Diventa una “sentinella” FIAB

Ci immaginiamo come delle sentinelle “armate” di bicicletta, che sorvegliano la città e il territorio, ma soprattutto chi l’amministra; se dovessimo individuare un nemico potrebbe essere banalmente l’automobile, ma molto più verosimilmente combattiamo l’uso-abuso che si fa dell’auto per gli spostamenti quotidiani; teniamoci ben in mente che dai dati recenti del Piano della Mobilità Sostenibile di Modena, il 45% degli spostamenti in auto avviene sotto i 2,5 Km!

Un uso dell’auto individuale a dir poco ridicolo, che contribuisce all’aumento dell’inquinamento ambientale che riguarda la collettività. Ecco uno dei motivi del perché siamo sempre pronti a vigilare per una mobilità urbana realmente sostenibile e soprattutto per un aumento della sicurezza stradale per ciclisti e pedoni.

Le nostre “battaglie” sono quotidiane, tante sono le attività che svolgiamo, di promozione all’uso della bicicletta nei percorsi casa-lavoro e casa-scuola, alla rilevazione e monitoraggio dei flussi ciclistici e pedonali, e numerose sono le iniziative di interesse sociale.

Siamo coscienti che sono ancora numerosi gli obbiettivi da raggiungere per una Modena veramente amica della bicicletta e per chiunque abbia voglia di sorvegliare, pedalare con noi e sostenerci, sono aperte le iscrizioni 2020 per FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) Modena, al seguente link: https://www.modenainbici.it/associazione/richiesta-adesione-a-fiab-modena/, oppure nei prossimi eventi e ciclo-escursioni.

Modena bloccata dal traffico

In due mattine consecutive di fine ottobre, l’intera circolazione stradale modenese è andata in tilt al mattino. Cosa è successo? Semplicemente due incidenti, uno in tangenziale ed uno sulla Modena Sassuolo.

Il fatto che due eventi cosi “banali” possano da soli bloccare una città dovrebbe farci pensare a quale livello di insostenibilità del sistema siamo arrivati. Di chi è la colpa? A sentire gran parte delle chiacchere da bar-social (e da tante voci della politica), dello scarso grado di infrastrutturazione delle strade. Noi la pensiamo diversamente.

Partiamo dai dati: lo studio Trasfair (Comune ed Unimore) ci dice chiaramente che a Modena solo al mattino in orario di ingresso scolastico/lavorativo c’è un problema di traffico, mentre in tutti gli altri orari l’infrastuttura non è stressata. Ci sono poi le cifre dei percorsi automobilistici elaborati dal Comune, che sono impressionanti: il 12% dei cittadini modenesi compie percorsi inferiori a 1 km, il 32% inferiori a 2 km e il 45% inferiori a 2,5 km! A completare il quadro si rileva che l’83% degli spostamenti hanno origine e destinazione a Modena. Cioè circa il 40% degli spostamenti è all’interno della città per meno di 2,5km.

Con queste premesse di esagerato utilizzo dell’automobile, il PUMS affronta il tema della congestione stradale, precisando che deriva dal rapporto tra flussi veicolari e capacità della rete e in alcuni casi anche dall’uso delle strade da parte dei pedoni e dei ciclisti, quasi fosse questo il vero problema. Le conclusioni a cui si giunge propongono alcuni scenari come la ridistribuzione del traffico di attraversamento dal centro alle tangenziali e il massimo efficientamento delle tangenziali e delle radiali.

FIAB non condivide queste proposte che perseguono la logica di facilitare l’uso dell’auto così da aggravare l’assalto quotidiano al centro urbano, che non può essere certamente fermato dai parcheggi scambiatori proposti: infatti è proprio l’eccessiva disponibilità di spazi sosta nel centro urbano, che con il PUMS si intendono ampliare ulteriormente, che consente di penetrare in città e trovare parcheggio. L’ampia letteratura tecnica e la stessa esperienza modenese senza dubbio lo dimostrano.

Date queste premesse, a noi sembra che gli interventi prioritari siano quelli di mettere nelle condizioni i modenesi di non dover più usare più l’auto in quel 45% di spostamenti irrisori, controbilanciando l’attuale offerta di servizi di mobilità privata con un trasporto pubblico efficiente e moderno, una rete ciclabile integrata in una città a 30 Km l’ora, la riduzione delle auto in sosta a lato strada, E poi di pensare subito ad una politica credibile di disincentivo all’accompagnamento dei ragazzi a scuola. Insomma, meno auto nelle ore di punta per sfruttare al meglio le ampie infrastrutture già esistenti.

