strada a priorità ciclabile
Nei giorni scorsi una cittadina ci scrive che “ogni mattina in Largo Moro rischio d’essere investita da ciclisti che sfrecciano sugli attraversamenti pedonali: con ogni evidenza i pedoni sono percepiti come una categoria minoritaria che non ha diritto alla sopravvivenza”. E non possiamo darle torto …
Anche sul web leggiamo polemiche da stadio che dividono il mondo in categorie monolitiche: pedoni inermi contro ciclisti indisciplinati contro automobilisti criminali. E’ evidente che se ci comportiamo da maleducati ed irrispettosi delle regole, lo saremo sia che passeggiamo, che pedaliamo o guidiamo. Sempre noi siamo, con il nostro senso civico, ma con un mezzo diverso.
Quindi messo da parte il falso problema dei comportamenti personali, rimane il tema di fondo, che sono semplicemente le politiche che si vogliono attuare per regolare la mobilità: come quelle della nostra amministrazione che dichiara ai 4 venti di voler promuovere la mobilità sostenibile, poi fatica a togliere 4 parcheggi auto e lascia gli utenti deboli a litigare tra di loro su un marciapiede sbrecciato di 70 cm.
E continua a realizzare anacronistici percorsi ciclo-pedonali (abbandonati da 20 anni in tutta Europa): così a forza di non sapere più cos’è pedonale, ciclabile o ciclopedonale, pedoni e ciclisti usano indistintamente e distrattamente i pochi spazi che gli vengono riservati.
Poi lo stesso giorno leggiamo che la città di Siviglia decide che TUTTO il CENTRO STORICO debba diventare zona 20 o 30 km/h (come a Modena in teoria) ma dove BICI e PEDONI in ogni strada hanno la PRECEDENZA sulle auto: cioè possono stare tranquillamente al centro della strada, e le auto si devono accodare ed adeguare ai loro ritmi. Con una norma sola, a costo zero, semplice ed omogenea in tutto il territorio, le auto in città vengono considerate mezzi indesiderati, ma tollerati.
Ed allora, tutto ad un tratto, i sensi unici contromano, i marciapiedi invasi dalle bici, le ciclabili occupate dai pedoni, diventano reperti archeologici residui del 900, ma ancora facilmente reperibili in questa nostra immobile città. #modena #sgaget
Ermes Spadoni
www.modenainbici.it
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