo per mantenere le capacità relazionali

I MIEI VIAGGI:
Chi non viaggia vive solo una vita a metà. Questo è quello che penso da ormai 5 anni, da quando il viaggio è diventato il mio stile di vita, la concretizzazione del concetto di libertà. Il mio primo vero viaggio è stato un cicloviaggio. Avevo 18 anni e ricordo che i miei amici per il loro compleanno chiedevano ai loro genitori come regalo una festa di compleanno con i fiocchi in ristoranti super costosi. A me del cellulare super tecnologico, del ristorante di lusso, delle grandi marche non è mai importato nulla e non ho voluto una festa così. Il primo viaggio l’ho fatto quindi ecosostenibile con un mio amico e siamo state ospiti a casa dei genitori di un’ amica conosciuta in una vacanza studio.. Crescendo, il viaggio è diventato per me una costante ed infatti le mie partenze sono diventate sempre più numerose. Ho continuato a fare viaggi anche in Europa e il viaggio mi ha cambiato tanto. Ho avuto la possibilità di conoscere nuove culture, persone adorabili diverse da me che mi hanno arricchito tantissimo.
Cosí da qualche mese dentro di me si e’ scatenato un uragano di emozioni, una forte voglia di viaggiare che mi caratterizza da sempre, mi ha spinto ad unire due mie grandi passioni: la bici e i viaggi e mi sono detto: “perchè’ non partire in bici dall’ Emilia alla Norvegia da solo come viaggio di maturità?” Circa un mesetto fa ho scritto su un po’ di siti per trovare b&b disposti ad ospitarmi per un giorno durante questo viaggio in cambio di recensioni sulla mia pagina facebook, sono ancora alla ricerca di altre strutture che possano ospitarmi soprattutto all’estero.se c’e’ qualcuno disposto ad aiutarmi, si faccia avanti e si metta in contatto subito con me!
La cosa più bella dei viaggi è proprio tornare diversi, con la consapevolezza che c’è sempre però ancora qualcosa da scoprire.
I 4.400 km da Formigine a Capo Nord saranno percorsi in 45 giorni ad una media di 130 km al giorno per circa 8-9 ore di bici quotidiane, con qualche pausa negli uffici turistici.
Il percorso prevede dieci stati europei da attraversare, con il passaggio in prossimità di sette grandi capitali.
La data prescelta per la partenza è il 10 Luglio circa appena terminerà la prova orale con la luce del sole che sarà sempre più a lungo al mio fianco all’avvicinarsi alla meta.
Paesi attraversati: Italia, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Finlandia, Svezia, Norvegia.

PERCHE’ IN SOLITARIA?
Viaggiare da soli è importante perchè impari a risolvere problemi in un paese straniero e ci dà la consapevolezza che alla fine possiamo farcela anche da soli. Quando non si ha un compagno di viaggio, si deve comunicare necessariamente con la gente del posto, si viene a contatto maggiormente con le culture locali (mentre partendo con un amico quasi sicuramente si finisce per parlare italiano e isolarsi senza conoscere fino in fondo le tradizioni del paese che si è deciso di visitare). Gli amici alla fine, li ho sempre trovati nei paesi che decidevo di visitare e sono diventati in quel contesto, la mia famiglia.
Ciò che ho imparato da tutti questi viaggi è che non bisogna mai smettere di sognare, non bisogna mai fare in modo che gli altri decidano per noi. Bisogna vivere di sogni, vivere in base a ciò che davvero vogliamo fare noi, perchè come ha affermato Galeano “l’utopia è all’orizzonte, mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia? Serve proprio a questo: a camminare.

IL PROGETTO:
“E’ andando in bicicletta che impari meglio i contorni di un paese perchè devi sudare sulle colline e andare giù a ruota libera nelle discese. In questo modo te le ricordi come sono veramente, mentre in automobile ti restano impresse solo le colline più alte e non hai un ricordo tanto accurato in macchina come ce l’hai passandoci in bicicletta”.

Sono questi i suggestivi versi di E. Hemingway che hanno ispirato il viaggio.