Invece a fronte di una piccola città di pianura, il PUMS propone ulteriori 682 Milioni di euro di investimenti per “efficientare” gli spostamenti dei mezzi a motore e fluidificare l’accesso alla città, quando la storia ci insegna che in 100 anni di motorizzazione di massa, nessuna città al mondo ha risolto i problemi di traffico aumentando il numero e la dimensione delle strade, nemmeno Los Angeles con autostrade sopraelevate a 12 e più corsie.

Si prenda atto che gran parte del problema di traffico per i cittadini modenesi che davvero per lavoro o per necessità personali devono usare l’auto, è generato dal fatto che si trovano a condividere la strada con l’altra metà dei loro concittadini che invece potrebbero tranquillamente farne a meno quel giorno. E’ un po’ come se al Pronto Soccorso chi entra con un codice rosso avesse la stessa priorità di accesso al servizio di un codice verde o bianco. Una palese ingiustizia sociale, che sulle strade si trasforma in occupazione indebita dello spazio pubblico, maggior rumore, maggior inquinamento, tempi di trasferimento più alti per tutti, maggior rischio di incidenti ed invivibilità complessiva della città.

La politica può fare molto, cambiando radicalmente il punto di vista sulla mobilità a partire dal prossimo PUMS, che deve essere riscritto. Intanto noi cittadini possiamo iniziare a cambiare abitudini, perché tutte le volte che imprechiamo perché impieghiamo 45 minuti a fare 2 km, ricordiamoci che in quel momento non siamo imbottigliati nel traffico, ma siamo il traffico.

“Fatti vedere” nel distretto ceramico

Quest’anno la campagna FIAB “M’illumino di più” 2019 è stata accolta e promossa dal Comune di Fiorano Modenese; comune appartenente al Distretto Ceramico insieme a Formigine, Maranello, Sassuolo. Un territorio impietosamente colpito da alti livelli di inquinamento atmosferico e da una errata ripartizione modale dei mezzi di trasporto utilizzati.

L’attuale congestione della mobilità è il risultato di scelte passate che hanno privilegiato e sostenuto quasi esclusivamente i trasporti motorizzati privati su gomma. Per questo motivo l’unica soluzione, alla complessità dei flussi di traffico quotidiani del territorio interessato, richiede una coraggiosa virata delle politiche legate alla mobilità, da attuare soprattutto con investimenti su infrastrutture per la ciclabilità, la pedonalità e il trasporto pubblico; a cominciare proprio delle aree interne agli insediamenti industriali.

Il progetto “M’illumino di più” si rivolge ai lavoratori-ciclisti: sensibilizzare chi si reca al lavoro in bicicletta, nel distretto ceramico, ad essere adeguatamente visibili, soprattutto nei prossimi mesi in coincidenza con l’entrata in vigore dell’ora solare, per aumentare la sicurezza stradale.

Per raggiungere i pendolari-ciclisti abbiamo pensato al coinvolgimento di alcune aziende fioranesi, che esporranno in azienda  un cartellone multilingue, con l’indicazione di regole e modalità per spostarsi al buio in sicurezza. Le aziende che aderiranno al progetto potranno richiedere alcuni kit di illuminazione (luce anteriore, posteriore e giubbino catarifrangente) da distribuire ai propri dipendenti.

 

CRITICAL MASS: m’illumino di più

Il 18 ottobre torna “M’illumino di più”, tradizionale biciclettata serale rigorosamente illuminata. Quest’anno in collaborazione con: Ciclofficina Popolare “Rimessa in Movimento” Modena, Medici per l’Ambiente – ISDE Modena, Comitatissimo della Balorda, Ciclofficina MO.RE Bike, Fridaysforfuture Modena, Ingegneria Senza Frontiere Modena, Inco.Scienza , #mobastacemento e Legambiente Modena.

Dopo la Critical Mass di giugno vogliamo tornare in strada e questa volta farci VEDERE. Crediamo che il vero salto di qualità nella sicurezza in strada sia rappresentato dall’abbassamento delle velocità delle auto, da infrastrutture davvero ciclabili sulle direttrici di traffico principali e maggiore condivisione e redistribuzione degli spazi pubblici nel contesto urbano, dal centro alle periferie.

È il momento di smitizzare “il ciclista come pericolo” per la circolazione, quando i numeri ci dicono che i morti causati da ciclisti sono tendenti allo zero, e al contrario, ogni giorno le auto in Italia uccidono e feriscono decine di pedoni e ciclisti, e che nel 75% dei casi di incidente bici/auto la colpa risulta essere del mezzo motorizzato. Banalmente si può dedurre che il pedone e il ciclista siano l’esatta soluzione per l’aumento della sicurezza stradale.

