Martedì 19 settembre scorso i volontari di FIAB Modena hanno effettuato la semestrale rilevazione dei ciclisti nei 15 varchi stabiliti dal Comune di Modena nel 2005. Dalle 7,30 alle 8,45 sono transitati 3570 ciclisti, con un aumento del 25% rispetto a quelli contati nell’aprile scorso ed un calo del 10% rispetto a quelli del settembre 2022.
Come sempre i ciclisti sono risultati più numerosi in autunno rispetto alla primavera, incentivati anche dal clima particolarmente favorevole di questo settembre. Permane tuttavia una tendenza in calo, con dati simili a quelli registrati nel 2020 e nel 2021, che erano fortemente influenzati della pandemia e dalla conseguente diffusione dello studio e dal lavoro svolti a casa.
Le strade più frequentate rimangono quelle di accesso al centro città: via Emilia Est ed Ovest, via Tagliazucchi, viale Medaglie d’Oro, via Sigonio e corso Canalchiaro, le più frequentate anche dai pedoni, risultati complessivamente in crescita di circa il 6% rispetto ad aprile 2022 e del 26% rispetto al settembre 2022.
Forse questa è la risposta dei cittadini che trovano sempre più pericoloso spostarsi in bicicletta, sia per il rischio di essere investiti, che per la probabilità di non trovare all’uscita il proprio mezzo parcheggiato.
Il Comune di Modena, nonostante la promessa di “migliorare le condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, (…) favorendo il passaggio dall’uso generalizzato dell’auto privata alla mobilità dolce, ciclabile e pedonale” contenuta nel proprio Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, non ha migliorato la sicurezza stradale e non ha aumentato i portabiciclette, che spesso sono deteriorati e sempre pieni. Ne sono testimonianza le numerose biciclette legate ai pali ed alla segnaletica stradale.
I cittadini aspettano ancora le zone quiete protette attorno alle scuole, da tempo promesse e non realizzate, e molti genitori sono restii a mandare a scuola i propri figli a piedi o in bicicletta, preoccupati per la loro incolumità.
Speriamo che ancora una volta la politica, in previsione delle prossime elezioni amministrative, non si sprechi nel promettere obiettivi ed azioni per la mobilità sostenibile, salvo poi favorire, con miopia, la mobilità e la sosta generalizzata a spese di pedoni e ciclisti, come è avvenuto purtroppo negli ultimi anni.