La vista è uno dei sensi più importanti che abbiamo e a volte siamo così immersi nella routine quotidiana da dimenticare che la bellezza delle cose sta soprattutto nell’osservare nuovi paesaggi, viaggiare, guardare con occhi curiosi il mondo, stupirci anche scoprendo che a pochi km di distanza, ci sono già usanze diverse, nuove lingue, piatti tipici differenti. E’ questo ciò che amo dei viaggi, la scoperta. Spesso siamo così concentrati sul tempo che scorre, guardiamo costantemente l’orologio e dimentichiamo di vivere nel presente perchè siamo già in ansia per quello che verrà. “Tra vent’anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri”.

Un viaggio affascinante e molto duro, che ha richiesto una grande preparazione non solo fisica, ma anche mentale e psicologica, per avere la giusta forza d’animo nei momenti di fatica, affrontando con lucidità ogni inconveniente, compresi guasti meccanici e forature. Ma un viaggio è anche godere della libertà, come un motore che a benzina infinita spinge sui pedali: «Amo il senso di libertà di quel metro quadrato rappresentato dalla mia bici – confessa Federico – svuoto la mente. Quel senso di conquista e di avventura che la strada e la conoscenza di nuovi luoghi mi danno, sembrano annullare quasi la fatica nelle gambe».

Si può seguire il viaggio di Federico Fiorentini sulla pagina facebook “Fife on the raod_ from Modena to Nordkapp”, nella quale pubblicherà giorno dopo giorno le tappe e i bellissimi scorci del suo “andare” e molto altro. Rimane fondamentale sostenermi anche da casa e seguirmi virtualmente per vivere in seconda persona le avventure che dovrò attraversare.

 

COME SOSTENERMI

Per realizzare questo grande sogno, abbiamo bisogno anche di voi! Se credete nei valori che vogliamo diffondere e volete seguire quest’avventura, aiutateci a portarla a termine dando il vostro contributo!

Grazie di cuore a tutti voi per aver reso possibile questo grande progetto!! Per non perdere gli aggiornamenti iscrivetevi alla pagina e tra poco sarà possibile visitare anche un sito-blog.

Potete sostenerci effettuando un bonifico bancario contattatemi vie mail all’ indirizzo: ffederico1996@gmail.com che vi invierò il codice IBAN su cui versare l’importo desiderato con causale “Fife on the road 2016”!!

Potete anche sostenermi inviandomi sconti o per testare vestiari e altri oggetti sportivi, oltre che a dare notizia sulle vostre pagine facebook e condividendo questa stupenda avventura che mi vedrà protagonista!! Per ulteriori informazioni sono lieto di darvi risposta:
Federico Fiorentini

Alba sull’Adriatico e tramonto sul Tirreno, dall’ 1 al 7 maggio 2016

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foto di gruppo a spoleto

La traversata dell’Italia da mare a mare in 7 giorni, lungo gli antichi confini che dividevano il Papato dal Regno delle due Sicilie e dal Granducato di Toscana.

L’appuntamento era alle 14,30 del primo maggio, alla stazione di Giulianova, per consentire l’arrivo dei 23 soci FIAB provenienti da quattro diverse città. Splendeva un bel sole ma, già prima di affrontare la salita alla fortezza di Civitella del Tronto, è iniziata una pioggia torrenziale, di quelle che negli ultimi anni abbiamo cominciato a conoscere anche nel nostro Paese, con l’acqua che ti entra copiosa nelle scarpe e che trasforma la strada in un ruscello. Anche la visita guidata alla maestosa fortezza Borbonica, l’ultima a deporre le armi nel 1861, è stata una prova di coraggio: una sete di cultura che l’acqua non aveva sopito. Al tramonto arriviamo ad Ascoli Piceno, dove alloggiamo all’ostello dei Longobardi, in piccolissime stanze ai piedi di una antica torre e cena la ristorante Vittoria con menù tipico.

La mattina successiva visitiamo la città, insospettatamente più bella di quanto ci si potesse attendere: una bella piazza, le torri medievali, archi e logge, chiese maestose e tutto racconta di un passato assai fiorente. Prima di mezzogiorno lasciamo Ascoli e iniziamo la salita a Montegallo, pochi chilometri, ma con un bel dislivello. Il cielo prima assolato diventa minaccioso e arriviamo all’albergo Vettore appena prima che inizi a piovere.