L’appuntamento è per venerdì 18 ottobre alle ore 18.30 presso la Ciclofficina Popolare (Parco Novi Sad- Viale Monte Kosica, 97- Modena) con partenza della Critical Mass alle ore 19, e arrivo al Museo della Figurina con visita gratuita alla mostra “Bici Davvero!” Velocipedi, figurine e altre storie.

M’illumino di più 2019 from FIAB Modena on Vimeo.

 

La ciclabile del Corni

Il 9 settembre durante la serata di presentazione delle osservazioni al PUMS, come esempio della superficialità che gli amministratori dedicano alla mobilità sostenibile, avevamo portato il caso dei lavori di ripristino della facciata dell’Istituto Corni sul lato della via Emilia.

Per motivi di sicurezza si è pensato, giustamente, di chiudere il transito sul marciapiede e sulla ciclabile adiacenti, ignorando completamente il fatto che pedoni e ciclisti ci siano ugualmente, costretti a transitare sulla strada, contromano, ed all’incrocio con viale Tassoni completamente nascosti alla vista delle auto.

Tutto ciò, nonostante quel tratto di strada fosse a quattro corsie a senso unico, e dove l’enorme spazio a disposizione delle auto è triste teatro di parcheggi in doppia e tripla fila regolarmente tollerati.

Si vede che qualche voce è arrivata in Comune, perché dopo qualche giorno questa situazione è stata sanata con una semplice corsia temporanea per ciclisti. Un lavoro di 2 ore, insomma. Bastava pensarci.

In realtà si ripropone in piccolo il caso di Viale Monte Kosica, dove da anni la ciclabile è chiusa per un muro pericolante, e nessuno si è preso la briga di trovare una soluzione per i ciclisti, anche qui in presenza di un drittone di 2 ampie corsie a senso unico, anche qui in una zona ad intensa vocazione scolastica.

Il vero tema è la messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola, sui quali si continua a chiudere gli occhi, tollerando velocità, soste abusive su marciapiedi aiuole e ciclabili, autobus scolastici bloccati dalle auto: nessuna multa, campagne di informazione affidate ad associazioni di genitori, nessuna reale volontà di colpire uno dei maggiori motivi di generazione del traffico nelle ore di punta.

in foto: la prima “non” soluzione con i ciclisti costretti all’altro lato della strada, o in strada nonostante le auto potessero continuare a parcheggiare. ultima: la semplice soluzione.

Greta Thunberg o Trasfair?

Due eventi si sono tenuti a Modena la scorsa settimana.

Venerdì 27 settembre la città ha partecipato allo sciopero globale contro il cambiamento climatico, che ha visto milioni di persone in tutto il mondo chiedere con urgenza alla politica soluzioni per fermare le conseguenze del cambiamento climatico, dovuto principalmente alle attività di eccessivo consumo delle risorse naturali a cui il sistema economico capitalista ci obbliga (diciamolo una buona volta chi è il responsabile!)

Sabato 28 settembre invece, si è tenuto un workshop su Trasfair, un progetto del Comune di Modena e Unimore per monitorare l’inquinamento atmosferico in relazione ai flussi di traffico e le condizioni meteo. Tecnici e politici stanno studiando tutto, 400 centraline che contano i passaggi auto, tutto sotto controllo: dati presenti, ma conclusioni assenti.

Eppure è proprio a loro, a chi ha il potere di decidere che Greta Thunberg chiede con determinazione di adottare misure drastiche per contrastare l’inquinamento entro i prossimi 9 anni, come ridurre il più possibile il traffico automobilistico (e non perder tempo solo a monitorarlo!)

A questa responsabilità il nostro sindaco e i suoi assessori sono chiamati a rispondere oggi: 9 anni di tempo abbiamo per invertire la rotta, esattamente il tempo di attuazione del Piano per la mobilità sostenibile, che Fiab Modena, presuntuosamente assieme a Greta chiede sia modificato con l’inserimento di azioni che con coraggio contrastino l’uso dell’auto a favore di altri sistemi di mobilità non inquinanti (trasporto pubblico, bici, a piedi)

Un Piano della Mobilità da rifare

Oggi è il termine ultimo per presentare in forma scritta al Comune di Modena, le osservazioni al Piano della Mobilità Sostenibile (PUMS 2030) che dovranno essere valutate per l’approvazione definitiva del Piano in Consiglio Comunale.

