+54% in un anno: cresce la voglia di turismo in bicicletta

Lo scorso weekend si è tenuta a Bologna l’annuale Fiera del Cicloturismo, durante la quale sono stati presentati i risultati dal rapporto “Viaggiare con la Bici 2025”, realizzato da Isnart Unioncamere in collaborazione con Legambiente.

Ne risulta un settore in piena espansione che si conferma una delle tendenze più rilevanti del settore turistico: l’anno scorso, infatti, si sono registrate 89 milioni di presenze (+54% rispetto al 2023), con un impatto economico stimato in quasi 9,8 miliardi di euro.

Il cicloturismo attrae un pubblico sempre più ampio, sia come età (il 47,7% dei cicloturisti ha tra i 30 e i 44 anni, mentre il 35,4% è tra 45-60 anni) sia come modalità di viaggio (36,7% in coppia, 31,1% in solitaria e 27,5% in gruppo con amici).

Dichiara Loretta Credaro, Presidente di Isnart che “sta assumendo un crescente valore in termini di riorientamento dei flussi turistici verso borghi e aree interne, ingenerando nuove occasioni di crescita economica, di lavoro ed anche di riqualificazione di tante strutture e beni dismessi che, grazie a questa nuova domanda, stanno riprendendo vita, dal Nord al Sud del Paese”.

Sebastiano Venneri, responsabile Turismo Legambiente segnala che “dalla Liguria alla Sicilia abbiamo scovato numerose realtà che hanno permesso a tanti giovani di restare, in alcuni casi di tornare, mettere su famiglia e impresa in contesti segnati dal declino demografico: un bellissimo segnale di rinascita socioeconomica che vede nella bici la protagonista assoluta”.

Tra le priorità rilevate, la necessità di investire in sicurezza, ampliare i punti di primo soccorso e le aree di ristoro, ed il miglioramento della qualità e la manutenzione della rete cicloturistica con segnaletica adeguata, punti informativi e servizi di noleggio.

Un rapporto che fotografa un turismo che non saccheggia i territori, ma che si distribuisce nei piccoli borghi in tutte le stagioni, che rivitalizza il piccolo commercio e l’artigianato artistico e di servizio, ma che ha ancora bisogno di essere infrastrutturato e gestito.

Alla luce di tutto questo, appaiono ancora più miopi gli ultimi tagli significativi ai finanziamenti nel settore: ricordiamo, infatti, che questo governo ha ridotto di 94 milioni di euro i fondi destinati allo sviluppo delle reti ciclabili urbane nel bilancio per il 2023, ed ha tagliato 400 milioni di euro dal PNRR, che erano destinati alle ciclovie turistiche.

Infrastrutture, tra l’altro, non ad uso esclusivo dei turisti ma disponibili 12 mesi all’anno per le necessità di mobilità quotidiana e svago dei cittadini residenti.

Pubblicato in Senza categoria.