La terza tappa per raggiungere Spoleto è quella più lunga (100km) e con il maggiore dislivello. Si sale alla Forca di Presta di buon mattino e tutta la valle è avvolta nella nebbia, poi inizia a piovere e solo quando si scende a Castelluccio di Norcia si coglie la magnificenza del paesaggio. Poi ancora un po’ di salita alla forca di Gualdo e discesa a Visso sotto una pioggia fredda e leggera. Da qui inizia la discesa lungo la val Nerina e arriva finalmente un po’ di sole. A Cerreto imbocchiamo la ciclabile inghiaiata sulla ex ferrovia Spoleto-Norcia che, con viadotti panoramici e gallerie buie ci porta a Spoleto. Pernottiamo nel bellissimo ostello Villa Redenta, dopo una gran cena al Bici Grill, gestito da un ex ciclista professionista, che ci accoglie con molta simpatia.

Il giorno dopo, prima di partire per Amelia, visitiamo il centro storico di Spoleto, saliamo alla bella piazza dove scattiamo la foto di gruppo, visitiamo il duomo con importanti opere. Prima di mezzogiorno si riparte e, sempre in salita, arriviamo a Carsulae, importante città romana lungo la via Flaminia, dove è ancora possibile cogliere la struttura urbanistica e camminare su un bel tratto di basolato della antica strada. Attraversando un dolce paesaggio collinare, con tanti saliscendi, arriviamo ad Amelia, un bel paese arroccato su un dosso con le strade strette e con interessanti cisterne romane per la raccolta delle acque, grandi e ben conservate.

Il 5 maggio è una bella giornata di sole con l’aria fresca. Saliamo lungo una strada tortuosa e senza traffico a Bagnoregio e da lì a piedi a Civita, il borgo sospeso sulla roccia, un tempo abbandonato e oggi inamidato dalla fama e dal turismo. Poi la bella discesa fino a Bolsena, con vista sul lago e arrivo a Sorano. Ci fermiamo subito prima del paese al Villaggio Le Querce e per cena scendiamo nel borgo passando dalla fortezza Orsini, attraversando al tramonto il labirinto formato dall’insieme dei cortili e delle ripide scale. La tappa è stata piuttosto lunga, ma dai paesaggi incantevoli e anche il piccolo borgo di Sorano è una piacevole sorpresa.

Venerdì si parte di buon mattino e facciamo una prima sosta a Pitigliano, il bel borgo disteso sul tufo giallo, poi salita a Scansano e sosta per il pranzo ai piedi del monumento a Garibaldi. Si scende a Bagno Roselle dove ci fermiamo all’albergo Lea. Nonostante la lunga tappa, saliamo sulla collina a visitare la zona archeologica, con le rovine delle città etrusche e romane, con vista sul mare, poi cena speciale al ristorante Il Tordaio.

Il sette maggio, ultimo giorno, facciamo colazione all’aperto. E’ l’ultima tappa e gli amici di Pordenone iniziano il rientro già dal mattino. Il resto del gruppo prosegue fino a Castiglione della Pescaia, poi a Pian d’Alma saliamo a sinistra per la strada sterrata che porta alla spiaggia di cala Violina. La giornata è calda, la salita faticosa così, appoggiate le biciclette in spiaggia, ci infiliamo il costume e ci tuffiamo in mare: troppo piacevole! Poi, con le ultime brevi salite nella fitta boscaglia, si raggiunge la statale e la stazione ferroviaria di Follonica, per tornare a casa.

In questi 7 giorni abbiamo percorso 500 km e 7.000 metri di dislivello, c’è stata un po’ di pioggia ma in prevalenza sole, con poco vento e temperatura ideale. E’ stato un percorso un po’ faticoso ma di grande soddisfazione per aver raggiunta ogni meta con le proprie forze. Abbiamo visto paesaggi bellissimi, città e borghi pieni di storia come solo in Italia si possono trovare, mangiato piatti tipici e condiviso la giornata con tanti amici: credo proprio di poter dire che ne sia valsa veramente la pena.