FIAB Modena, venerdì 13 settembre, ha consegnato all’ufficio protocollo del Comune, le proprie considerazioni al PUMS, documento che riteniamo assai importante per gli assetti urbani e sociali, presenti e futuri della nostra città. Se si trattasse di un testo e non di un Piano Pubblico si potrebbe dichiarare il documento “fuori tema”, perché non vi è corrispondenza tra le finalità proprie del PUMS e la trattazione presentata sui singoli argomenti.

L’aspetto più grave riguarda la distanza che intercorre tra le azioni proposte e gli obiettivi cogenti che le normative europea, nazionale e regionale impongono. Vi è una evidente sproporzione tra ciò che all’inizio si dichiara negli intenti e ciò che si propone nei fatti. La allocazione delle risorse ne dà una inequivocabile conferma: per il 64,6% dei cittadini che si muovono in auto e moto si spende l’88% delle risorse mentre per 25,3 che si muove a piedi ed in bicicletta si spende il 12%.

Colpisce anche la differenza tra il grado di determinazione e di approfondimento dei progetti infrastrutturali legati ai mezzi motorizzati (progetti avanzati, in alcuni casi già esecutivi, accordi già raggiunti, finanziamenti già identificati) e la vacuità di quelli relativi alla mobilità sostenibile.

La valutazione finale si potrebbe riassumere così: per le auto strutture, infrastrutture e denari certi, per la mobilità sostenibile solo ipotesi vaghe da verificare.

 

Al lavoro in bicicletta

Andare al lavoro in bicicletta è una scelta intelligente per i lavoratori/pendolari, ci sono evidenti vantaggi in termini di salute, di benessere ambientale e di risparmio per i costi legati al trasporto, ma nonostante queste evidenze oggettive e in parte scientifiche, lasciare in garage l’automobile e inforcare la bicicletta tutte le mattine, non è una scelta frequente.

Cambiare il proprio mezzo di trasporto per andare al lavoro ha ricadute più ampie su molti aspetti della nostra vita; forse è questo che ci condiziona oltre la pigrizia. Usare la bicicletta per recarsi al lavoro diventa una scelta di vita o se preferite una filosofia di vita.

Certo non sarà tutto facile, ma ci sono diverse soluzione per affrontare i problemi legati alla sicurezza, alle condizioni metereologiche, all’arrivare al lavoro sudati e scontrarsi con lo scetticismo e l’incomprensione dei colleghi… ma il più è iniziare!

FIAB Modena, venerdì 20 settembre, è pronta a guidarvi in questa esperienza, come per il primo giorno di scuola, saremo le persone fidate che vi accompagneranno al lavoro nelle tre destinazioni di Fiorano- Modena, Nonantola- Modena e Carpi- Novi di Modena. Indipendentemente dall’essere guidati o meno dai nostri esperti soci FIAB, invitiamo tutti i lavoratori modenesi a partecipare alla VI° giornata nazionale del bike to work e a convincere tutti i colleghi a prenderne parte. Chissà non diventi abitudine quotidiana!

Osservazioni di FIAB al PUMS di Modena

Modena, 13 settembre 2019
Al Sindaco di Modena

Oggetto. Osservazioni della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, adottato dalla G C con Deliberazione n°151 del 26.3.2019.

FIAB Modena, dopo aver raccolto le sollecitazioni dei cittadini e dei propri soci, ha elaborato numerose osservazioni al PUMS di Modena, adottato dal Comune nel marzo scorso.

Le osservazioni sono state già illustrate ad altre associazioni, organizzazioni e cittadini, in un incontro pubblico che si è svolto lunedì 9 settembre nella sala Ulivi. In tale occasione si sono raccolte ulteriori considerazioni che hanno permesso di arricchirne il testo. Le osservazioni che alleghiamo di seguito, sono quindi l’insieme delle opinioni di FIAB e dei contributi raccolti successivamente.

Nel presentare le osservazioni ad un documento di 390 pagine, con ulteriori allegati, che contiene e rimanda a sua volta ad altri piani, si corre il rischio di non essere esaustivi o completamente compresi.

La FIAB è quindi fin da ora disponibile a specificare o integrare queste osservazioni, eventualmente anche in un incontro successivo.

Per facilitare l’esposizione delle osservazioni si è cercato di seguire l’indice del documento, riassumendo quanto previsto nel Piano e riportando per ogni argomento le specifiche osservazioni.

Cordiali saluti
Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta di Modena
Il Presidente
Eugenio Carretti


OSSERVAZIONI al PUMS di FIAB_MODENA

SLIDE PRESENTAZIONE delle OSSERVAZIONI al PUMS

#+BICI+SICURI: torna la “Settimana Europea della Mobilità Sostenibile

Dal 16 al 22 settembre 2019 orna la “Settimana Europea della Mobilità Sostenibile… in Bicicletta!”
#+BICI+SICURI
La sicurezza al centro della “SEM… in bicicletta 2019”!