2 giugno, Secchia in Festa: da Modena a Campogalliano per vivere una giornata al fiume

SECCHIA IN FESTA è una manifestazione nata per valorizzare e a far conoscere il territorio fluviale, rivolta non soltanto agli sportivi, ma anche a famiglie e visitatori, ai quali viene offerta la possibilità di vivere una giornata insieme, a stretto contatto con la natura e le attrattive ambientali del fiume Secchia.

Programma delle attività dal Comune di Modena:

  • Ritrovo ore 9.00 presso Largo S. Agostino – a cura di Fiab Modena – in bicicletta si proseguirà per la ciclabile di via Emilia, cavalcavia Madonnina, ciclabile Barchetta, Tre Olmi, ponte Barchetta e ciclabile fino ai laghi Curiel e arrivo a Casa Berselli.
  • A partire dalle ore 10.30 – attività di animazione gratuite presso Casa Berselli
programma attività comune di modena

programma attività comune di modena

Amministratore di AMO: rischio di un’opzione ‘grigia’

Nella scelta dell’Amministratore unico di AMO, il sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli imporrà una nomina “ad personam”, al di fuori di qualsiasi «esperienza tecnica e amministrativa» come prevista dal bando, vanificando così il significato sociale e la trasparenza tipici del percorso pubblico intrapreso?

Come noto, le due candidature presentate al ruolo di Amministratore di AMO sono Ennio Cottafavi, imprenditore e politico di lungo corso di area Pd, e Lorenzo Carapellese, indipendente, urbanista e trasportista con esperienza tecnica ed amministrativa nazionale ed internazionale, noto per il suo impegno sociale per la promozione della mobilità sostenibile.

Nonostante i titoli vantati dai due candidati, le commissioni consiliari competenti di Modena non hanno ritenuto sufficienti i requisiti dei candidati. Come mai? Le motivazioni della duplice bocciatura non sono mai state rese note. Emerge la sensazione che si stia cercando un politico di ‘fiducia’ allineato al Pd e alla sua politica di mobilità auto-centrica.

Se così è, il bando appare un bluff, un vuoto percorso formale, incapace di mascherare la volontà di designare una figura legata a una politica conservatrice. Ma non è ancora tardi. La Fiab lancia un appello agli organi decisionali comunali affinché riesaminino la candidatura di Lorenzo Carapellese ad Amministratore di AMO, tenendo conto prioritariamente del contributo professionale e culturale che potrebbe garantire all’attuazione di una moderna strategia di mobilità sostenibile.

Giuseppe Marano
www.modenainbici.it

Articolo sul giornale

Articolo sul giornale

2 giugno, Secchia in Festa: tante iniziative nei comuni dove passa la bicistaffetta

locandina manifestazione

locandina manifestazione

SECCHIA IN FESTA è una manifestazione nata per valorizzare e a far conoscere il territorio fluviale, rivolta non soltanto agli sportivi, ma anche a famiglie e visitatori, ai quali viene offerta la possibilità di vivere una giornata insieme, a stretto contatto con la natura e le attrattive ambientali del fiume Secchia.

Oltre alla pedalata sportiva, il programma di SECCHIA IN FESTA propone molto altro: durante la giornata sono previste, in tutti i comuni partecipanti, camminate, escursioni a piedi, visite guidate ai centri storici, alle aree naturalistiche e agli impianti idraulici sul Secchia, passeggiate a cavallo, iniziative per i bambini, tiro con l’arco, mercatini di prodotti agricoli, campi-avventura per grandi e piccoli, giochi tradizionali, dimostrazioni di navigazione a vela e intrattenimenti musicali. Tutte attività organizzate dalle associazioni sportive, naturalistiche o di volontariato locali. Previsti anche in diverse località itinerari ad anello che possono essere percorsi dai gruppi di ciclisti locali, andando ad incrociarsi la 100 chilometri sportiva.

 

PROGRAMMA delle INIZIATIVE LOCALI

Area Sud

PARCO SECCHIA DI VILLALUNGA

Attività ludico-sportive in programma per tutto il giorno:

o Arcieri Orione: open day per far provare il tiro con l’arco a grandi e piccini; o Arcieri Falchi del Secchia: installazione di un campo medioevale e organizzazione momenti ludici per bambini; o Circolo equitazione Il Mulino aperto e disponibile per prove, punto musica country; o Cicli Campioli con “gimkana per bambini” nel pomeriggio; o Mercatino del Riuso; o Visite guidate a cura delle Guardie Ecologiche Volontarie.

Saranno presenti punti di ristoro a cura della Pro Loco, del Circolo della Libera Età e uno stand promozionale a cura di Emilia Ambulanze di Casalgrande (EMA).

CASTELLARANO

ore 14,00

ritrovo del gruppo ciclisti di Castellarano alla Casa Aperta nel Parco dei Popoli a Castellarano; ore 14,30 visita guidata della Rocchetta nel centro storico a cura del Centro Studi Storici Castellaranesi; ore 15,00 visita guidata alla Centrale idroelettrica in sinistra Secchia a cura della ditta Idroemilia srl; ore 16,15 ritrovo con altri ciclisti alla passerella ciclopedonale per dirigersi verso il Parco Secchia di Villalunga.

FORMIGINE e SASSUOLO

ore 15,00

biciclettata aperta a tutti con partenza dall’Oasi del Colombarone con arrivo all’area di riequilibrio ecologico “In Secia” di Sassuolo; ore 16/16,30 visita guidata all’area di riequilibrio ecologico, premiazione di un progetto didattico in collaborazione con il Consorzio di bonifica, laboratori creativi.

Area Centro

CAMPOGALLIANO

Le attività si svolgono, dal mattino al pomeriggio, all’interno del Parco E.Curiel e dell’area delle Casse di espansione e hanno il loro fulcro presso Casa Berselli, in via Albone 14:

ore 10,30

arrivo della “bicistaffetta lungo la ciclovia del Secchia”: accoglienza e ristoro dei ciclisti offerto dal Circolo al Parco Angelo Goldoni e dall’ASD Bocciofila Treolmese, premiazione dei ciclisti da parte dell’ASD Moto Club Campo dei Galli; ore 11,00 o apertura del punto informativo e di accoglienza delle Associazioni sportive del Comitato Laghi del Parco E.Curiel; o presso l’area verde di Casa Berselli il Jonathan EcoCampus, A.S.D.

Wild Life Forever, propone i giochi

di una volta per bambini, genitori e nonni; o inizio dell’open day di equitazione proposto dall’ASD Circolo Ippico Le 5 Querce, presso la sede del “Circolo Ippico Le 5 Querce”; o inizio dell’open day di vela proposto dall’ASD Pontos, con ingresso nel Lago presso il pontile di Casa Berselli; o inizio dell’open day di windsurf proposto dall’ASD Campogalliano Windsurfing Team, con ingresso nel Lago di Casa Berselli presso la sede dell’ASD; o inizio dell’open day di canoa proposto dall’ASD Canottieri Mutina 1930, con ingresso dal pontile del Lago dell’Isola; o apertura dell’Acetaia Comunale per le visite assistite, a cura del Museo della Bilancia e della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale, presso Casa Berselli; o laboratori didattici “Osservazioni e misure nella natura” a cura del Gruppo Modenese di Scienze Naturali e Museo della Bilancia; presso Casa Berselli; o prove di salvamento in acqua con l’ausilio di cani organizzata dall’ASD Gruppo Salvataggio Onda Azzurra, presso il Lago ASD Bass Anglers Modena; ore 12,00 o apertura dello spazio ristoro: frutta fresca offerta ai partecipanti dall’ASD Carp Fishing Succhia il Nettare 2, presso Casa Berselli; o esibizione di lancio coltelli e asce organizzato dalla SILCA (Scuola Italiana di Lancio Coltelli ed Asce) sezione di Campogalliano, presso Casa Berselli; ore 12,30 attività dimostrativa di orientamento subacqueo dell’ASD SweetTeam, presso il Lago dell’Isola; ore 13,00 attività dimostrativa della scuola sub e di acquagol dell’ASD Sea Sub Modena, presso il Lago di Casa Berselli; ore 14,00 esibizione di navimodellismo sportivo organizzata dall’ASD Circolo Motonautico di Campogalliano, presso il Lago di Casa Berselli; ore 15,00 o open day del Jonathan EcoCampus (Outdoor Campus): ponti sospesi, labirinti e arrampicata proposto dall’A.S.D. Wild Life Forever; o prove di salvamento in acqua con l’ausilio di cani organizzata dall’ASD Gruppo Salvataggio Onda Azzurra (pontile ASD Canottieri Mutina 1930, Lago dell’Isola); ore 15,30 partenza della camminata nel Parco E.Curiel organizzata dall’ASD Mondo Nordic Walking (presso Casa Berselli); ore 16,00 intrattenimento musicale dal vivo proposto dall’Associazione Musicale “La Rumorosa”; ore 16,30 partenza dell’escursione guidata nel Parco E.Curiel e nell’area delle Casse di espansione con i gruppi GEV delle Province di Modena e di Reggio Emilia, ritrovo presso Casa Berselli; ore 17,30 partenza dell’attività podistica guidata lungo il percorso podistico Verdelaghi con il settore podismo del Circolo Polisportiva di Campogalliano, ritrovo presso Casa Berselli.