Le nostre città diventano più sicure ogni qual volta viene realizzato, attraverso adeguata pianificazione, un sistema di mobilità che prevede un’intensa presenza di biciclette e pedoni.

L’utilizzo frequente di un numero consistente di bici porta con sé maggiore sicurezza in ogni dimensione: stradale, urbana, sociale e individuale.
Questo è il messaggio della campagna #+bici+sicuri di FIAB per la “Settimana Europea della Mobilità Sostenibile… in bicicletta 2019”, che evidenzia quello che per molte realtà è ormai palese: più persone pedalano, più le strade diventano sicure per tutti, compresi i pedoni e gli automobilisti. Infatti i luoghi con alti livelli di ciclabilità e pedonalità presentano, oggettivamente, rischi e incidentalità più bassi per tutti i soggetti e i veicoli presenti in strada.

Le cause dell’effetto #+bici+sicuri sono dovute a diversi fattori riconducibili a un maggior numero di biciclette in strada:

+ bici + autisti attenti: i conducenti di veicoli a motore sono più attenti ai ciclisti e pedoni e, in generale, a tutti gli altri utenti della strada;

+ bici + autisti prudenti: quando i cittadini usano di più la bici, diventano anche automobilisti più prudenti perché più consapevoli dei rischi che corrono le utenze vulnerabili;

+ bici – incidenti: è statisticamente provato che esiste una correlazione tra ciclabilità e riduzione dell’incidentalità, che a sua volta porta un ulteriore aumento dei ciclisti;

+ bici + socialità: quando le persone usano la bicicletta, lungo il tragitto e nello spazio pubblico, socializzano di più e le interazioni sociali nelle strade sono il più efficace mezzo per prevenire degrado e microcriminalità;

+ bici + salute: più le persone pedalano ogni giorno, più riducono il rischio di soffrire di depressione e malattie gravi.

Ecco perché è importante che gli eventi della SEM19 raccontino i grandi benefici che un numero sempre maggiore di biciclette in strada è in grado di portare nelle nostre città, cambiandone radicalmente il volto, anche grazie a infrastrutture appositamente progettate.
Le nostre città hanno bisogno di più sicurezza per la ciclabilità perché è dimostrato che questo aumenta il numero dei ciclisti e diminuisce il numero degli incidenti!

IL PROGRAMMA
La Settimana Europea della Mobilità FIAB 2019 è l’occasione migliore per provare ad andare al lavoro in bicicletta: dipendenti di aziende, commercianti, amministratori pubblici e studenti. Tutti possono farla diventare una salutare abitudine quotidiana in grado di migliorare la mobilità delle città!

Venerdì 20 settembre 2019 Fiab propone per il sesto anno consecutivo la giornata dedicata al BIKE TO WORK (BIKETOWORKDAY).
Si tratta di una giornata in cui FIAB organizza, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali, una pedalata simbolica per sensibilizzare l’opinione pubblica a favore dell’uso della bicicletta per recarsi al lavoro, anche in compagnia di un ”Testimonial” di fama nazionale mentre le Associazioni Locali promuovono in contemporanea diverse pedalate per andare al lavoro con alcuni punti di sosta con ristori (ad esempio la colazione) per i ciclisti.

Per l’edizione 2019 FIAB invita tutti – Aziende e Associazioni locali – a registrarsi ed inserire i propri eventi all’interno del sito www.settimanaeuropeafiab.it, allo scopo di allo scopo di consentire alla persona comune di conoscere la varietà e l’ampiezza di eventi durante la settimana e il mese di settembre e quindi per essere il punto di riferimento in Italia delle numerosissime iniziative volte a creare una maggiore sensibilità verso la mobilità sostenibile. Inoltre, FIAB, con la capillare collaborazione di tutte le 190 Associazioni locali ( http://www.fiab-onlus.it/bici/la-fiab/associazioni-aderenti/sedi-locali.html) supporta le Amministrazioni pubbliche ad organizzare e gestire eventi con l’obiettivo di celebrare insieme la Settimana Europea e la cultura della ciclabilità, anche con modalità ludiche, per essere sempre più coinvolgenti e attrattivi nei confronti delle persone e dell’opinione pubblica.

Informazioni supplementari per le iniziative delle singole città e riferimenti alle passate edizioni sono reperibili sul sito www.settimanaeuropeafiab.it o scrivendo a info@settimanaeuropeafiab.it .