Area Nord

CONCORDIA SULLA SECCHIA

ore 16

Partenza in bicicletta da San Giovanni di Concordia sulla Secchia sul tratto sinistro dell’argine del fiume.

ore 16,30

o Arrivo previsto per “Le Mondine” e sosta nel parco dell’impianto; o Sosta presso l’impianto con attività per le famiglie: degustazione teatralizzata “Un territorio da scoprire” e laboratori per bambini a cura del CEAS “La Raganella”; o Visita guidata all’impianto per adulti (a cura del Consorzio); o Rinfresco con acqua e bibite.

ore 18.30

ritorno a Concordia sulla Secchia.

PARCO GOLENE FOCE SECCHIA – SAN SIRO

ore 10-12

o Visita guidata all’Orto botanico e all’Impianto di bonifica di San Siro (aperta a tutti senza prenotazione); o Possibilità di pranzo/spuntino su prenotazione.

ore 16-18

Apertura del parco dell’Impianto di bonifica con giochi e laboratori per bambini e famiglie (con merenda per i bambini).

ore 17-19

Ciclotour dell’acqua con partenza da San Siro, visita guidata all’Impianto idrovoro del Sabbioncello e ritorno; con guida e su prenotazione.

ore 18

Arrivo bicistaffetta, momento di ristoro e ripartenza per Quingentole (tappa finale).

SABBIONCELLO di QUINGENTOLE

Ore 16,00-19,00

Il Consorzio della Bonifica Burana tiene aperto l’impianto di via Sabbioncello 10, con la disponibilità di un operatore per visite guidate.

Andare in bici: le ragioni del pedalare

Ercole Giammarco, Andare in bici: le ragioni del pedalare, Garzanti 2014

“A scuola il piccolino (l’ultimo dei tre) lo accompagno in bici. Mi piace pedalare con la sua testolina davanti a me… E mentre pedalo sento l’odore dei capelli di mio figlio, quello che hanno le teste di tutti i bambini, e penso quanta nostalgia avrò di quell’odore fra qualche anno, quando quel frugoletto si sarà trasformato in un ragazzone tutto muscoli e brufoli…

Davanti al cancello della scuola il solito spettacolo: auto in seconda fila, mamme assediate tra un vigile che sta per multarle e l’automobilista imbufalito che hanno appena imbottigliato con la loro sosta…

Porto la bici a mano oltre il portone, bacio mio figlio augurandogli una buona giornata e vado a prendere un caffè nel baracchino davanti alla scuola. Senza cercare un posto dove parcheggiare l’auto. Perché non ho un auto da parcheggiare.

E bevendo il mio terzo caffè penso che, almeno in questo, sono davvero più furbo di tanti altri. Merito della mia bici: la guardo, appoggiata a un albero, a due passi da me, e sento di volerle quasi bene.”

Comincia così, con un tocco leggero da narratore, un libro che in realtà unisce alla piacevolezza della lettura molti consigli pratici su come scegliere la bicicletta, come sopravvivere in città su due ruote, come evitare di farsela rubare, come fare manutenzione…

2016_ragioni del pedalareL’ultima pagina è una sorta di manifesto in 10 punti:

Chi pedala cambia il mondo dolcemente.

Chi pedala rispetta ciò che ha intorno.

Chi pedala sta bene.

Chi pedala ha equilibrio. Impara a misurare le forze, perché accelerare costa fatica.

Chi pedala conosce meglio il luogo dove vive.

Chi pedala risparmia e fa risparmiare la collettività.

Chi pedala crea lavoro.

Chi pedala migliora il proprio carattere.

Chi pedala non lascia niente dietro di sé e guarda avanti.

Chi pedala ha bisogno di poco.

E per finire, chi pedala dovrebbe rispettare le regole del traffico e della convivenza civile. Se non lo fa sbaglia.

Scelta dell’Amministratore di AMO: il rischio di un’opzione ‘grigia’

Nella scelta dell’Amministratore unico di AMO, il sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli imporrà una nomina “ad personam”, al di fuori di qualsiasi «esperienza tecnica e amministrativa» come prevista dal bando, vanificando così il significato sociale e la trasparenza tipici del percorso pubblico intrapreso?

Come noto, le due candidature presentate al ruolo di Amministratore di AMO sono:

  • Ennio Cottafavi, imprenditore e politico di lungo corso di area Pd, proposto dalla consigliera Pd Simona Arletti, che può vantare significative esperienze politiche;
  • Lorenzo Carapellese, indipendente, urbanista e trasportista con esperienza tecnica ed amministrativa nazionale ed internazionale, noto per il suo impegno sociale per la promozione della mobilità sostenibile, proposto dalla Fiab di Modena e sostenuto da numerose forze politiche di maggioranza e minoranza (Futuro a Sinistra, Sel, Movimento 5 Stelle e gruppo ‘Per me Modena’).

Nonostante i titoli vantati dai due candidati, le commissioni consiliari competenti di Modena non hanno ritenuto sufficienti i requisiti dei candidati. Come mai? Le motivazioni non sono mai state rese pubbliche. In realtà, col passare del tempo, emerge la sensazione che si stia cercando con affanno, e al di fuori del bando, un politico di ‘fiducia’ allineato al Pd, dando adito al sospetto che non si cerchi il rilancio del trasporto pubblico e la sua integrazione con pedonalità e ciclabilità, quanto piuttosto la conferma di una politica della mobilità tutto sommato auto-centrica.

Se così è, allora si poteva tranquillamente evitare il bando pubblico e nominare direttamente una figura scelta fra i ‘fedelissimi’, senza chiamare in causa la trasparenza decisionale e l’apertura alle istanze sociali. Oggi il bando appare un bluff, un vuoto percorso formale, incapace di mascherare la volontà di designare una figura legata a una politica conservatrice. In tal modo, si perderà un’altra occasione per sviluppare il dialogo con gli organismi indipendenti operanti sul territorio e avviare una seria discussione sul futuro della mobilità in questa parte di Emilia.

Pur nel pieno rispetto della candidatura di Ennio Cottafavi, la Fiab ritiene che scegliere una figura come Lorenzo Carapellese potrebbe ossigenare il dibattito sul trasporto pubblico e la mobilità, utilizzandone l’esperienza e la familiarità con i metodi e le soluzioni più avanzati, già sperimentati con successo nelle città più innovative d’Europa.

L’associazione invita gli organi decisionali comunali a riesaminarne la candidatura ad Amministratore di AMO, tenendo conto prioritariamente del contributo professionale e culturale che potrebbe garantire all’attuazione delle strategie della mobilità.

In tal modo, non solo si valorizzerebbe una valida risorsa intellettuale per impegnarla sul grande tema della mobilità sostenibile, cruciale per la vita dei cittadini, ma anche il ruolo del Consiglio Comunale, capace di designare l’Amministratore di AMO in base a competenze ed esperienze piuttosto che alla pura fedeltà a un partito, senza nulla togliere alle prerogative del Sindaco.

Giorgio Castelli
(Presidente della Fiab di Modena)

articolo prima Pagina 16 maggio 2016

articolo prima Pagina 16 maggio 2016